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IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? RAI UNO PROPONE IL FILM SANTINO DEDICATO AGLI ULTIMI GIORNI DI BETTINO CRAXI, “HAMMAMET”. TROVAI ELEGANTE LA REGIA, STREPITOSO FAVINO TRUCCATO DA CRAXI E GIUSTA LA CHIAVE DI GIANNI AMELIO DI FARNE UN RACCONTO DI COERENZA POLITICA E MORALE DEL TARDO 900 - ALTERNATIVE? LA COMMEDIA “MATRIMONIO A PARIGI” O “JOHN WICK”, PRIMO FILM DELLA SERIE - IN SECONDA SERATA TORNA LO STRACULTISSIMO “CATTIVE INCLINAZIONI” E "OSSESSIONE FATALE"… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

pier francesco favino hammamet

Che vediamo stasera? Rai Uno alle 21, 30 propone il film santino dedicato agli ultimi giorni di Bettino Craxi, “Hammamet” diretto da Gianni Amelio, prodotto da Agostino Saccà con Pierfrancesco Favino truccato da Craxi, Livia Rossi, Luca Filippi, Silvia Cohen, Alberto Paradossi. Vediamo cosa ne scrissi quando uscì ormai cinque anni fa. Divisivo. È di destra, è di sinistra, è troppo craxiano, troppo poco... Aiuto! Tutti i vecchi rancori che tornano a galla.

 

pierfrancesco favino nei panni di bettino craxi in hammamet

A Milano, ai vecchi compagni di partito rimasti, era piaciuto, a Roma, dove il craxismo era meno dilagante, molto meno. Personalmente trovai adorabili i tre omaggi a tre capolavori del nostro 900 cinematografico firmati Anthony Mann, Jacques Tourneur e Douglas Sirk. Trovai elegante la regia, strepitoso Favino e giusta la chiave di Gianni Amelio di farne appunto un racconto di coerenza politica e morale del tardo 900, in questo il Craxi di Favino vale un James Stewart o un Robert Mitchum.

 

CLAUDIA GERINI HAMMAMET

Rispetto alla scarsa coerenza politica e morale, poi, dei personaggi politici che abbiamo avuto dopo... Lo stesso Berlusconi, anche se non nominato nel film, fa una pessima figura e riceve un commento feroce da Craxi. Non avendo a sua disposizione una vera storia, in fondo abbiamo di fronte a noi il Craxi -Napoleone del suo esilio in attesa di un cambiamento che non verrà, e potendo solo permettersi una serie di episodi più o meno ispirati alla realtà, l'incontro con un vecchio avversario politico amico, Renato Carpentieri, l'incontro con l'amante, Anja Pieroni, Amelio e il suo sceneggiatore, Alberto Taraglio, sono costretti a inventarsi un meccanismo narrativo, un personaggio di fantasia che possa portare avanti il racconto.

 

GIANNI AMELIO - HAMMAMET

 È il giovane Fausto, Luca Filippi, figlio di un compagno di partito, Giuseppe Cederna, che all'inizio del film, alla fine del congresso trionfale di Milano all'Ansaldo, si permette di attaccarlo proprio sui punti che lo porteranno alla rovina politica. Come il diabete, che lo consumerà nel fisico, anche la persecuzione dei magistrati, giusta o sbagliata che fosse, gli starà addosso anche nel suo esilio come una malattia inguaribile. Nel continuo rantolo del respiro del Craxi di Favino senti la fatica del dover sopportare continuamente questi pesi.

 

hammamet

Quello che ci presenta Amelio è un politico di alta statura che non vuole né arrendersi né rinnegare la propria storia, che vede chiaro il progetto politico e che per perseguirlo ha considerato peccati veniali quelli che la magistratura e l'opinione pubblica ha visto come ladroneggio.

