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"A NASTY WOMAN, UNA DONNA COSI’ CATTIVA” - GLI INSULTI DI TRUMP ALLA CLINTON DIVENTANO UN SUCCESSO COMMERCIALE PRO HILLARY: A RUBA LE T-SHIRT E LE SPILLE CON LE SCRITTE CHE FANNO IL VERSO ALLE TROVATE DEL TYCOON - ORMAI LE PROVOCAZIONI DI “THE DONALD” SI TRASFORMANO IN BOOMERANG
il secondo confronto tv tra trump e hillary clinton 6
Giuseppe Sarcina per il Corriere della Sera
E' come se avesse perso il tocco anche nella materia in cui ha dimostrato di andare meglio: slogan e insulti.
Nell' ultimo dibattito presidenziale, il 19 ottobre a Las Vegas, il front-runner repubblicano ha tirato fuori un altro paio di trovate, pensando di galvanizzare i supporter. Una per Hillary Clinton: «Such a nasty woman», una donna così cattiva; l' altra per i messicani: «Bad hombres», uomini da poco.
Ma già dal giorno dopo le battute velenose si sono trasformate in parole d' ordine anti-trumpiane. I complotti non c' entrano. Semplicemente una dozzina di venditori svegli ha fiutato l' affare, offrendo sul sito di e-commerce «Etsy», magliette e spille con le scritte «Nasty Woman», o «Bad hombres».
Alcuni di loro hanno raccontato al New York Times di aver esaurito le scorte in poche ore. Ginger Knight, di Filadelfia, che si dichiara «poco interessata alla politica», ha piazzato un distintivo ogni due minuti. Poi ci sono anche le attiviste-imprenditrici, come Erin Boyd di Bellingham, dello Stato di Washington, schierata con i democratici: «Le magliette "Nasty Woman" vanno via come fossero pasticcini caldi».
Fino a poche settimane fa le provocazioni di Trump si trasformavano in gadget per i suoi sostenitori. Nella Convention di Cleveland, a luglio, le t-shirt con il ritratto di Hillary dietro le sbarre erano introvabili, per esempio. Adesso accade il contrario. Sono giorni di contrappasso per Donald Trump.