gentilezza paterson

IL FASCINO DISCRETO DELLA CORTESIA - DALLE RILETTURE DI CONFUCIO, FREUD E LACAN AL “PATERSON” DI JARMUSCH, SAGGI E FILM RACCONTANO LA RISCOPERTA DELLA GENTILEZZA, UNA VIRTU’ CHE SEMBRA DEMODE' NELL’EPOCA DEL RANCORE - PER GOETHE “NON C’È SEGNO ESTERIORE DI CORTESIA CHE NON ABBIA UNA PROFONDA BASE MORALE” - VIDEO

 

Marco Belpoliti per La Repubblica

 

GENTILEZZAGENTILEZZA

Paterson abita a Paterson ed è un autista di autobus. Scrive poesie su di un taccuino. Il protagonista dell’omonimo film di Jim Jarmusch è cortese con tutti, anche se a tratti attonito e quasi assente. Lo è con Laura, la sua compagna, con il bulldog inglese che porta a passeggio, con gli avventori del bar dove beve la birra serale, con i passeggeri del bus, con una bambina incontrata per strada. Sembra possedere quella che una psicologa, studiosa della cortesia, Giovanna Axia, ha definito la «capacità di far star bene gli altri».

 

Non si arrabbia neppure quando il cane fa a pezzi il taccuino delle sue poesie sbriciolandolo letteralmente. S’intristisce soltanto e va a sedersi sulla sua panchina preferita, là dove ha scritto alcune delle poesie migliori (le poesie citate nel film in realtà sono di Ron Padgett, poeta laureato americano). Su quella panchina prende posto anche un giapponese, pure lui poeta. Con la sua gentilezza il nipponico lo indurrà a ricominciare a scrivere donandogli un quaderno.

 

Il successo di Paterson segna il ritorno della cortesia come qualità apprezzabile? Non c’è solo questo film, ma anche un piccolo libro apparso da poco: Cortesia. Pratiche di gentilezza quotidiana.

 

L’ha scritto Elio Meloni (Claudiana, pagg.104, euro 8), insegnante, pedagogista, formatore. Meloni cerca di dare voce a una celebre frase di San Paolo, che ammoniva di far uscire dalla bocca parole buone piuttosto che cattive, «parole che possono giovare a quelli che ascoltano». Una definizione indiretta di cortesia, perfettamente in linea con la cultura cristiana fondata sulla caritas, che ha trionfato per secoli, guerre a parte.

PATERSON 11PATERSON 11

 

Oggi sembra prevalere l’opposto: odio, risentimento, rancore. Queste emozioni sembrano dominanti nelle nostre società, e non solo in quelle occidentali. Lo psicoanalista inglese Adam Phillips ha sostenuto in un libro pubblicato qualche tempo fa insieme con la storica Barbara Taylor, Elogio della gentilezza (Ponte alle Grazie), che a partire dal secolo XVI il comandamento cristiano «ama il prossimo tuo come te stesso» ha subito un attacco mortale da parte dell’individualismo moderno.

 

A partire dal Leviatano di Hobbes la generosità cristiana è stata liquidata come un assurdo psicologico, un segno di debolezza, una virtù da perdenti. Dopo due secoli siamo diventati tutti seguaci del filosofo inglese?

 

GENTILEZZAGENTILEZZA

Lacan con il suo solito sarcasmo ha suggerito che il dettato cristiano di amare il prossimo come se stessi doveva essere ironico, dal momento che le persone odiano se stesse. Meloni nel suo volume suggerisce di compiere una serie di esercizi, che contrastano “la guerra di tutti contro tutti”; sono piccole pratiche quotidiane, alcune delle quali nel solco della tradizione buddista, proposte dal monaco zen vietnamita Thich Nhat Hanh.

 

La cortesia non è solo una faccenda occidentale, per quanto la parola che la definisce provenga dal mondo feudale, prima, e rinascimentale, poi: l’amor cortese dei poeti provenzali e stilnovisti e Il Cortegiano di Baldassar Castiglione. Nella filosofia confuciana c’è infatti il “li”, termine che indica buone maniere, riti e cerimonie che hanno come scopo il comportamento rispettoso. Una delle ipotesi da cui parte Axia nel suo libro ( Elogio della cortesia, il Mulino) è che la cortesia sia sociale e non morale, poiché «offre rotte sicure di navigazione nei mari sociali, rotte interessanti, divertenti e a volte proficue».

PATERSON 12PATERSON 12

 

La cortesia non sarebbe altro che il sorriso espresso con le parole. Chi è gentile e cortese sa mettere da parte i propri desideri e la propria posizione sociale a favore del benessere reciproco. Senza dubbio la cortesia fa piacere e genera socialità. Due secoli fa Goethe nelle Affinità elettive ha scritto: «Non c’è segno esteriore di cortesia che non abbia una profonda base morale (…) C’è una cortesia del cuore che è vicina all’amore. Da essa la più conveniente cortesia del comportamento esteriore deriva».

 

Origine sociale o morale? Alla cortesia si è educati, ma occorre anche un’inclinazione d’animo. Non è facile mettersi nella testa degli altri, capire cosa pensano, desiderano o vogliono. L’empatia è una dote, oppure un risultato raggiunto con l’esercizio? Paterson fa proprio questo, o almeno così ci fa credere Jarmusch: è empatico. Tuttavia a tratti nel film appare uno stordito, più assente che presente, più preso dai suoi pensieri — la poesia — che da quelli degli altri, compresa la donna che ama. Adam Phillips si è avventurato nelle cantine della gentilezza, e ha provato a far luce lì per capire su cosa si fondi davvero la cortesia. La sua tesi, derivata da Freud, è che sarebbe il nostro egoismo, la mancanza di affetto e di riguardo, a rendere possibile il desiderio, mentre la gentilezza appare la maniera per interrompere il desiderare.

 

La cortesia opposta al desiderio? Sembrerebbe di sì. Per gli psicoanalisti post-freudiani le cose riguardanti la cortesia e la gentilezza appaiono complicate. Donald Winnicott, ad esempio, ritiene che l’aggressività, opposta alla cortesia, possa essere in qualche modo una forma di amorevolezza, ovviamente quando non è cieco furore generato da un’umiliazione.

Goethe Goethe

 

Non l’odio, ma piuttosto il sentimentalismo e la nostalgia, scrive Phillips, sono i veri nemici della generosità, da cui nascerebbero cortesia e gentilezza. Per quanto la pratica psicoanalitica istituita da Freud serva a mettere a nudo i nostri imbrogli e i nostri conflitti riguardanti la gentilezza d’animo, Phillips, curatore delle opere di Freud e autorevole autore di libri, sostiene che per la psicoanalisi la gentilezza e la cortesia restano un enigma all’interno dell’evoluzione umana. Di sicuro per lui appare opposta al desiderio.

 

Compreso quello sessuale? Jarmusch non ci fa vedere Paterson mentre fa sesso con la sua compagna. Ce li mostra a letto, visione dall’alto, al mattino, un giorno dopo l’altro. Una volta lei è persino nuda tra le lenzuola. Lui afferra l’orologio, guarda l’ora — le sei e un quarto —, la bacia teneramente e va a lavorare. Sta pensando alla poesia, come un poeta provenzale.

PATERSON 9PATERSON 9GENTILEZZAGENTILEZZA

Scrive poesie, molte d’amore. Ma senza mai fare l’amore. Che abbia ragione Phillips con le sue teorie freudiane?

PATERSONPATERSONPATERSON 1PATERSON 1

 

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…