2024divano1412

IL DIVANO DEI GIUSTI - E STASERA IN CHIARO COSA PASSA? IN PRIMA SERATA RAI STORIA TRASMETTE UN CAPOLAVORO DELLA COMMEDIA ALL'ITALIA COME "I SOLITI IGNOTI" - ALLA STESSA ORA C'E' ANCHE UNO DEI GRANDI FILM DELLA MIA INFANZIA, “EL CID” - SU CANALE 27 TROVATE LA BUFFA COMMEDIA "SUA MAESTÀ VIENE DA LAS VEGAS" - ALTRIMENTI C'E' UN CLASSICO DEL CINEMA DEGLI ANNI D'ORO, "IL RAGAZZO DI CAMPAGNA", DI RENATO POZZETTO...

 

Marco Giusti per Dagospia

 

toto gassman - soliti ignoti

E stasera in chiaro cosa passa? Fermi tutti. Rai Storia alle 21, 15 propone un capolavoro della commedia all’italiana come “I soliti ignoti” di Mario Monicelli con Vittorio Gassman come Er Pantera, qui nel suo primo ruolo comico che gli cambierà la vita, Marcello Mastroianni con braccio ingessato e pupetto, Renato Salvatori come Mario, Memmo Carotenuto che sa cosa vuol dire “qui vice la legge del Menga”, Totò esperto in cassaforti, Capannelle alias Carlo Pisacane che concluderà nel migliore dei modi possibili il colpo grosso, Claudia Cardinale meravigliosa, Tiberio Murgia qui ribattezzato Ferrybotte (“uora uora arrivai dalla Sicilia”), Carla Gravina come la servetta Nicoletta, Gina Rovere moglie infedele di Marcello, la Sora Lella come Sora Ada.

 

Occhio al grosso Mimmo Poli, carcerato, a Edith Bruck nel ruolo di una donna che litiga sotto il lucernario, a Gustavo Serena, idolo del cinema muto nel ruolo di una guardia. Prodotto da Cristaldi che piazzò la fidanzata Claudia Cardinale, che era incinta quando girò il film. Musiche meravigliose di Piero Umiliani. Sceneggiatura di Age Scarpelli e Suso Cecchi D’Amico, pensato come una parodia di “Rififi” di Jules Dassin, ma anche tentativo di Cristaldi di rifarsi del disastro economico di “Le notti bianche” di Visconti, molte delle ambientazioni e scenografie costruite da Garbuglia vennero usate da Monicelli.

gassman mastro soliti ignoti Monicelli

 

Il furto avviene a Roma, in un appartamento tra Via Delle Tre Cannelle e via Della Cordonata, vicino Piazza Venezia. Anche il banco dei pegni dove Memmo Carotenuto va a tentare il furto è a Via delle Tre Cannelle. Il film, venne candidato all’Oscar come miglior film straniero, ma non vinse. Mortacci!

 

Rai Movie alle 21, 10 propone uno dei grandi film della mia infanzia, “El Cid” di Anthony Mann con Charlton Heston, Sophia Loren, Raf Vallone, Geneviève Page. Per Martin Scorsese “uno dei più grandi film epici mai fatti”. Sono d’accordo. L’ho amato fin da ragazzino, con Charlton heston sul cavallo bianco Babieca, la grande musica di Miklos Rozsa, che si incazzò quando scoprì che gran parte era stata tagliata, i bellissimi set spagnoli.

denzel washington john q.

 

Eppure Charlton Heston aveva da ridire su Anthony Mann. Non gli andava giù. Avrebbe voluto come regista William Wyler, che lo aveva diretto su “Ben-Hur” l’anno prima, e poi aveva da ridire sul fatto che Mann girava lui le scene d’azione e di battaglia, mentre Wyler le avrebbe affidato all’esperto Yakima Canutt, king delle seconde unità. Mettiamoci anche l’odio che aveva Heston contro la co-star Sophia Loren, perché era più pagata di lui, un milione di dollari per dieci settimane di lavorazione più duecento dollari a settimana al suo.

 

audace colpo dei soliti ignoti 2

Un odio che si vedeva nelle scene d’amore, freddissime, con Heston che guarda da un’altra parte. Poi accadde che nei manifesti giganti del film il nome di Sophia venisse dopo quello di Charlton Heston e partirono i casini. Ma rimane un grande film, scritto da Philip Yordan e segretamente dal blacklisted Ben Barzman e da Basilio Franchina, legatissimo a Sophia. Su questo film iniziò a lavorare in produzione Valerio De Paolis, allora giovanissimo, che diventerà poi produttore e distributore. Iris alle 21, 15 propone il buon action “John Q.” di Nick Cassavetes con Denzel Washington, Kimberly Elise, Anne Heche, James Woods.

 

denzel washington john q.

