IL DIVANO DEI GIUSTI - IN PRIMA SERATA IN CHIARO NON AVETE MOLTO DA VEDERE DI NUOVO: RAI DUE TIRA FUORI UN FILM DI AZIONE VECCHIOTTO, MA DIVERTENTE, “CON AIR”. MAGARI È PIÙ BUFFO IL FANTASY “IL SETTIMO FIGLIO”. PIÙ FRESCO E BEN DIRETTO “BABY DRIVER” - IN SECONDA SERATA IL PIÙ EROTICO È IL NON MEMORABILE “EMMANUELLE NERA N.2”. NOTEVOLE E IN ANTICIPO SUI SUOI TEMPI “LA MATRIARCA” DOVE LA VEDOVA CATHERINE SPAAK SCOPRE LE SCORRIBANDE EROTICHE DEL DEFUNTO MARITO E… VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Fermi tutti! Bang! Bang! Oggi esce il nuovo James Bond, l’ultimo di Daniel Craig, “No Time To Die”, diretto dal Cary Fukunaga della prima stagione di “True Detective”, 160 minuti. Sempre meno dei 180 minuti di “Drive My Car”. Visto che ha un budget di 250 milioni dollari (avete capito bene, cosa avrebbe fatto Galliano Juso ai bei tempi con tutti questi soldi…), deve incassare al primo weekend almeno 90 milioni di dollari per far pari. Insomma l’Austin Martin di 007 contro la Cadillac scopatrice di “Titane” contro la Saab Turbo 900 di “Drive My Car” contro la macchina della prima scena di “Tre piani” di Nanni Moretti.
Ovviamente i critici inglesi, peggio dei critici italiani quando parlano dei nostri film ai festival, fingono grande entusiasmo di fronte al colosso nazionale, e che devono dire? Così ecco addirittura cinque stelle sul Guardian (ma perché?). Anche se poi, dopo due anni di attesa, tutto quello che riescono a scrivere del film è che è divertente e “thrill drive”, pieno d’azione. Vedi un po’… Purtroppo neanche sapevo dell’anteprima, mi chiama il fido Corallo per dirmi che non era invitato.
Neanche io. Stavo ancora in mutande sdraiato sul divano a vedere Lilli Gruber. Pazienza. Dago invece, che c’è andato, e che è un fan dei vecchi 007, è ancora incazzato. Protesta per come sono mostrati gli italiani e una città spettacolare come Matera, con le donne vestite di nero, gli uomini modello tagliagole da film di mafia anni 60, con l’Austin Martin di 007 che se la vede con un gruppo di pecore pilotate dalla Spectre come fossimo in un film di Franco e Ciccio.
Non parliamo dei giamaicani, poi parlano di razzismo. Non gli è piaciuta neppure Léa Seydoux con la storia sdolcinata, da pre-Brexit, tra lei e un Daniel Craig che ha due espressioni, come Rod Cameron, con la pistola o senza. In una scena di sesso, Bond, prima di togliersi i pantaloni, chiede alla compagna “Girati!”. Girati? Ma quello è James Bond non Marco Giusti, mi dice Dago. Ahi! Dopo essersi sorbito anche il collegamento con Londra alla prima con Kate e Camilla, passata un’ora di film, Dago se ne è andato. Credo con un sospiro di sollievo del pubblico che aveva vicino. Ma magari ha ragione lui. Qualche testata più giovane e aggressiva, come “Vulture”, lo stronca, “sempre lo stesso statico meccanismo nonsense, solo più lungo”. Aiuto! In settimana lo vedo.
Magari sarà meglio del pur divertente “Agente 077 sfida ai killer” diretto da Antonio Margheriti per le produzioni di Luciano Martino e Mino Loy, scritto da Ernesto Gastaldi con Richard Harrison, Susy Andersen e Wandisa Guida, che potete vedere stanotte alle 4,05 su Cine 34, si spera, in buona copia. Il modello è rimasto quelli degli 007 e dei 077. Cinque set in cinque città diverse. Tre Bondgirl. Un cattivo centrale. Ma non avevano 200 milioni di budget. Certo, in prima serata in chiaro non avete molto da vedere di nuovo.
