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SBANDAMENTI IN CURVA - DALLA ROMA ALLA LAZIO, DAL MILAN AL TORINO: LE CONTESTAZIONI INFINITE DEGLI ULTRA’ STANNO SVUOTANDO GLI STADI - QUEL MALESSERE FIGLIO DI UNA GESTIONE DEL RAPPORTO CON I SUPPORTERS NON SEMPRE OTTIMALE, DA PARTE DI SOCIETÀ E ISTITUZIONI

Daniele Dell' Orco per “Libero Quotidiano”

 

OLIMPICO CURVE VUOTEOLIMPICO CURVE VUOTE

Piccolo consiglio per turisti: se vi dovesse capitare di andare in visita a Monaco di Baviera e vi venisse in mente di acquistare un biglietto per una partita del Bayern, non andate nemmeno al botteghino. Lo scorso 24 novembre, infatti, l' Allianz Arena ha festeggiato il 300esimo match consecutivo col tutto esaurito.

 

Un mondo, anzi, una galassia di differenza rispetto al nostro modo di vivere lo stadio. Tessere del tifoso, curve divise, aumenti del prezzo dei biglietti hanno via via ridotto le presenze sugli spalti. Ma alle care, vecchie contestazioni gli ultras non intendono rinunciare. E, disertando gli stadi, ricorrono a proteste poco «ortodosse».

LAZIO CONTESTATALAZIO CONTESTATA

 

Se lo scorso anno all' Olimpico gli ultrà della Roma arrivarono persino a minacciare i giocatori sotto la Sud dopo il ko in Europa League con la Fiorentina, la divisione delle curve voluta dal prefetto Gabrielli ha spinto il tifo organizzato romanista a snobbare gli impegni casalinghi della squadra, facendo abbassare l' affluenza media dalle 40135 presenze dello scorso anno (primato italiano) di un buon 10%, fino alle 36000 attuali.

 

LAZIO STRISCIONI CURVE VUOTELAZIO STRISCIONI CURVE VUOTE

Le delusioni in campionato, il 6-1 di Barcellona, e l' eliminazione in Coppa Italia con lo Spezia hanno poi scatenato le ire dei tifosi, che dopo le sette casse di carote, al grido di «conigli», depositate a Trigoria qualche settimana fa, hanno fatto seguire un copioso lancio di uova contro il pullman della squadra giovedì sera.

 

Tutti, dalla società al tecnico, sono finiti sotto accusa. Un leit motiv che ricorre in diverse piazze del tifo nostrano. Basta guardare l' altra sponda del Tevere, che ormai da 9 anni bersaglia il presidente Lotito. Allo stadio ormai è più facile sentire l' eco che i cori, visto il -36% di spettatori rispetto all' anno scorso (22247 di media, contro 34949) e visto il record negativo fatto registrare nel 2-1 di giovedì contro l' Udinese: appena 1970 tagliandi.

 

Anche in questo caso pesa la divisione della curva, ma se almeno il sodalizio con squadra e allenatore fino a qualche mese fa era idilliaco, la scorsa settimana a Formello i tifosi biancocelesti hanno «emulato» i cugini giallorossi, servendo a patron e giocatori sacchi di letame. Eccessi, certo, ma indicativi di un malessere figlio di una gestione del rapporto con i supporters non sempre ottimale, da parte di società e istituzioni.

 

ROMA CURVE VUOTEROMA CURVE VUOTE

Situazione che conoscono bene anche in casa Milan: 6% di affluenza in meno allo stadio (più del 15% rispetto a due anni fa) e striscioni all' indirizzo di Galliani che si susseguono da almeno due stagioni. Nemmeno Mihajlovic è finora riuscito a riportare entusiasmo nei tifosi traditi, che dal club più titolato al mondo si trovano a sostenere una squadra noiosa e inconcludente.

 

TORINO CONTESTAZIONETORINO CONTESTAZIONE

Non si salvano neppure le genovesi, con Ferrero considerato troppo «showman» e poco presidente, che dopo l' approdo in Europa League dello scorso anno non ne ha più azzeccata una: il 4-0 nei preliminari col Vojvodina, l' esonero (tardivo) di Zenga e un Montella ancora a secco di vittorie non hanno risparmiato al patron cori e insulti. E pensare che l' Europa arrivò grazie ai cugini, quel Genoa senza licenza Uefa per un pasticcio burocratico.

 

Questo, sommato al quart' ultimo posto in classifica e alla sconfitta in Coppa Italia contro una squadra di LegaPro (l' Alessandria), ha mandato su tutte le furie i tifosi del grifone, che con un comunicato diffuso ieri accusano: «Squadra allo sbando, società in tilt, allenatore narciso».

 

Sebbene alcune di queste proteste possano anche sembrare legittime, diverso è il caso di altre piazze: dopo la sconfitta per 4-0 nel derby contro la Juventus il Torino è stato contestato alla Sisport con cartelli e scritte inequivocabili: «Squadra di conigli, allenatore indegno». Eppure i granata sono da anni un gioiellino di scouting e gestione virtuosa.

 

Che dire, poi, del caso Napoli: dopo il pareggio interno con la Samp alla seconda giornata la curva A del San Paolo espose uno striscione contro De Laurentiis: «Ancora una volta hai solo parlato, il tuo comportamento è meschino». Oggi il Napoli è la prima alternativa all' Inter nella corsa scudetto. Più di così...

 

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