Cine 34 alle 21, 05 propone “Una famiglia perfetta” con Paolo Genovese con Sergio Castellitto, Marco Giallini, Claudia Gerini, Carolina Crescentini, Eugenia Costantini, Ilaria Occhini. Remake di un celebre e premiatissimo film spagnolo, “Familia”, che segnò nel 1996 l’esordio di Fernando Leon de Aranoa alla regia, fu un cavallo di battaglia per Juan Luis Gallardo e lanciò la bellissima Elena Anaya.

 

La storia, con un ricco annoiato e stravagante, che affitta una compagnia di attori per interpretare la sua “famiglia perfetta” il giorno del suo compleanno, è solo spostata in Italia, nella bella Todi, e alla vigilia di Natale, per farne un quasi cinepanettone.

 

una famiglia perfetta

Se il Santiago di Juan Luis Gallardo, il ricco stravagante, diventa qui il Leone di Sergio Castellitto e il suo finto fratello Ventura diventa il Fortunato di Marco Giallini, tutti i personaggi femminili portano lo stesso nome che avevano nel film spagnolo, dalla nonna Rosa, la grande Ilaria Occhini, alla bella Carmen, cioè Claudia Gerini, moglie nella vita di Giallini e nella finzione di Castellitto, alla più giovane  Sole, Carolina Crescentini, innamorata da sempre del capocomico e nella finzione sua moglie, alla teenager Luna, qui Eugenia Costantini, figlia in commedia della coppia Gerini-Castellitto, giù giù fino a Alicia, qui Francesca Neri, unica attrice non in commedia che entra casualmente nella storia.

 

 

 

Non c’è il realismo sociale che nel 1996 sosteneva tutta l’opera di de Aranoa in una Spagna in crisi, qui, anche se siamo in crisi, sembra ancora un’Italia da favola, ma sono uguali i meccanismi che il regista spagnolo aveva studiato per i singoli personaggi e la trovata delle donne che si scambiano gli uomini che è poi la base della drammaturgia.

 

una famiglia perfetta.

Su Canale 27 alle 21, 15 trovate invece la buffa commedia “Sua maestà viene da Las Vegas” diretto da David S. Ward, tratto dal romanzo "Headlong" di Emlyn Williams,  con John Goodman, Peter O'Toole, John Hurt, Camille Coduri, Joely Richardson, scritta pensando a Bill Murray protagonista, poi sostituito dal grande John Goodman nel suo unico ruolo da protagonista.

 

Rai4 alle 21, 20 propone un action diretto e interpretato da Dolph Lundgren, “Castle Falls” con Scott Adkins, Jim E. Chandler, Kevin Wayne, Scott Hunter, Ida Lundgren. Italia 1 alle 21, 20 invece propone “Sonic 2” di Jeff Fowler con Jim Carrey, James Marsden, Tika Sumpter, Natasha Rothwell, Shemar Moore, Adam Pally.

 

sua maesta viene da las vegas

Rete 4 alle 21, 25 passa un classico del cinema degli anni d’oro di Renato Pozzetto, “Il ragazzo di campagna” diretto da Castellano & Pipolo con Renato Pozzetto, Massimo Serato, Massimo Boldi, Donna Osterbuhr. Boldi è favoloso nel ruolo di Severino Cicerchia detto lo Scorreggione (“Ma come hai fatto a riconoscermi” dice dopo averne mollata una). Cielo alle 21, 25 propone un tardo erotico soft di Joe D’Amato, “Il fiore della passione” con Kristine Rose, Robert LaBrosse, Kristine Frischhertz, Jack Ciolino.

 

Mezzo giallo mezzo porno. Passiamo alla seconda serata con un thriller poco noto di Nicolas Cgae, “Un conto da regolare” diretto da  Shawn Ku con Benjamin Bratt, Noah Le Gros, Mohamed Karim, Karolina Wydra, Ian Tracey, Rai4 alle 22, 55, un Vanzina inglese, “South Kensington” diretto da Carlo Vanzina con Rupert Everett, Elle Macpherson, allora amica del cuore di Gianni Agnelli, Judith Godrèche, Enrico Brignano, Cine 34 alle 23, 20. Italia 1 alle 23, 45 propone l’oscuro fantascientifico “A-X-L: un’amicizia extraordinaria” di Oliver Daly con Alex Neustaedter, Thomas Jane, Becky G, Alex MacNicoll, Dominic Rains, Eric Etebari.

renato pozzetto il ragazzo di campagna

 

Più interessante la commedia inglese calcistica “Febbre a 90°” diretta da David Evans con Colin Firth tifoso sfegatato dell’Arsenal, Ruth Gemmell, Stephen Rea, Mark Strong, Lorraine Ashbourne, tratto dal romanzo di Nick Hornby, La7 alle 0, 25. Rete 4 alle 0, 45 propone l’action “Extraction” di Steven C. Miller con Bruce Willis già un bel po’ bollito, Kellan Lutz, Gina Carano, D.B. Sweeney, Summer Altice, Dan Bilzerian. Cine 34 all’1, 40 passa un film di Carlo Verdone che non venne molto capito quando uscì, “C’era un cinese in coma” con Carlo Verdone, Beppe Fiorello in uno dei suoi primi ruoli seri, Marit Nissen, Anna Safroncik, Nanni Tamma, Lucio Caizzi.

