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IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? OVVIAMENTE LA PRIMA PUNTATA SU RAI UNO DELLA NUOVA STAGIONE DI “IMMA TATARANNI – SOSTITUTO PROCURATORE”, CON VANESSA SCALERA, ORMAI LA MASSIMA STAR FEMMINILE DELLA NOSTRA TV – IN SECONDA SERATA SEGNALO “GIOVANNA LA PAZZA” DI VICENTE ARANDA CON MANUELA ARCURI - NELLA NOTTE SI VA SUL PECORECCIO CON “FRATELLO HOMO, SORELLA BONA” – CHIUDO COL CAFONISSIMO “UNA CELLA IN DUE” CON ENZO SALVI, MAURIZIO BATTISTA, MASSIMO CECCHERINI, MELITA TONIOLO. “C’È DEL GUANO SULLA CARROZZERIA!”. “NO, È MERDA DOTTÒ…”. E QUESTA È SOLO LA PRIMA BATTUTA… - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Vanessa Scalera interpreta imma tataranni

Che vediamo stasera? Ovviamente la prima puntata su Rai Uno della nuova stagione di “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” con la regia di Francesco Amato, ottimo regista di commedia, con Vanessa Scalera, ormai la massima star femminile della nostra tv (e forse non solo), nel ruolo della protagonista, Massimiliano Gallo, Alessio Lapice e Barbara Ronchi, altra attrice ormai amatissima dal nostro pubblico.

 

Credo che la forza di Vanessa Scalera, che è stata recentemente al centro di uno scontro con l’autrice dei romanzi, Mariolina Venezia, sia soprattutto nello sguardo sfrontato che ci ricorda tante madri e zie meridionali.

 

La ricordiamo perfetta ovunque, in “Storia della mia famiglia”, “Filumena Marturano”, “Napoli milionaria”, ma soprattutto come terribile madre pugliese in “Avetrana – Qui non è Hollywood”, dove domina la scena e ci spiega tutto con un’occhiata.

 

poveri ma ricchissimi 1

Su Cine 34 alle 21 avete “Poveri ma ricchissimi”, diretto da Fausto Brizzi , che lo ha scritto assieme a Marco Martani e Luca Vecchi, sequel del più riuscito “Poveri ma ricchi”, diretto sempre da Brizzi nel 2016, che era niente di più che il remake burinizzato all’italiana del successo comico francese Les Tuches di Olivier Baroux.

 

poveri ma ricchissimi 6

Mentre Les Tuches 2 portava la famiglia burina francese in America, come accadeva al Tassinaro di Alberto Sordi, Poveri ma ricchissimi si inventa tutta un’altra situazione, portando un po’ d’America e di politica a Torresecca, visto che il capofamiglia Danilo Tucci, cioè Christian De Sica, si liscia il capello riccio roscio e si fa una zazzerona bionda alla Donald Trump, anche se un po’ riletto alla Roberto D’Antonio, parrucchiere storico di Christian (e di mezza Roma, Paolo Sorrentino, Sabrina Ferilli, Roberto Benigni, ecc.).

 

 

poveri ma ricchissimi 5

Non solo. Riuscendo a recuperare i soldi della vincita dello scorso film, i Tucci decidono di trasformare Torresecca in una sorta di principato alla Montecarlo, gestendolo loro stessi come sovrani. Scontrandosi così con il presidente del Consiglio italiano, Dario Cassini, più un Renzi che un Gentiloni.

 

Con tanti personaggi a disposizione, si moltiplicano le situazioni. Intanto compare una figlia illegittima, Tess Masazza, a turbare la coppia dei Tucci. Così la First Lady, che si autodfeinisce arditamente “Fister” Lady, cioè Lucia Ocone, bravissima, pensa di tradire il marito con un bel tomo, Massimo Ciavarro, dedito a pratiche sessuali eccentriche sul sadomaso (anche se prima di praticarle ti fa firmare un contratto che ti ripara da cause legali…).

 

poveri ma ricchissimi

Poi compare uno stralunato Paolo Rossi come padre ladro appena uscito dal carcere di Valentina, Lodovica Comello, moglie di Marcello, Enrico Brignano, il cognato di Danilo. Come se non bastasse i Tucci, oltre a uscire dall’Italia e tornare alla lira, si comprano un castello un po’ da Famiglia Addams, dove faranno una grande festa natalizia con Valentina truccata come Malefica.

