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DIARIO (PORNO) DI UNA SCHIAPPA - "LE RAGAZZE PERBENE NON INGOIANO", "SESSO, MENZOGNE E PERIFERIE CALDE”: SONO SOLO ALCUNI DEI TITOLI DELLE FATICHE LETTERARIE DELLA MINISTRA PIU’ BACCHETTONA DI MACRON, MARLENE SCHIAPPA - HA FATTO APPROVARE UNA LEGGE CHE PUNISCE GLI UOMINI CHE CI PROVANO CON TROPPA INSISTENZA. E DIRE CHE LEI DISCETTAVA DI SESSO E FELLATIO COI MIGRANTI…

schiappa macron

MAURO ZANON per Libero Quotidiano

 

A Parigi, è la ministra più mediatizzata del momento, la più coccolata dai giornali progressisti e la più amata dalle femministe francesi. Marlène Schiappa, origini corse e ministra per le Pari opportunità tra donne e uomini, è l' asso nella manica del presidente Macron per mostrare all' ala sinistra del suo partito, la République en marche (Lrem), che non è soltanto un «fottuto banchiere liberale», come lo aveva definito Jean-Luc Mélenchon. Questa settimana, per la gioia delle tricoteuse del #metoo, l' Assemblea nazionale ha adottato definitivamente il progetto di legge sulle «violenze sessiste e sessuali», un testo giudicato dall' opposizione «pericoloso», perché introduce una serie di misure coercitive e liberticide, e per molti creerà un «clima di terrore» tra donne e uomini.

 

DENUNCIA IL MAIALE A partire dal prossimo novembre, mese in cui entrerà in vigore la nuova legge, potrebbe bastare un fischio per strada o uno sguardo troppo insistente nei confronti di una ragazza per essere puniti con una multa che va dai 90 ai 750 euro. «Finalmente!», gridano le vestali del #balancetonporc, hashtag con cui in Francia molte donne hanno sbattuto sui social network il nome del «maiale» che le avrebbe molestate, «una follia», secondo la maggior parte dei francesi.

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Già lo scorso anno, quando l' idea di introdurre un reato per punire chi fa un commento di troppo a una ragazza iniziava a circolare, molte voci autorevoli avevano manifestato la loro contrarietà a questo progetto fumoso. A partire da Elisabeth Lévy, intellettuale e direttrice del magazine Causeur: «Il presidente vuole creare un reato di oltraggio sessista. E perché non sono ancora punibili i pensieri lubrichi e gli sguardi concupiscenti? Bisogna riempire questo vuoto giuridico!», aveva twittato ironicamente la Lévy. Il reato di «oltraggio sessista», ora, è realtà, ma sono in molti a dire che la legge è «pura comunicazione» e sarà «inapplicabile», a meno che non si voglia mettere dietro ogni uomo un gendarme.

 

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«Pensare di schierare degli agenti che devono arrestare uomini in flagranza di reato per questo genere di contravvenzioni è pura utopia», ha attaccato sul Figaro Linda Kebbab, funzionaria di polizia e delegata sindacale dell' Unité SGP Police, prima di aggiungere: «"Oltraggio sessista" e "sguardo insistente": ci vorrebbe un poliziotto in ogni angolo della strada. È totalmente utopico».

 

Eppure la Schiappa ha assicurato che basterà la futura Polizia di sicurezza del quotidiano (Psq) lanciata dal ministro dell' Interno Gérard Collomb per evitare «situazioni degradanti e minacciose» alle donne. «Vogliono cancellare la seduzione dalle strade di Francia», si lamentano sui social network i francesi, «no, questa legge non proibisce affatto la seduzione», obietta lei.

 

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L' ALTRA MARLÈNE Ma c' è stato un tempo, non troppo lontano, in cui Marlène Schiappa non era così moralista e cattedratica. Anzi. La titolare del dicastero più severo e bacchettone della Repubblica francese, qualche anno fa, ha infatti scritto sotto pseudonimo, Marie Minelli, una serie di libri erotici dal titolo molto poco istituzionale: "Provate l' amore delle curvy" (2010) "Provate i trombamici» (2012), "Le ragazze perbene non ingoiano" (2014) e "Sesso, menzogne e periferie calde" (2014), tutti usciti per La Musardine.

 

Nel primo esaltava le capacità delle curvy: «la fellatio è la loro specialità». Nel secondo, la futura sacerdotessa del neopuritanesimo francese, invitava le ragazze a non farsi troppi problemi a scopare a più non posso, anche con il proprio migliore amico, e chissenefrega di quello che pensano gli altri.

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Nel terzo, attaccava gli «pseudo-sessuologi» che inculcano alle ragazze una pletora di regole su come fare e non fare il sesso.

 

«Godere e ridere, ecco il nostro programma allegramente sovversivo», ha scritto Minelli-Schiappa. Nel quarto, il più chiacchierato in Francia, raccontava le avventure hot di una ragazza di Neuilly-sur-Seine, il sobborgo ultra-chic alle porte di Parigi, che per sfuggire alla noia e alle buone maniere del milieu in cui è nata e cresciuta decide di andare nelle «banlieues chaudes».

 

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Nelle «periferie calde» del Seine-Saint-Denis, popolate dai ragazzi arabo-africani che ascoltano rap e non parlano francese con l' accento parigino, la protagonista del romanzo della Schiappa si dà alla pazza gioia: alla faccia del padre industriale e conservatore. È stato L' Express, un anno fa, a rivelare chi si nascondeva dietro Marie Minelli. La Schiappa non ha mai voluto commentare.

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