 

pozzetto boldi il ragazzo di campagna

La prima parte con la descrizione delle serate del piccolo manager di artisti di provincia è molto divertente. La seconda con l’autista che diventa una star è più seria. Rai4 alle 2, 20 passa un film che fece molto colpo due anni fa sugli schermi italiani e se ne parlò a lungo, “As bestas – La terra della discordia” di Rodrigo Sorogoyen con Denis Menochet, Marina Foïs, Luis Zahera, Diego Anido, Machi Salgado, David Menéndez, dove una coppia di contadini alternativi lotta come può contro l’ottusità dei contadini locali che vogliono vendere a tutti i costi la loro terra. Sono loro le vere bestie del titolo.

 

Grande prova di attore di Denis Menochet e grande regia di Rodrigo Sorogoyen. Vinse il César come miglior film straniero nel 2022, ben nove Goya, i David spagnoli. Rai Tre alle 2, 35 presenta un vecchio celebre film di Michelangelo Antonioni tratto dal romanzo di Cesare Pavese, “Le amiche” con Eleonora Rossi Drago, Valentina Cortese, Gabriele Ferzetti, Franco Fabrizi, Yvonne Furneaux, Madeleine Fischer, Anna Maria Pancani. Vinse il Leone d’Argento a Venezia nel 1955. Italia 1 alle 3, 05 passa “Sin City – Una donna per cui uccidere”, sequel del primo Sin City, diretto da Frank Miller e Robert Rodriguez con Josh Brolin, Eva Green, Alexa Vega, Jamie Chung, Jessica Alba, Mickey Rourke, Rosario Dawson.

 

audace colpo dei soliti ignoti 1

L’episodio di Eva Green memorabile. In realtà, rispetto al primo film è un po’ prequel un po’ sequel. Su Rete 4 alle 3, 10 trovate “Due mafiosi nel far west” di Giorgio Simonelli con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Aroldo Tieri, Hélène Chanel, Ferando Sancho, Aldo Giuffré. Grande titolo storico di Franco e Ciccio nel West e anche il loro primo spaghetti western, seppur comico, nato dopo il successo de I due mafiosi, sempre della Fida di Amati, che aveva incassato 992.067.000 lire. In quella stagione, 64-65, il loro secondo film per Amati arrivò sesto negli incassi totali italiani con un miliardo e 119 milioni di lire, cioè quasi quanto farà Una pistola per Ringo l’anno dopo e comunque è la parodia western che incassa di più tra quelle di Franco e Ciccio. Il film vanta una coproduzione tra La Fida e l’Epoca Film di Madrid.

 

Ma ci sono pure Fernando Sancho e Mario Brega! Per non parlare di Aldo Giuffré prima che lo “riscoprisse” Leone in Il buono, il brutto, il cattivo. “Fece un sacco di soldi”, ricorda Maurizio Amati, che allora era segretario di produzione, ma anche figlio del produttore. “Mio padre era uno che ci teneva ai suoi film. Chiamò Carlo Simi come costumista e i costumi degli indiani erano belli, soprattutto quelli del capo, che era un attore napoletano. Tra Franco e Ciccio c’era un po’ di rivalità, ma era qualcosa ancora di costruttivo. Simonelli riusciva a far capire a Ciccio che fare la spalla di Franco non era qualcosa di dequalificante.

 

sonic 2 - il film

Era un grande professionista, molto amico di mio padre, riusciva a trattarli con molto garbo e a ottenere da loro quello che voleva”. Alvaro Mancori ricordava che fu probabilmente questo il primo western girato alla Elios, e non Jim il primo di Sergio Bergonzelli. Cine 34 alle 3, 35 passa la commedia “Dimmi che fai tutto per me” diretta da Pasquale Festa Campanile con con Johnny Dorelli come medico trevigiano, Jacques Dufilho come suocero mafioso italo-americano con amichetta finto svampita, Pamela Villoresi, Andréa Ferréol, Nanni Svampa, Maria Grazia Spina e Pino Caruso come commissario siciliano, tratto da un romanzo di Piero Chiara.

 

el cid

Su Rai Tre alle 4, 15 trovate un altro film tratto da un romanzo di Cesare Pavese, “Il diavolo sulle colline”, diretto da Vittorio Cottafavi con Daniela Silverio, Matteo Corvino, Urbano Barberini, Alessandro Fontana. Chiudo col terrificante “Kakkientruppen”, indifendibile sotto-Sturmtruppen diretto da Marino Girolami con Gianfranco D'Angelo, Lino Banfi, Oreste Lionello, Mario Carotenuto, Donald O'Brien, Cine 34 alle 5, 15. La battuta migliore è quella di Banfi che scambia un “decorato” per un soldato di Corato, paese pugliese.

 

el cid 1

SONIC 2 - IL FILM

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…