 

In generale le cose migliori vengono stavolta dal cast secondario, Giobbe Covatta come prete burino, Pablo, di Pablo&Pedro, come sindaco cafone che esplode di rabbia quando per colpa dei Tucci il simil-Renzi/Gentiloni toglie a Torresecca Sky Calcio, una grandiosa Federica Cifola come bruttona infoiata di Brignano. Anna Mazzamauro, nonna Tucci, malgrado un grande trucco da Regina Madre, non è forte come nel film precedente, Christian e Brignano solo nella seconda parte hanno dei buoni momenti di comicità assieme.

 

un viaggio a quattro zampe

Paolo Rossi non basta a illuminare un film un po’ spampanato, soprattutto rispetto al riuscitissimo primo Poveri ma ricchi. E, per una volta, ci viene da dar ragione a Maurizio Porro sul Corriere, che ne ha segnalato la “povertà di idee, con una volgarità, una mancanza di ritmo con pochi eguali nel più becero cinema italiano” e “…il senso di una tristezza senza fine”, tutti argomenti che avrei adorato poter ribaltare il trash di culto. Non funzionò e la saga dei Tucci italiani finì lì. In Francia sono già al quinto film.

 

Su Rai Movie alle 21, 10 un avventuroso con cane protagonista, “Un viaggio a quattro zampe” di Charles Martin Smith con Ashley Judd, Jonah Hauer-King, Alexandra Shipp, Edward James Olmos, Wes Studi.

 

 

sulla mia pelle 5

Su Rai Storia alle 21, 10 ritorniamo sul caso Cucchi con “Sulla mia pelle” opera prima di Alessandro Cremonini, produzione Luigi e Olivia Musini e Andrea Occhipinti per Netflix, seria ricostruzione dei sette giorni del calvario di Stefano Cucchi, interpretato da un Alessandro Borghi commovente, tra botte dei carabinieri, costole rotte, processi sommari, menefreghismo delle guardie carcerarie e una assurda agonia al Sandro Pertini di Roma nel reparto carcerario di Medicina Protetta da dove uscirà morto.

 

“Brutta storia farsi nemici i carabinieri. Si sa quando cominci, ma non si sa quando finisci”. Con questa logica, lo Stefano Cucchi di Alessandro Borghi decide, malgrado le torture che ha ricevuto da due carabinieri, di starsene zitto per non peggiorare le cose.

 

sulla mia pelle film su stefano cucchi 6

Anche se il regista decide di non farci assistere al pestaggio, forse perché il caso non era ancora totalmente chiuso quando si girò il film, è chiaro che la morte di Stefano Cucchi, uno dei più di 170 detenuti morti in carcere nel 2009, è una vergogna tutta italiana, dei carabinieri che ti ammazzano di botte solo perché sei un tossico, delle guardie e dei medici che “si fanno i cazzi loro” e che non fanno neanche vedere un figlio moribondo ai genitori, interpretati qui da un Max Tortora perfetto e da Milvia Marigliano.

 

sulla mia pelle film su stefano cucchi 5

Come sappiamo dalla cronaca, saranno solo la tenacia e la volontà di avere giustizia della sorella Ilaria, qui interpretata da Jasmine Trinca, a far riaprire il processo, che aveva visto in un primo tempo tutti assolti, medici e guardie carcerarie, indicando in un gruppo di carabinieri i responsabili delle torture che avrebbero portato il fratello alla morte. Assieme, evidentemente, ai medici che non riuscirono a curarlo.

 

Cremonini segue fedelmente il racconto di Stefano Cucchi secondo la ricostruzione dei fatti della sorella Ilaria, tralasciandoci il lungo strascico giudiziario. Si concentra invece su quei sette giorni in maniera molto precisa presentandoci Cucchi come un ragazzo non uscito dalla droga e dallo spaccio, ma che rimane lucido e ironico al di là delle proprie forze, visto che al momento della morte pesava solo 37 chili. 

