coronavirus amore bacio

CIAK, CHE PALLE - CON IL CORONAVIRUS, GLI STUDIOS CINEMATOGRAFICI HANNO MESSO AL BANDO LE SCENE DI SESSO E D’AMORE: SUL SET NIENTE BACI MA NEANCHE RISSE - GLI ATTORI DOVRANNO FARE I TEST PRIMA DELLE RIPRESE, INDOSSARE LE MASCHERINE APPENA ESCONO DI SCENA, SUL POSTO DOVRÀ SEMPRE ESSERE PRESENTE UN MEDICO… - LE SANIFICAZIONI SARANNO AFFIDATE UN ROBOT

Alessandra Spinelli per www.ilmessaggero.it

 

emergenza coronavirus bacio a rischio contagio

Niente scene d’amore, niente abbracci e niente baci. Ma neanche risse e scazzottate: il coronavirus stravolge non solo i set ma ovviamente anche le trame dei film. E se in Italia il Lazio ha già dato una serie di indicazioni generiche - gli attori dovranno fare i test prima delle riprese, dovranno indossare le mascherine appena escono di scena, sul posto dovrà sempre essere presente un medico - in Thailandia, a Cipro e in Grecia i rispettivi ministeri della salute hanno messo nero su bianco quello che si può e non si può fare.

 

hollywood coronavirus 9

E lunedì sarà il governatore della California Gavin Newson a rendere note linee guida per la ripresa delle produzioni di film, serie tv e pubblicità. Le nuove linee di lunedì però non saranno la luce verde per ricominciare ovunque. Il governatore ha spiegato che 53 delle 58 contee della California sono in grado di rientrare nei criteri indicati per la riapertura, non però la contea di Los Angeles, la più vasta e densamente popolata, che resta tuttora l’epicentro della pandemia sia in termini di vittime che di casi di contagio. «A dispetto di alcuni segnali positivi, Los Angeles è di alcune settimane indietro rispetto al resto dello stato».

 

MASCHERINE E GEL DISINFETTANTI

hollywood coronavirus 8

In Thailandia è stato espressamente vietato girare scene che prevedono contatti o distanze ravvicinate fra gli attori. Così le linee guida prevedono che i set siano spazi ventilati e che non vi siano più di 50 persone presenti per volta. E per le scene di intimità via libera agli effetti speciali, mentre chi non compare davanti alla telecamera è obbligato a indossare la mascherina. Ed è ugualmente obbligatorio lo screening completo per i sintomi di covid-19 e il distanziamento di almeno due metri. Infine i dettagli personali delle troupe verranno registrati in caso di necessità di tracciamento.

 

TRUCCO E PARRUCCO PROPRI

A Cipro, invece, il Ministero della Salute ha pubblicato un vero protocollo di misure di salute e sicurezza per le produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie. Nel documento si legge che è meglio evitare scene in cui l’attore è costretto a toccare il viso di un altro attore, oppure quelle che comportano il contatto diretto tra attori. Quindi niente baci e niente scene d’amore. Ogni produzione dovrà assumere uno specialista in sicurezza e salute: porte e finestre devono rimanere aperte; tutto, anche i pomelli delle porte, deve essere sanificato più volte al giorno.

 

hollywood coronavirus 6

Prima di entrare sul set sarà misurata la temperatura a tutti, e tutti dovranno indossare mascherine e guanti quando non si starà in scena, si dovrà usare il gel disinfettante e una volta chiuse le riprese si dovrà buttare il tutto in apposti sacchetti sigillati. Ma se per caso il copione richiedesse un contatto fisico sul palco o sul set tra gli attori, questi “dovranno disinfettarsi le mani prima e dopo le riprese”. Pasti e spuntini dovranno essere distribuiti in porzioni singole sigillate. Ognuno dovrà portarsi da casa un thermos e una bottiglia d’acqua con il suo nome scritto sopra. Quanto al trucco e parrucco ognuno porterà i propri prodotto individuali. Anche il Ministero della Cultura greco ha rilasciato simili direttive in cui però ci si limita a suggerire agli attori di non toccarsi in viso, senza specificare nulla su baci e scene erotiche.

 

CIAK IN COREA DEL SUD

Il robot per la sanificazione Xenex Light Strike

In attesa delle nuove disposizioni a Hollywood, le produzioni non sono state ferme. Ad esempio Netflix sta girando in Corea del Sud, in Islanda e in Svezia. Racconta il capo dei contenuti di Netflix, Ted Sarandos: «In Svezia non si fanno test ma cast e troupe si mettono in autoquarantena per settimane prima dell’inizio delle riprese. In Corea del Sud sei immediatamente testato. In Islanda attori e assistenti alla produzione arrivano in macchine separate sul set» Sarandos ha aggiunto che non basta che i set siano sicuri: «È il personale che si deve sentire tranquillo per tornare con successo al lavoro».

 

CI PENSA IL ROBOT

hollywood coronavirus 5

E se Hollywood ripartirà, tutto sarà sanificato a puntino. A pensarci sarà un robot: lo Xenex Light Strike Germ-Zapping Robot, che è stato progettato in Texas e che disinfetta gli ambienti emettendo luce ultravioletta e impiegando circa 5 minuti per compiere la sua salvifica missione. Ora, è impossibile stabilire quanti robot siano necessari su un set, sappiamo però che l’affitto mensile di un esemplare equivale a 125.000 dollari e che i produttori della serie con Tom Selleck “Blue Bloods” ne hanno “fermato” uno.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…