IL DIVANO DEI GIUSTI - VI RICORDO CHE AVETE AL CINEMA SOLO PER 3 GIORNI UN FAVOLOSO DOCUMENTARIO SU DAVID BOWIE, “MOONAGE DAYDREAM”. MEGLIO CHIUDERSI A ASCOLTARE IL "DUCA BIANCO" CHE PENSARE ALLE ELEZIONI - IN CHIARO STASERA AVREMO UNA MAREA DI COMMENTI AL VOTO COME “LADY MACBETH" CON LA NUOVA STELLINA FLORENCE PUGH CHE PROGETTA UN FUTURO PIÙ ADATTO A LEI ANDANDO DRITTA PER LA SUA STRADA. MODELLO MELONI, INSOMMA - SE PREPARATE UNA VIA DI FUGA, CI SAREBBE “VACANZE AI CARAIBI”, È PIENO DI BATTUTE PERFETTE IN OGNI MOMENTO PER DESCRIVERE LA SITUAZIONE ITALIANA… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E stasera che vediamo? Intanto vi ricordo che avete al cinema solo per tre giorni un favoloso documentario di Brett Morgen su David Bowie, “Moonage Daydream”, fresco fresco di Cannes. Meglio chiudersi a ascoltare Bowie che pensare alle elezioni. Su Amazon prime, però, avete “Nostalgia” di Mario Martone con Pierfrancesco Favino, il film che è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar per il miglior film in lingua straniera. Buona scelta? Forse sì, ma, al di là delle possibilità di entrare nella cinquina finale meglio dargli tutti un’occhiata.
In chiaro stasera avremo una marea di commenti al voto. Meglio affogare i dispiaceri o celebrare la vittoria del partito che avete votato con un film ben scelto. Su Rai Movie alle 21, 10 torna “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone con Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Mario Brega, Margarita Lozano. Con lo Straniero che si vende a tutte e due le bande per poi farli scannare fra di loro. Politicamente impeccabile.
Occhio che su Cielo alle 21, 20 passa il sorprendente “Lady Macbeth”, opera prima di William Oldroyd con la nuova stellina Florence Pugh, Cosmo Jarvis, Paul Hilton, Naomi Ackie, Christopher Fairbank, che riprende non tanto la Lady Macbeth shakesperiana quanto quella letteraria di Nikolaj Leskov, “Lady Macbeth del distretto di Mcensk”, che era già stata portata sullo schermo da Andrzej Wajda, “Lady Macbeth siberiana”. La nuova Lady Macbeth, è la giovane sposa Katherine, interpretata ovviamente dalla bravissima Florence Pugh, chiusa nell’Inghilterra rurale del 1865, non sopporta più il marito, che tradisce con un giovane operaio e progetta un futuro più adatto a lei andando dritta per la sua strada. Modello Meloni, insomma.
Se preparate una via di fuga, siamo in tanti vi avverto, ci sarebbe “Vacanze ai Caraibi” di Neri Parenti con Christian De Sica, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro, Luca Argentero, Ilaria Spada, Cine 34 alle 21. Prodotto da Mieli-Gianani-Brizzi, oggi divisi, quando andavano in piena armonia, è pieno di battute perfette in ogni momento per descrivere la situazione italiana. “Presto, usciamo da questa cloaca!”. “Posso prenderglielo in mano?”. “A noi il debito greco ci fa ’na pippa… a due mani!”. “Praaaa!!! Te sei liberato?”. E’ l’ennesimo ritorno al cinepanettone scorreggione con Christian e Ghini, in versione addirittura bionda! “E’ la mia Rhonda Fleming”, ha detto di lui Christian.
Tornano anche i doppi sensi trivialissimi. “A te piace grosso?”. Torna il politicamente scorretto con le grassone mandate affanculo e i preti neri che sembrano i figli di Tartufon. Tornano le scopate. “Mamma mia che coito!”. E Ilaria Spada trionfa come volgarissima comica romana come non se ne vedevano da anni. “Ma che d’è, un vibratore pe’ fachiri?”. “Ho gli ormoni che si agitano come trote”. “Se chiamava Fausto anche il mi’ criceto, poraccio, è morto schiacciato”.
christian de sica massimo ghini vacanze ai caraibi
Nell’episodio di Christian, quello meglio costruito, i ricchi Mario e Gianna Grossi Tubi, cioè Christian e Angela Finocchiaro, vanno ai Caraibi per incontrare la figlia Anna, Maria Luisa De Crescenzo, e il suo fidanzato, l’attempato Ottavio Vianale, cioè Massimo Ghini. Si vorrebbero anche sposare, malgrado i due cognomi uniti, Grossi-Tubi-Via-Anale non suoni proprio benissimo. Gianna, che si oppone al matrimonio, non sa che il marito ha dilapidato tutto il suo patrimonio, ha pagato la vacanza rubando 5000 euro al portiere, e è venuto ai Caraibi soprattutto per vendere la loro villa e salvarsi.