 

sulla mia pelle film su stefano cucchi 1

Pur se messo in scena con una immagine tra Non essere cattivo e Suburra – La serie, con tanto di colonna sonora dei Mokadelic, il film non cerca uno stile di genere, anzi, prova il più possibile a allontanarsi proprio dal genere, mentre Borghi evita accuratamente di rifarsi ai suoi stessi personaggi più noti, che poco hanno a che fare con il suo Stefano Cucchi, personaggio contraddittorio, ma con una sua fermezza eroica.

 

Tossico e martire del potere delle guardie, questo Cucchi ci ricorda non poco l’Ettore Garofalo di Mamma Roma di Pasolini, cioè il ragazzo che muore, inquadrato come il Cristo morto del Mantegna, si muove anche negli stessi quartieri. Cremonini però tende a farne una storia meno poetica e più da realismo quotidiano, puntando meno a fare il grande cinema e più al sano cinema alla Netflix. Fu il primo film italiano a uscire contemporaneamente in sala e in tv.

 

 

Vi presento Christopher Robin.

Canale 20 alle 21, 15 passa il primo “John Wick”, diretto da David Leitch, Chad Stahelski con Keanu Reeves, Adrianne Palicki, Willem Dafoe, Bridget Moynahan, Michael Nyqvist. Iris alle 21, 15 si butta sull’avventuroso “Deepwater – Inferno sull’oceano” di Peter Berg con Mark Wahlberg, Dylan O'Brien, Kurt Russell, Kate Hudson, Gina Rodriguez, John Malkovich.

 

Canale 27 alle 21, 15 ripropone la vera, tragica storia del povero Christopher Robin, il bambino protagonista delle avventure dell’orsetto di pezza Winnie-The-Pooh figlio dell’autore della saga, A.A.Milne, “Vi presento Christopher Robin” di Simon Curtis con Domhnall Gleeson, Margot Robbie, Kelly Macdonald, Will Tilston, Alex Lawther. Un bambino costretto dal successo della saga per l’infanzia a non diventare mai adulto nell’Inghilterra martoriata dalla guerra.

 

innocenti bugie 1

Rai4 alle 21, 20 passa il thriller “L’intruso” di Deon Taylor con Dennis Quaid, Meagan Good, Michael Ealy, Joseph Sikora, Alvina August, Lili Sepe. Tv8 alle 21, 30 se la cava con “Innocenti bugie”, spy-comedy di James Mangold con Tom Cruise, Cameron Diaz, Maggie Grace, Peter Sarsgaard, Paul Dano, Marc Blucas.

 

Passiamo alla seconda serata con la commedia di Rolando Ravello “E’ per il tuo bene” con Marco Giallini, Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston, Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi, Cine 34 alle 22, 45, remake di una commedia spagnola dove tre amici e padri di tre figlie reagiscono malamente quando le tre ragazze decidono di sposarsi. Non ha funzionato per nulla in sala.

 

 

manuela arcuri giovanna la pazza

Trovate un’altra commedia, ma americana, su Rai Movie alle 22, 45, “Queen Bees” di Michael Lembeck con Ellen Burstyn, James Caan, Ann-Margret, Jane Curtin, Loretta Devine, Christopher Lloyd. Su Rai4 alle 23 passa il thriller “The Watcher” diretto da Joe Charbanic con James Spader, Keanu Reeves, Marisa Tomei, Ernie Hudson.

 

Rai5 alle 23, 05 passa “Fiore gemello” di Laura Luchetti con Anastasyia Bogach, Kalill Kone, Aniello Arena, Mauro Addis, Fausto Verginelli, storia di due ragazzi africani che arrivano in Italia avendone già passate di ogni colore. Trovate unoi storicone spagnolo su Cielo alle 23, 10, “Giovanna la pazza” di Vicente Aranda con Pilar López de Ayala, Eloy Azorín, Daniele Liotti, Manuela Arcuri.

 

manuela arcuri in giovanna la pazza

Cine 34 alle 0, 10 passa la commedia inglese dei Vanzina “South Kensington” diretto da Carlo Vanzina con Rupert Everett, Elle Macpherson, Judith Godrèche, Enrico Brignano.