 

Aver girato il film nella stessa villa di Craxi, nelle vere strade di Hammamet, con l'aiuto evidente della famiglia, e con l'occhio attento di un regista che sa muoversi nelle leggende cinematografiche del passato, fa di questo Hammamet un viaggio commosso nella storia recente italiana e se non un risarcimento, almeno un civile e sentito omaggio alla coerenza di un politico che non si è mai piegato ai venti del momento e alle facili giravolte.

 

hammamet

Magari avremmo voluto un film ambientato in altri anni del craxismo, un film più critico rispetto a quello che fu il craxismo, mentre la scelta di Amelio ci mette di fronte a una brutta pagina della nostra storia che riesce a trattare senza livori o risentimenti. Ci resta però il desiderio di vedere il mai completato “Hammamet Village”, bagaglinata diretta dal mitico Ninì Grassia coi sosia di Craxi e Berlusconi, mai montato definitivamente.

matrimonio a parigi 77

Aletrnative? La commedia “Matrimonio a Parigi”, diretta da Claudio Risi con Massimo Boldi, Anna Maria Barbera, Biagio Izzo, Paola Minaccioni, Massimo Ceccherini. Vi ricordo qualche battuta. . “A bientost!”, “La Tigre della Magnesia”, “Ho detto guarda la culotte, no lo culett!”, “Pruderie? Ah... anche a lui ci prude lì”, “Ti vedo un po’ consumato, un po’ consummé”, “Io ho studiato economia all’Albicocca”.

 

matrimonio a parigi 2

Sono quasi tutti svarioni e francesismi di Anna Maria Barbera, un tempo nota come Sconsolata, che interpreta la moglie di Biagio Izzo, rigida guardia di finanza napoletana che si ritrova a dividere viaggio e suite parigina con Massimo Boldi, piccolo Berlusconi di provincia, direttore della rete locale Telelecco (notevole quando fa gli spot con il parrucchino in testa recitando Dura Minga!) e evasore totale di tasse. “La prima parola che ho detto non è stata mamma, ma evado!”, si vanta Boldi, in perfetta sintonia con il paese in cui viviamo.

 

matrimonio a parigi 3

Spara grandi battute coatte anche Enzo Salvi, nel ruolo di tassinaro a Parigi con moglie non finissima, Loredana De Nardis. Rivolto a Boldi: “Che t’asciughi i capelli con la carta della pizza?” . “Lo sai perché il cesso si è intappé? Perché so’ troppo generoso di chiappe!”. Ma il più divertente di tutti è uno stralunato Ceccherini, assurdamente innamorato di Paola Minaccioni, avida donna del suo socio Boldi, che rimpiazza eventualmente con un manichino. “Adoro i rendez-vous romantici!” dice Ceccherini, non sapendo che ha scatenato per sbaglio gli appetiti sessuali di Rocco Siffredi. “Ti ho già visto da qualche parte”, gli fa continuamente.

 

matrimonio a parigi 1

La storia è una rielaborazione cinepanettonistica scritta non benissimo del vecchio I tartassati di Steno con Totò evasore e Fabrizi guardia di finanza inflessibile. Ci stanno anche i figli dei due che si amano (la ragazza è una giovanissima Diana Del Bufalo) per far muovere il racconto. Alla povera Gisella Sofio, classe 1927, viene relegata la parte della vecchia che prova la poltrona miracolosa nelle televendite iniziali e vola in aria dopo trenta secondi. E’ una gag cattivissima, ma fa tanto Carosello, genere che la Sofio, come doppiatrice di Svanitella Svanité della Cera Liù ha frequentato moltissimo.

