
DOPO LA FINANZIARIA DI IERI ABBIAMO CAPITO CHI C'HA SCRITTO “GIO' CONDOR” SULLA FRONTE: GLI ITALIANI
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Dago,
dei veri uomini quelli che hanno preso a calci la bara di Priebke! Ma , uno si chiede, perché non sono andati a bastonarlo da vivo quando andava al mercato a Roma? bye
Luigi A
Lettera 2
Caro Dago,
il paladino Brunetta, nel "caso" Fazio ha ragione: nel pubblico quanto si spende dev'essere conosciuto, in nome della trasparenza assoluta !!!
Ergo adesso aspettiamo di vederlo così deciso nel pubblicizzare i costi dei politici !!!
Recondite Armonie
Lettera 3
il dubbio che dio esiste ti viene anche dal fatto che uno come priebke campi fino a 100 anni
ELLEDI61
Lettera 4
Scusate, ma perchè ostinarsi su un cadavere? Siamo o no un paese civile: cosa dovremmo fare, squartarlo? Tagliarlo in pezzi? Usare metodi da SS? In fondo ha scontato al pena che il Tribunale gli ha comminato.
E poi ci teniamo Mussolini da 70 anni in un loculo dove i pellegrinaggi dei nostalgici sono all'ordine del giorno, senza lamentarci; ha forse provocato meno morti?
Siamo anche un pò ipocriti.
Paolo
Treviso
Lettera 5
Caro Dago,
70 anni sono passati invano, gli italioti non sono ancora maturi per la democrazia. D'altra parte cosa ti aspetti da scimmie che applaudono ai funerali. Tutto sommato hanno ragione i comunisti, Mussolini lo abbiamo avuto, ci vorrebbe uno Stalin, solo lui può farne fuori una quarantina di milioni.
Amabo
Lettera 6
Con TRIse TAri e TAsi...la famiglia italiana e' defiitaivamente TRI-TA-TA.
frank63
Lettera 7
Gentil Dago,
L'ostilità del Paese alla sepoltura del nazistone Priebke sul suolo patrio? Boia chi scava !
Ossequi.
Pietro Mancini
Lettera 8
Egregio signor Dago,
ho letto sul suo ottimo sito che il sempre eccellente cantante David Bowie avrebbe, nella sua lista di libri preferiti, due soli titoli in italiano: la Divina Commedia e il Gattopardo. Belle opere sicuramente, ma se lei potesse trasferire al noto cantante il mio suggerimento, gli consiglierei di aggiungere alla sua personale biblioteca due libri straordinari: "Il deserto dei Tartari" di Buzzati e il "Notturno" di d'Annunzio. Due opere immense di due autori diversissimi fra loro e, ahimè, sempre troppo dimenticati dai lettori italiani.
Anacleto Mitraglia
Lettera 9
Caro Dago,
dopo la finanziaria di ieri abbiamo veramente capito chi è che c'ha scritto Joe Condor sulla fronte...gli italiani. Alessandro
Lettera 10
Caro Dago,
immagino che non ti sia sfuggito il "simpatico" e graffiante articolo di Barba - Genio Scalfari su L'Espresso di venerdì scorso interamente dedicato all'on. Lorenzin. Il titolo prescelto dall'autore "Datemi un consiglio per il bene di Beatrice" ben sintetizza l'opinione che si deve essere fatta del Ministro della Salute, semplicemente guardando una puntata di Porta a Porta. Ne esce il ritratto di un personaggio politico tra lo sprovveduto e l'ingenuo, «una che si può accompagnare alla Walt Disney City».
Colto da un attimo di "generosità ", però, il fondatore di Repubblica, dopo aver sintetizzato che la Lorenzin non ha capito nulla dell'ultimo ventennio della politica nostrana, precisa di provare molta simpatia per la ministra. E menomale, altrimenti chissà cosa avrebbe scritto! Destino beffardo, oggi il nostro Ministro della Salute ha dimostrato di essere tutt'altro che incauta: se è vero, come è vero, che la legge di stabilità non prevede alcun taglio alla sanità , ossia il suo dicastero è l'unico fatto salvo.
E non è certo una notizia da poco, considerato che le ultime manovre finanziarie hanno sempre e sistematicamente colpito il sistema sanitario. Sì dirà che le Regioni non avrebbero facilmente accettato una riduzione della spesa sanitaria, rimanendo con le mani in mano, sacrosanta verità che non intendo negare e che però non è sufficiente, considerato che negli anni passati le proteste dei Governatori sono servite a poco.