 

Rai Movie alle 0, 25 presenta la favola ispirata allo “Cunto de li cunti” di Basile “C’era una volta” diretto da Francesco Rosi con Omar Sharif, Sophia Loren, George Wilson, Dolores Del Rio. Non funzionava per niente. Malgrado il cast e i talenti che ci hanno lavorato.

 

Su La7 alle 0, 45 avete l’ottimo “Thank You for Smoking” di Jason Reitman con Aaron Eckhart, Maria Bello, William H. Macy, Cameron Bright, Katie Holmes, Robert Duvall, film di denuncia sulle multinazionali del tabacco.

 

 Bello lo “Steve Jobs” di Danny Boyle con Michael Fassbender, Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels, Katherine Waterston, Rete 4 alle 0, 50. Si va sul pecoreccio con “Fratello homo, sorella bona” di Mario Sequi con Sergio Leonardi, Krista Nell, Nazzareno Natale, Antonia Santilli, Elio Marconato, Cine 34 alle 2.

 

 

fratello homo, sorella bona 7

 Su Iris alle 2, 05 trovate “Grace di Monaco” di Olivier Dahan con Nicole Kidman, Tim Roth, Paz Vega, Frank Langella, Roger Ashton-Griffiths, Parker Posey. Così così. Rai Movie alle 2, 30 passa una rara commedia girata in inglese da Francesco Maselli per il mercato americano, “Ruba al prossimo tuo” con Claudia Cardinale, Rock Hudson, Leon Askin, Ellen Corby, Tomas Milian, Walter Giller, Guido Alberti e Tony Lo Bianco. Non funzionò né in inglese né in italiano.

 

Italia 1 alle 3 passa “La solitudine dei numeri primi”, sofisticata versione cinematografica diretta da Saverio Costanzo del celebre romanzo di Paolo Giordano. Protagonisti furono un giovanissimo Luca Marinelli e una giovane Alba Rohrwacher. Ci sono anche Martina Albano, Arianna Nastro, Isabella Rossellini. Magari non funzionò come si sperava, ma andrebbe rivisto con gli occhi di oggi.

 

 

il culo di melita toniolo in una cella in due

Chiudo col cafonissimo “Una cella in due” di Nicola Barnaba con Enzo Salvi, Maurizio Battista, Massimo Ceccherini, Simona Borioni, Melita Toniolo e Nick Di Gioia. “C’è del guano sulla carrozzeria!”. “No, è merda dottò…”. E questa è solo la prima battuta. Salvi e Battista, recitano metà del film in mutande e canotta e l’altra metà in carcere assieme a un mostruoso Ceccherini che non parla, ma mangia topi e scarafaggi vivi.

 

Quando casualmente evadono si ritrovano in situazioni assurde da film di Montesano e Noschese. “Attento al granchio!”. “Sembrava una merda” si dicono sulla spiaggia prima di rovinare una sfilata di intimo maschili di uno stilista gaio. O si lanciano in un “Qua c’è da cagarsi addosso.”- “Già fatto!”, una volta finiti nel bel mezzo di una scena di un film di guerra senza accorgersene.

 

una cella in due

Il film, diretto con più attenzione di tante commedie più ricche, vede Salvi avvocato intrallazzone con moglie bella e cameriera scorreggiona (“Puzzettina!”) che se la fa con Melita Toniolo (si vede più il sedere che il viso, ovvio). La moglie si vendica e lo manda in prigione.

 

Battista invece, è un disgraziato che ha appena trovato un lavoro di tuttofare in un autosalone gestito da Massimo Marino, ma lo perde perché il losco proprietario lo ha dovuto cedere proprio a un parente della Melita raccomandato da Salvi. E’ l’Italia di oggi. “Puoi aspirà ad altro”, gli fa Marino mentre tira una striscia di coca. “Prendila con filosofia” è un altro consiglio.

 

melita toniolo enzo salvi una cella per due

“A prenderla con filosofia si finisce sempre che te la pij in der culo” è la conclusione di Battista che diventa così rapinatore di vecchiette e finisce in prigione. Sui titoli di coda invece parte una scorreggia fuori onda di Maurizio Battista. E’ la ciliegina sulla torta. Insomma un film politico.

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