 

matrimonio a parigi 3

Non potevano mancare, ma chi ne dubitava?, le presenze fisse dei film Medusa, Isabelle Adriani e Raffaella Fico. In ruoli assolutamente attaccaticci. La prima viene presentata al Ceccherini come possibile fidanzata (ma perché?) in una scena al ristorante (terribile, finisce con un cane che azzanna proprio lì Boldi), la seconda è addirittura la sorella del Ceccherini che compare all’inizio e poi riappare misteriosamente alla fine del film. E durante tutta la storia dov’era? Pensa quei poveri sceneggiatori che si sono dovuti inventare…

 

john david washington in beckett 1

Rai Movie alle 21, 10 propone il secondo film, piuttosto ricco, “Beckett”, diretto da Ferdinando Cito Filomarino, prodotto da Luca Guadagnino con John David Washington, Alicia Vikander, Boyd Holbrook, Vicky Krieps, Daphne Alexander. Una delle ultime colonne sonore di Ryuichi Sakamoto. Iris alle 21, 15 passa “La conseguenza” di  James Kent con Keira Knightley, Jason Clarke, Alexander Skarsgård, Flora Thiemann, Jannik Schümann, mélo ambientato nella Berlino distrutta del Dopoguerra che vede protagonista la moglie di un ufficiale inglese che ha perso un figlio durante un bombardamento, e il padrone di casa, che nella guerra ha perso tutto.

crimson peak

Mediaset Italia 2 alle 21, 15 propone l’horror gotico “Crimson Peak” di Guillermo Del Toro con Mia Wasikowska, Jessica Chastain, Tom Hiddleston, Charlie Hunnam, Burn Gorman. Cosa troviamo nel film? Castelli stregati, fantasmi sanguinolenti, macchine infernali e tante gocce di sangue sulla neve. Mettiamoci anche un frullato di Rebecca di Daphne du Maurier in versione Alfred Hitchcock, di Washington Square di Henry James in versione William Wyler, e omaggi continui alla gran dama Olivia De Havilland perennemente in pericolo.

crimson peak1

 

E’ una ricca ma non fortunata ghost story di fine ’800 da 70 milioni di dollari, pur diretta con attenzione cinefila da Guillermo Del Toro, che l’ha scritta con Matthew Robbins proprio dopo l’uscita del Labirinto del fauno. Del Toro divide il suo film in due parti.

 

La prima è una sorta di Washington Square ambientato nell’America di Henry James, con un padre vedovo, il ricco Carter Cushing (come Peter) interpretato da Jim Beaver, che cerca di proteggere la sua non bellissima e fragile figliola Edith, la perfetta Mia Wasikowska, dalle mire di un nobile inglese bello e spiantato, Sir Thomas Sharpe, interpretato da Tom Hiddleston, già vampiro rochettaro per Jim Jarmusch, che porta con sé la bella e strana sorella Lucille, interpretata da una strepitosa Jessica Chastain in versione mora e cattiva.

 

crimson peak

La seconda parte è invece un tuffo nella ghost story con dimora stregata, visto che alla morte violenta, diciamo omicidio, del padre della ragazza che si opponeva alle nozze col nobile inglese, il trio composto dai due malefici fratelli Sharpe e dalla fragile e ricca orfanella Edith, si sposta di peso nella dimora dei due, nel nord dell’Inghilterra. E lì, a Crimson Peak, che la storia assumerà i suoi contorni più cruenti e si sveleranno i giochi. Diciamo subito che Del Toro è fantastico a dirigere e a costruire i suoi tre personaggi fondamentali, è bellissima anche la dimora maledetta dove piove e nevica dentro.

 

CRIMSON PEAK

Esagera invece coi fantasmi, che appaiono a Edith sia in America che in Inghilterra e non sono troppo minacciosi. Solo che maestri come Clayton, Wise e Wyler costruivano tutta la tensione con la regia, le ombre e i loro attori magistrali, puntando tutto sulla fragilità delle loro eroine. E, ovviamente, su testi di autori importanti. Qua Del Toro, che pure ha in mano un film che in gran parte rimane un gioiello, pasticcia un po’ sia con la sceneggiatura, che non è così lineare, sia con gli effetti speciali. I

john wick

 

talia 1 alle 21, 20 passa “John Wick”, primo film della serie, diretto da David Leitch e Chad Stahelski con Keanu Reeves, Adrianne Palicki, Willem Dafoe, Bridget Moynahan, Michael Nyqvist. Su Canale 20 alle 21, 25 passa il thriller “Into the Storm” di Steven Quale con Richard Armitage, Sarah Wayne Callies, Jeremy Sumpter, Nathan Kress, Kyle Davis e su Cielo alle 21, 25 l’horror “Killer Mountain” di Sheldon Wilson con Emmanuelle Vaugier, Aaron Douglas, Paul Campbell, Andrew Airlie, Yan-Kay Crystal Lowe.