E comunque, quel che conta è che la Lorenzin alla fine ha dimostrato di non avere bisogno di nessun consiglio. Ed oggi oltre a potersi vantare di essere l'unica del Pdl a poter beneficiare della simpatia di un " dottore" del giornalismo, beata lei! avr à anche il plauso di coloro che non hanno mai minimamente pensato che fosse «una che si può accompagnare alle giostre».
Raffaele Calabrò
Deputato Pdl
Lettera 11
Caro Dago leggo che la Troika pensa di fare un prelievo forzoso sopra i 100000 ai cittadini abbienti. Li vadano a prendere dove le multinazionali,i grandi miliardari e i criminali internazionali li nascondono, cioè nei vari paradisi fiscali (Cayman,Bahamas,Antille olandesi,Singapore,Svizzera ecc.) non a coloro che hanno sempre pagato le tasse per mantenere questi minus habentes che ci governano. R. Caluri
Lettera 12
Ma voi sapete che Equitalia nord non applica il decreto del fare già legge e che non permette di saltare fino a 8 volte le cartelle rateizzate?...mentre sul sito equitalia viene scritto che e' possibile Equitalia nord e quindi tutti gli sportelli del nord dicono che non hanno ricevuto istruzioni....ma la legge e' nazionale o no?tutta la cagnare fatta con le Lodi x il decreto del fare e adesso? Siamo sempre allo stesso punto. Indagate x favore! M.R.
Lettera 13
Caro Dago, hai notato come l'accenno fatto dall'on. Brunetta a "Che tempo che fa" a certi contratti milionari della Rai ha fatto saltare i nervi ai "codadipaglia" Fazio e Crozza (per tacer della Litizzetto)? Crozza poi, amareggiato poverino dal (per ora) mancato contratto, ieri sera ha dedicato all'argomento gran parte del suo intervento a Ballarò, rendendoci noto che se gli propongono contratti plurimilionari è perchè la Rai ne ha un ritorno, perbacco! Già . Sai che ti dico Dago, che l'unico ritorno che ho di questa faccenda è che a me Maurizio Crozza non fa più ridere, e pure il duo Fazio-Litizzetto ...che dici sto prendendo d'aceto?
Ciao
Daniela
Lettera 14
"PRIEBKE, CALCI AL FERETRO, SPUTI, SPINTONI AL SACERDOTE". Questo per anni è stato nostro ospite, ed a nostre spese, e sostanzialmente "non se lo è filato nessuno". Adesso che è morto, e che quindi "ce lo togliamo dalle palle", si scatenano i "sinceri democratici". Se non c'era la polizia, che facevano? Mi sono tornate alla mente le immagini di Gheddafi quando è stato linciato. Ma allora la differenza dove sta? Da dove ci distinguiamo?
Mi piacerebbe conoscere il pensiero, in merito, dei "nostri": Napolitano, Grasso, Boldrini, il Papa con la borsa, il Sindaco di Roma, ecc. (salvo che non preferiscano tacere, magari ritenendo l'argomento "delicato"). Ed anche il pensiero degli emeriti rappresentanti dell'informazione (si, quelli "della libertà di stampa", nel senso di essere liberi di stampare quello che a loro "aggrada"). Vorrei capire, forse non mi rendo conto. Sandro Michetti Marino (RM)
Lettera 15
Signori di Dagospia, mettiamoci nei panni di quei pensionati che godono di pensioni sopra i tremila euro lordi al mese e arrivano ai cinquemila che ancora una volta (è la quarta in pochi anni) verranno colpiti dai buontemponi che ci governano con il blocco delle indicizzazioni. Dunque: in Italia dove si va a prendere i soldi che servono a mantenere la casta, parassitaria e sempre più spudorata (a proposito i grillini non friniscono più...) ? Dove il cittadino inerme non può fare nulla, ovvio.
E così per la quarta volta in questi ultimi anni (Monti docet) si colpisce a tradimento. Infatti, cosa possono fare queste poche centinaia di migliaia di cittadini ( e qui parlo solo di quelli che hanno regolarmente versato i loro contributi per un minimo di 35 anni sino ad oltre 40) di fronte ad una misura del genere. Nulla. Per l'ennesima volta la Stato italiano si rifà su gente che ha lavorato una vita nei vari ambiti privati e anche pubblici senza che si possa difendere.