Rai Due alle 21, 20 tira fuori un film di azione vecchiotto, ma divertente, “Con Air” di Simon West con Nicolas Cage, John Malkovich, John Cusack e Steve Buscemi. Action vecchiotto anche su Iris alle 21, “Lo specialista” di Luis Llosa con Sylvester Stallone e Sharon Stone. Magari è più buffo il fantasy “Il settimo figlio” diretto da Sergej Bodrov con Jeff Bridges, Julianne Moore, Ben Barnes, Olivia Williams e Kit Harrington, canale 20 alle 21, 05. Più fresco e ben diretto, soprattutto nella prima parte scoppiettante, “Baby Driver” di Edgar Wright, il Tarantino inglese, con Anselm Elgort che fa il baby driver, Lily James, Jamie Foxx, Jon Hamm e la stupenda Elza Gonzales, Rai 4 alle 21, 20.
mezzo destro, mezzo sinistro due calciatori senza un pallone
Cine 34 se la cava con l’eterno e stravisto “7 chili in sette giorni” di Luca Verdone con suo fratello Carlo e Pozzetto che fanno i medici in mezzo ai ciccioni a dieta. Rai Movie rispolvera due vecchi e gloriosi film di guerra inglesi, alle 21, 10 “I lunghi giorni delle aquile”, diretto da Guy Hamilton con Michael Caine, Trevor Howard, Curd Jurgens, Laurence OLivierm seguito alle 23, 30 da “Quell’ultimo ponte”, diretto da Sir Richard Attenborough con Sean Connery, il primo e unico James Bond, Gene Hackman, James Caan.
In seconda serata il film più forte, in un mare di repliche, è, Rai Due alle 23, 25, “Captain America: Civil War” dei fratelli Russo con Chris Evans, Robert Downey Jr, Scarlett Johansson, Anthony Mackie.
Il più erotico è il non memorabile “Emmanuelle nera n.2” di Bitto Albertini, Cielo alle 23, 15, ma senza Laura Gemser. Al suo posto c’è l’ignota Shulamita Lasri, e per fortuna troviamo anche Angelo Infanti e Dagmar Lassander. Il più stracult è invece “Con la rabbia agli occhi” diretto da Antonio Margheriti con la coppia inedita Yul Brynner – Massimo Ranieri, Cine 34 alle 23, 55. Con loro ci sono anche Barbara Bouchet, Martin Balsam e i nostri Giacomo Furia e Sal Borgese. Tutto girato a Napoli se non sbaglio.
Mai vista la commedia diretta da Sydney Poitier “Papà è un fantasma” con Bill Cosby, Kimberley Russell, Denise Nicholas e Ian Bannen, Iris all’1, 30. Nella notte, beh, “Mezzo destro, mezzo sinistro: due calciatori senza un pallone” di Sergio Martino con Gigi e Andrea, Cine 34 all’1,50, lo avrete sicuramente visto.
Più raro “Fatti di gente perbene” diretto con la consueta precisione da Mauro Bolognini e interpretato da Giancarlo Giannini, Catherine Deneuve, Fernando Rey e Tina Aumont, Rai Uno all’1, 50. Notevole e in anticipo sui suoi tempi “La matriarca” di Pasquale Festa Campanile dove la vedova Catherine Spaak scopre le scorribande erotiche del defunto marito e, dopo aver letto “Psychopathia sexualis” di Richard von Kraft-Ebing ,decide di fare altrettanto con i maschi che trova.
Grande cast maschile, Jean-Louis Trintignant che si fa cavalcare dalla Spaak nuda in una scena molto scorciata, Gigi Proietti, Luigi Pistilli, Renzo Montagnani, Venantino Venantini. “Bisognò concedere alcuni metri alla censura”, ha dichiarato lo sceneggiatore Ottavio Jemma. “Ma soprattutto bisognò concedere alcune proposte all’autocensura che, a quei tempi, produttori e distributori prudenzialmente praticavano.”
La censura impose sei tagli per 20 metri di pellicola. Due riguardano filmini con scene di sesso, gli altri la Spaak. In Brasile il film venne ritirato dal governo per oscenità nel 1969. I fan di Salman Rushdie possono vedere su Rai Movie alle 2, 35 (tardino) “I figli della mezzanotte”, il film tratto dal suo omonimo capolavoro diretto da Deepa Mehta con Freida Pinto e Sama Bhabha. Ancora più raro il documentario di Tinto Brass e Kim Arcalli “Ca ira – Il fiume della rivolta”, Cine 34 alle 3, 25.
Penso di essere l’unico sinceramente interessato a “Mamma” di Guido Brignone con Beniamino Giglio e Emma Grammatica, che passa su Rete 4 alle 3, 25 non so per quale pubblico. Su Iris alle 4, 15 arriva “Ternosecco”, rara regia di Giancarlo Giannini con Lina Sastri. Tutto si chiude sul capolavoro (magari…) di Piero Pierotti “La scimitarra del saraceno” con Lex Barker e la mitica Chelo Alonso, Rai Movie alle 5.
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