Infatti canta “Bamboleio” al ritmo di “non ci ho un euro-non ci ho un euro-e se non vendo me lo prendo dritto in cul!” Non solo. Mario vede nel matrimonio con Ottavio, apparentemente miliardario, una svolta fortunata, mentre la moglie progetta di farlo menare pesantemente dalla malavita locale. Ottavio, invece, è spiantato, vive da due anni a scrocco nella villa dell’amico Lapo, visto malissimo dal cameriere.
L’episodio di Luca Argentero e Ilaria Spada è invece tutto giocato sull’incontro di due anime poco gemelle che vanno d’accordo solo sul sesso. Per il resto non si sopportano. Lui non fuma e lei fuma, lui è un intellettuale, un filologo, con tanto di commento della Spada (“filologo? Ah, lo facevo più un lavoretto da donne”), e lei ha un nail-shop, lui odia il ballo, lei lo adora. Ma col sesso si scatenano.
Così lasciano i rispettivi compagni e volano ai Caraibi, dove la situazione si inasprirà. Non tutto è riuscito e originale, certo, ma il film è pieno di battute, il culo della Spada, molto esibito, e la sua verve comica trionfano, Ghini e Christian sono perfetti. E la grande scena di peti nel bagagliaio della macchina dei rapitori, dove darà i suoi effetti un pesante tortino di fagioli, è quel che ci vuole davvero in un cinepanettone che si rispetti. “Ma ce l’hanno il culo le balene?”.
Su Iris alle 21 avete “Ocean’s Twelve” di Steven Soderbergh con George Clooney, Brad Pitt, Catherine Zeta-Jones, Julia Roberts, Matt Damon, Andy Garcia. Adorabile. Su Canale 20 alle 21, 05 passa la commedia con avventura marina alla ricercar del tesoro “Tutti pazzi per l’oro” di Andy Tennant con Matthew McConaughey, Kate Hudson, Donald Sutherland, grande spreco di talenti, ma vedibile.
Su Italia 1 alle 21, 20 vi segnalo il thriller diretto da Kenneth Branagh “Jack Ryan: L’iniziazione” con Chris Pine, Kenneth Branagh, Keira Knightley, Kevin Costner, Peter Andersson, sorta di reboot dei film con Jack Ryan, personaggio ideato da Tom Clancy, e già visto quattro volte al cinema prima di questo film, e interpretato da Alec Baldwin, Harrison Ford e Ben Affleck. Stavolta tocca a Chris Pine.
In seconda serata, se avete finito la dose di giornalisti da salotto televisivo che discutono delle elezioni di ieri sera finite come sono finite, ci sarebbe la commedia “Non c’è 2 senza te” diretta da Massimo Cappelli con Belen Rodriguez e la coppia gay-pugliese che si fingono etero Fabio Troiano e Dino Abbrescia estrapolata proprio dal primo film di Checco Zalone, “Cado dalle nubi”, Cine 34 alle 22, 50. Magari è troppo di sinistra.
james stewart l’uomo di laramie
Rai Movie alle 23 presenta uno dei grandi western di Anthony Mann con James Stewart, “L’uomo di Laramie”, con Arthur Kennedy, Donald Crisp, Cathy O'Donnell. Stewart che indossa lo stesso cappello di tutti i suoi grandi western e cavalca la stessa cavallo, lo ritiene il suo western preferito in assoluto. Per Jean-Luc Godard “Anthony Mann era il più virgiliano dei cineasti”. Su Italia 1 alle 23, 25 avete lo spionistico superfracassone “From Paris With Love” di Pierre Morel con John Travolta in versione rasato a zero con baffi e pizzetto, Jonathan Rhys Meyers e la nostra Kasia Smutniak. Non è un capolavoro.
Su Iris alle 23, 35 arriva invece un film sulla guerra anni ’70 tra il vino californiano e quello francese, “Napa Valley – La grande annata” di Randall Miller con Chris Pine, Alan Rickman, Bill Pullman, Rachael Taylor. Glu glu glu. Ottimo per bersi un bicchiere. Tra le repliche ottimo “The Quiet American” di Phillip Noyce con Michael Caine in formissima, Brendan Fraser, Do Thi Hai Yen, Rade Serbedzija, Tzi Ma, Rai Movie alle 00, 50, e malfunzionante il pur simpatico “La cura del gorilla” di Carlo Sigon con Claudio Bisio, Stefania Rocca, Ernest Borgnine, pensato come pilot di una lunga serie che non è mai partita, Cine 34 alle 00, 35.