 

cinquanta sfumature di nero 4

Su Canale Nove alle 21, 30 avete un buon thriller, “Colpevole d’innocenza” diretto dall’australiano Bruce Beresford con Ashley Judd, Tommy Lee Jones, Benjamin Weir, Bruce Greenwood, Jay Brazeau, John McLaren. La5 alle 21, 35 presenta “Cinquanta sfumature di nero” diretto da James Foley con Dakota Johnson, Jamie Dornan, Kim Basinger, Bella Heathcote, Eric Johnson, sequel meno riuscito di “Cinquanta sfumature di grigio”. Su Canale 27 alle 21, 35 è piuttosto rara la commedia sentimentale con estetista america e ricco russo “L’amore è un trucco” diretta da Ken Kwapis con Fran Drescher, Timothy Dalton, Ian McNeice, Patrick Malahide.

nureyev the white crow by nureyev 2

Passiamo alla seconda serata con l’action “Army of One” di Stephen Durham con Ellen Hollman, Matt Passmore, Stephen Dunlevy, Gary Kasper, Kendra Carelli, Barry Hanley, e il biopic “Nureyev - The White Crow” diretto da Ralph Fiennes con Oleg Yvenko, Adèle Exarchopoulos, Sergei Polunin, Raphaël Personnaz, Chulpan Khamatova, Rai Movie alle 23, 25. Su Iris alle 23, 30 passa “Animali notturni”, secondo film di Tom Ford con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Michael Shannon, Armie Hammer, Isla Fisher.

 

ANIMALI NOTTURNI

In questo notevole, complesso, disturbante, ambiziosissino meta-thriller, premiato a Venezia (Gran Premio della Giuria), tratto da un romanzo di culto di Austin Wright (“Tony&Susan”), Tom Ford ci sbatte il sesso in faccia fin dalla sequenza iniziale con un gruppo di ciccione nude che ballano diventando parte di una esposizione alla Bill Viola che ha messo in piedi la gallerista Susan, una grandiosa Amy Adams, in quel di Los Angeles.

 

ANIMALI NOTTURNI

 Il sesso, per uno stilista e un regista sofisticato come Tom Ford o è qualcosa di misterioso, che troveremo nelle pieghe della storia più avanti o è questo. Susan, la gallerista, dichiara da subito che non le piace più quello di cui si occupa, l’arte. “A nessuno piace quello di cui ci occupiamo”, le risponde il raffinato critico d’arte interpretato da Michael Sheen che la sta ascoltando. Sarà per questo, insomma, che anche uno stilista famoso e celebrato come Tom Ford è passato al cinema.

 

Se il romanzo di Austin Wright è considerato un capolavoro, il film venne visto subito come un po’ divisivo. Susan vive da parecchi anni con un bell’uomo inutile e traditore, Arnie Hummer. Per lui ha lasciato diciannove anni prima il suo vero amore e primo marito, il texano Edward, uno scrittore timido, romantico e soprattutto debole. Ha fatto esattamente come le aveva predetto la mamma, ricca borghese e antipatica.

