ANTIMAFIA PER FICTION – DOPO IL CAV, ANCHE IL PRESIDENTE DEL SENATO GRASSO SE LA PRENDE CON GLI SCENEGGIATI TELEVISIVI SU COSA NOSTRA: ‘SONO DANNOSI’ (E ‘’LA PIOVRA”?)
Pino Corrias per "Il Fatto Quotidiano"
Dice il Presidente del Senato Pietro Grasso (stavolta senza sorridere) che le fiction tv sulla mafia sono dannose comunque le rigiri. Per un verso inducono a credere che i poliziotti che la combattono siano super uomini. Per l'altro mitizzano i mafiosi, al punto che un giovane bandito della periferia milanese "aveva in tasca i ritagli del Capo dei capi" come suo personale viatico.
Siamo alle solite. Siamo all'antica damnatio del Neorealismo che "ci fa fare brutta figura nel mondo", all'antico critico di cera democristiana che diceva: "Ma come? Con tutte le cose belle che ci sono in Italia, perché volete raccontare la povera gente?". L'idea che i telefoni bianchi profumino di buona educazione sentimentale e che i Malavoglia puzzino di cattiva propaganda non è mai passata di moda.
La Piovra (serie tv 1984-2003) ha svelato il fango della mafia più di quanto abbiano fatto la scuola, le istituzioni e perfino i tribunali nei primi 40 anni di storia repubblicana, fino agli anni 1986-87, quelli del maxi-processo, che Grasso conosce più di tutti. Per carità : non escludiamo semplificazioni nei racconti tv. E neppure esagerazioni, come quella del magistrato che gira Palermo in carro armato.
DAVID THORNE PIETRO GRASSO FOTO DA FLICKR AMBASCIATA USA PIETRO GRASSO LA PIOVRALA PIOVRA