Trovate Marlon Brando avvocato in lotta contro l’apartheid sudafricano in un ruolo che gli fruttò nel 1989 una nomination agli Oscar nell’ottimo “Un’arida stagione bianca” diretto dalla regista martinicana Euzhan Palcy con Donald Sutherland, Susan Sarandon, Janet Suzman, Winston Ntshona, Iris all’1, 45. Su Rete 4 alle 2, 1° passa il buon poliziesco francese “L’estate impura” di Pierre Granier-Deferre con Philippe Noiret nei panni del commissario Molinat, Guy Marchand, Anne Roussel, Marie Trintignant, Laura Betti, Stefania Sandrelli.
In una serata di film civili arriva anche “Hotel Rwanda” di Terry George con un grande Don Cheadle, Sophie Okonedo, Nick Nolte, Joaquin Phoenix, La7 alle 2, 15, dedicato alla ricostruzione di una storia di coraggio e eroismo del manager di un albergo di Kigali in Rwanda durante la guerra sanguinosa fra Hutu e Tutsi degli anni ’90. Rai Movie alle 2, 35 propone l’erotichello in costume diretto da Franz Antel e Fritz Umgelter nel 1968 “Le dolcezze del peccato” con Teri Tordai come la regina Marguerite de Bourgogne, Jean Piat, Marie-Ange Aniès, Armando Francioli e bellezze come Uschi Glas, Veronique Vendell, Dada Gallotti.
Rarissimo, ma mai visto, che io sappia, da nessuno è “Due sul pianerottolo” di Mario Amendola, versione cinematografica di una commedia di Amendola&Corbucci, già filmata per la tv, con Macario e Rita Pavone riproposta come film. Ci sono anche comici geniali come Gianni Agus, Mario Carotenuto, Enzo Liberti e Margherita Fumero, che era in compagnia con Macario. Ultimo film di Macario.
Su Iris alle 3, 35 per tirarci su un film anticomunista e anticinese diretto da William Wellman, “Oceano rosso” con John Wayne, Lauren Bacall, Anita Ekberg che fa la cinese (e infatti si vede solo per 30 secondi), Paul Fix, dove Wayne fa scappare i cinesi buoni anticomunisti su una barca per portarli in salvo a Hong Kong. Il film doveva girarlo Robert Mitchum che fece casino e Wellman lo tagliò subito fuori (o lui o io). Poi si provò Gregory Peck che scappò inorridito dalla storia, Bogart chiese troppo. E alla fine arrivò Wayne, vero anticomunista che si ritrovò la democratica Lauren Bacall. Ma lei si trovò benissimo con lui e con il regista.
“William A. Wellman è stato fantastico; Wild Bill, un uomo affascinante! Non è un bel film, ma mi è piaciuto lavorare con Duke. Non eravamo d'accordo politicamente, ma andavamo d'accordo sul set, avevamo una certa chimica". Chiuderei con “Gran varietà” di Domenico Paolella, Rai Movie alle 4, film dedicato al varietà con numeri storici interpretati da attori di fama, Vittorio De Sica che canta “Balocchi e profumi”, Alberto Sordi che fa Fregoli e si lancia in una rivisitazione de “La marcia su Roma”, Renato Rascel che fa il censore in epoca fascista, Maria Fiore, Delia Scala. Di grande culto.
ku fu? dalla sicilia con furorea
Ma vedo che c’è anche un capolavoro come “Ku-fu? Dalla Sicilia con furore” di Nando Cicero con Franco Franchi, Gianni Agus, Enzo Andronico, Nino Terzo, Gino Pagnani, Alfredo Thomas, Cine 34 alle 4, 35, capolavoro comico di Franco Franchi grazie alla regia di Nando Cicero, all’idea di parodia di Galliano Juso, produttore, alla presenza di Giancarlo Fusco, probabilmente co-sceneggiatore segreto di Cicero, come spesso faceva. L’idea di Juso è proprio quella di una parodia di “Cinque dita di violenza” e dei grandi successi dei film di kung-fu del momento che rivelano micidiali effetti di grande comicità popolare.
ku fu? dalla sicilia con furorea
Tutti i pezzi in finto cinese con gare pazzesche e violenza all’hongkonghese sono magistrali. Anche perché nessun tentativo di fingersi cinesi, ma solo quello di spostare il mondo dei film di Franco e Ciccio e i set romani dentro una storia di kung fu. Franco si presenta così a Gianni Agus con la lettera di Don Vito, “il mandarino di Sicilia”. In uno sforzo pauroso per tirar su da terra un’incudine, Franco tira una scorreggia che fa esplodere la palestra di Enzo Andronico. “Aprite porte e finestre, costui non ha soltanto la mano di travertino, ma anche il culo proibito!”.
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