ANIMALI NOTTURNI

 

Perché, alla fine, “tutte le figlie diventano come le madri”. In piena crisi, anche economica, malgrado lo sfoggio di Jeff Koons e Damien Hirst (finto?) in casa e in galleria, perfettamente cosciente delle corna che le mette l’inutile marito bono, Susan riceve le bozze di un libro dedicato a lei proprio dal suo primo amore Edward, Jake Gyllenhaal. E le pagine del libro prendono forma sulla scena, e nella testa della lettrice, diventando una storia truculenta ambientata nel Texas, durante un viaggio notturno in quel di Marfa, che è anche metafora di sentimenti non detti e nascosti.

ossessione fatale 2

 

Cielo alle 0, 50 passa un soft porno di Joe D’Amato, “Ossessione fatale” con Carmen Di Pietro, Jennifer Loeb, David Dahlgren, Jonathan Bertuccelli. Cine 34 all’1 presenta invece “Il tenente dei carabinieri” di Maurizio Ponzi con Enrico Montesano, Nino Manfredi, Massimo Boldi, Marisa Laurito, Claudio Botosso, sorta di sequel, meno divertente, de “I due carabinieri” con Verdone e Montesano. Iris all’1,. 50 ci porta su Marte con “Pianeta rosso” di Antony Hoffman con Val Kilmer, Carrie-Anne Moss, Benjamin Bratt, Tom Sizemore.

cattive inclinazioni

Il mio film preferito della notte è però un vecchio musicarello di Marino Girolami con Claudio Villa, “Serenata per 16 bionde” con Carletto Sposito, Riccardo Billi, Mario Riva, Liliana Feldmann. Stracultissimo “Cattive inclinazioni”, thriller erotico con serial killer diretto da Pierfrancesco Campanella con Eva Robin's, Mirca Viola, Elisabetta Cavallotti, Franco Nero, Florinda Bolkan. Rai Due alle 4, 10 propone l’ottimo e durissimo “A.C.A.B. All Cops Are Bastards" diretto da Stefano Sollima con Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro, Marco Giallini, Andrea Sartoretti, Roberta Spagnuolo. Metterlo in prima serata, no?

 

a.c.a.b. all cops are basards

Vado a recuperare cosa ne scrivevo quando uscì. Quando al termine di un bell’inseguimento notturno parte il primo pugno del Cobra, un grandissimo Pier Francesco Favino, per colpire il rumeno che lo ha messo sotto in macchina mentre lui girava come un pazzo in moto fischiettando “Celerino figlio di puttana”, e arrivano i titoli di testa sulla musica di “Seven Nation Army” dei White Stripes, abbiamo capito che questo “Acab” di Stefano Sollima, opera prima del figlio di Sergio Sollima, il regista di “La resa dei conti”, “Faccia a faccia”, “Revolver”, “Sandokan”, la sua partita l’ha gia’ vinta.

 

don chisciotte e sancio panza

Magari non tutto il film è al livello della sua parte iniziale, un quadro violento, veloce, girato e montato benissimo della vita e delle azioni di un gruppo di celerini della Squadra Mobile romana, interpretato da un gruppo di attori fantastici capitanati da Favino e Marco Giallini. Ma che film che era… Chiudi con “Don Chisciotte e Sancio Panza”, diretto malamente da Giovanni Grimaldi con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Fulvia Franco, Enzo Garinei, Paolo Carlini, Cine 34 alle 4, 30. Non è bello, lo so, purtroppo, ma è comunque un tentativo di far qualcosa di diverso.

la conseguenzala conseguenza CRIMSON PEAK ossessione fatale 3 cattive inclinazioni cattive inclinazioni cattive inclinazioni a.c.a.b. all cops are basardsserenata per 16 biondecattive inclinazioniserenata per sedici biondepianeta rossoserenata per sedici bionde 1CRIMSON PEAK into the storm 1army of oneCRIMSON PEAKcinquanta sfumature di nero 2cinquanta sfumature di nero 3ossessione fatale 4il tenente dei carabinieri 1il tenente dei carabinieri 2cinquanta sfumature di nerol'amore e un truccointo the storm 3killer mountain 1killer mountain 2into the storm 2Colpevole d’innocenza la conseguenza

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