E il danno, come ho già avuto modo di sottolineare in passato, è molto più grave di quanto appaia. Per esempio, 50 euro al mese in meno per sempre sono 600 euro all'anno, e con una vita media di vent'anni davanti, arrivano a dodicimila senza contare gli interessi. Se sommiamo questa prossima misura alle precedenti si vede come un pensionato, con pensione sopra i tremila euro e fino ai cinquemila, lasci sul tavolo allo Stato rapace e incapace dai 50.000 euro in su. Possibile che nessuno si faccia sentire?
Luciano.
Lettera 16
Caro Roberto, in merito alla polemica con la Stancanelli su Madonna (Lady Ciccone) devi ammettere che la tua antipatia per la suddetta non è certo dell'altro ieri ma risale ad un pò di anni fa quando ospite del Pippone nazionale ti beccò abbastanza forte in trasmissione per dei tuoi giudizi, ma questo non toglie che la nostra "eroina" in quanto a gambe aperte per quel che si sente in giro non è che le tenesse troppo chiuse per arrivare all'incoronazione. Tanti saluti e abbracci dal tuo collega Dj Geeno.
Lettera 17
Caro Dago,
Scrive Mattia Feltri: "Perché dei guadagni di Gianni Morandi non interessa a nessuno, e di quelli di Max Giusti nemmeno? La differenza - diremmo - è che Morandi e Conti non vengono percepiti come avversari, non partecipano alla battaglia bi o tripolare. Qui da noi è tutta politica,...
Però allora non stiamo parlando di soldi, stiamo parlando d'altro."
No, il punto è un altro: Conti, o Ibrahimovic si approfittano di un mercato impazzito, ma non fanno la lezioncina morale. In Fazio, Crozza, Benigni ecc. quello che infastidisce è l'ipocrisia, la contraddizione fra lo sbandierare idee di sinistra, cioè di quella parte che in un lontano passato difendeva la classe operaia, e arraffare denaro nella maniera che loro stessi rinfacciano ai berlusconiani.
Stiamo proprio parlando di soldi, il cui sperpero è particolarmente imbecille perché la RAI ha il coltello dalla parte del manico (forse Fazio potrebbe mercanteggiare minacciando di andare a Mediaset?) e, nel caso attuale, anche di altro.
Roland Delmay
Lettera 18
Mitico Dago,
ti giro un'idea per la trama di un film di fantapolitica dal titolo: Quel trans chiamato ideologia. In un paese agli antipodi di quello in cui sono nato mezzo secolo orsono, il potere politico appartiene a due schieramenti dichiaratamente nemici, ma che segretamente sono in combutta, il Rosso ed il Nero.
Tali schieramenti istituiscono un sistema a piramide secondo cui tutte le istituzioni del paese come: le province, le regioni, i comuni, gli istituti di statistica, la tv pubblica, i sindacati, i giornali, la magistratura, sono dichiarate al servizio del cittadino, ma in realtà sono a libro paga, e ciascun membro delle istituzioni deve svolgere il proprio compito di tenere impegnata la popolazione nella falsa competizione fra il rosso ed il nero.
Ai venditori più meritevoli, ovvero a quelli che riescono a circuire un maggior numero di cittadini, spetta di diritto la promozione al grado di parlamentare. Il sistema si ingigantisce e diventa talmente famelico da depredare ed assorbire ogni risorsa del paese, tanto che i cittadini cominciano a mostrare pesanti segni di sofferenza.
Alcuni iniziano a subodorare l'inganno, ma le istituzioni intervengono prontamente ed in men che non si dica il dissenso viene annientato. A questo punto il sistema e' diventato autoreferenziale e indistruttibile, tanto che può anche svelare in parte l'inganno, il Rosso ed il Nero si fondono in un unico partito. Per non dover abbattere le relative istituzioni di diverso colore, fingono tuttavia di combattersi.
La fine e' ovviamente tragica, in quanto i cittadini moriranno di stenti incolpandosi a vicenda e senza aver capito realmente se la colpa fosse del Rosso o del Nero, o metaforicamente rifacendomi al titolo, senza aver capito il sesso dell'ideologia di cui ciascun cittadino si era innamorato.
Stefano55



















