orfeo romagnoli juve toro

MAI DIRE RAI! DOPO IL FLOP SUI DIRITTI PER I MONDIALI DI CALCIO, PERSI PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DELLA TV, LA REDAZIONE DI "RAI SPORT" DICHIARA GUERRA A ORFEO: IL DERBY JUVE-TORO DEL 3 GENNAIO ANDRA' IN ONDA SENZA COMMENTO - LA RAI RISCHIA DI PERDERE ANCHE LA FORMULA 1! - ANZALDI CHIAMA FICO

gabriele romagnoli

Fulvio Bianchi per "Repubblica.it"

 

Dopo il colpo di Mediaset, che si è assicurata tutti i diritti dei Mondiali di Russia, i 120 giornalisti di Rai Sport scendono in sciopero. Il cdr si è incontrato oggi pomeriggio con l'azienda: non avendo avuto le risposte che si aspettava, ha deciso di fare la prima delle tre giornate di sciopero per il 3 gennaio, quando è previsto il derby di Torino di Coppa Italia. La gara andrà in onda "muta", senza telecronaca, commento, interviste. Con il passaggio del comunicato dello sciopero.

 

 

La Rai al momento non è in grado di dare risposte definitive sulle trattative per una gara di Champions (al mercoledì), sulla Coppa Italia e sulla Formula 1. "La mancata acquisizione da parte della Rai, per la prima volta nella sua storia, dei diritti dei Mondiali di calcio rappresenta un durissimo colpo per il servizio pubblico. Le chiedo di valutare con l'Ufficio di presidenza l'opportunità di convocare rapidamente in Commissione i vertici Rai e di Rai Sport per una attenta valutazione di quanto accaduto e per dare risposte anche ai cittadini che pagano il canone, oppure di chiedere per le vie brevi chiarimenti ufficiali sulla situazione e sul futuro di Raisport".

orfeo

 

E' quanto sostiene il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in una lettera inviata al presidente della Vigilanza Roberto Fico. "La domanda da farsi - prosegue Anzaldi - è la seguente: cosa faranno questa estate i 120 giornalisti (più il personale non giornalistico) di Raisport, senza i Mondiali? La risposta aziendale, che mira a sostituire il Mondiale con i diritti di una partita di Champions, rischia di apparire un palliativo per pochi, visto che a seguire le poche partite trasmesse saranno davvero pochi inviati".

 

juve toro

 

2. GIORNALISTI RAISPORT PRONTI ALLO SCIOPERO PER I MONDIALI DI CALCIO E LA F.1

 

Franco Nugnes per "Motorsport.com"

 

Persi i mondiali di calcio che si disputeranno in Russia, i giornalisti della TV di Stato prendono posizione per chiedere un incontro con l'Azienda per difendere i grandi avvenimenti sportivi, come i GP, che fanno parte del patrimonio RAI.

 

Il detonatore che ha innescato la… bomba sono i mondiali di calcio in Russia che sono finiti a Mediaset. I giornalisti di RAI Sport sono in stato di agitazione e sono pronti a scendere in sciopero se la TV di Stato dovesse perdere altri diritti sportivi come la Formula 1, uno dei cardini del palinsesto da sempre.

 

MARIO ORFEO RADIORAI

In un comunicato congiunto ”…Usigrai e CdR Raisport esprimono sconcerto per la mancata assegnazione dei diritti in chiaro dei mondiali di calcio in Russia. Un fatto gravissimo e inaccettabile sia a livello d’immagine (non era mai accaduto nella storia del servizio pubblico) e sia nei confronti di tutti i cittadini”.

 

“Il Mondiale di calcio con o senza l’Italia resta un grande evento sportivo di interesse generale. Più volte in questi ultimi mesi l’organismo sindacale di Raisport ha chiesto e non ottenuto dall’Azienda un incontro per parlare dei Mondiali di calcio e di altri grandi avvenimenti sportivi che storicamente fanno parte del patrimonio della Rai (vedi F.1 fortemente a rischio) e che vanno però sempre difesi nell’interesse dei nostri utenti che pagano il canone in bolletta e che hanno quindi il diritto di vedere sulla Tv di Stato questi grandi eventi. I giornalisti di Raisport sono in stato di agitazione e pronti allo sciopero”.

 

ANZALDI

La gestione della RAI di Mario Orfeo si sta rivelando un vero disastro, incasellando un flop dopo l’altro, come se il servizio pubblico avesse perso completamente il contatto con la realtà degli italiani, proprio come era già accaduto alla politica.

 

Liberty Media, che ha recentemente chiuso un accordo in Germania per la trasmissione dei GP in chiaro su RTL, ha fatto sapere che la questione RAI verrà affrontata solo in gennaio. Allo stato attuale la F.1 andrebbe per tre anni in esclusiva a SKY, ma è lecito sospettare che la RAI voglia fare un ultimo tentativo di tenersi qualche gara, mettendo i GP nel pacchettone che la TV di Stato vuole trattare proprio con l’emittente satellitare che si è aggiudicata i diritti della Champions League di calcio.

 

Per trasmettere in chiaro almeno una partita di Coppa delle quattro squadre italiane che saranno impegnate la RAI è disposta ad aprire il portafoglio nel tentativo di riempire le prime serate di RAI 1 che è in costante perdita di audience. La Formula 1, quindi, che rischia di uscire dalla porta, potrebbe rientrare dalla… finestra, come se fosse uno sport marginale nella tradizione della rete.

 

Gli appassionati di automobilismo bene farebbero ad alzare la voce, visto che sono obbligati a pagare un canone RAI in cambio del quale c’è un servizio che va peggiorando ogni anno, sebbene la TV di Stato sia ancora una corazzata che sarebbe capace per professionalità e competenza di coprire qualsiasi evento sportivo di vertice.

fico

 

In caso di mancato accordo, SKY potrebbe trasmettere alcuni GP in chiaro su TV8 (si parla solo di quattro appuntamenti). Liberty Media cercherà di fare il possibile per trovare una giusta mediazione, ma il promotore del campionato non ha alcuna intenzione di “svendere” i diritti, sebbene abbia pronta l’offerta per far vedere i GP sui device (smartphone, laptop e tablet).

mario orfeo

Insomma, la partita non sembra definitivamente chiusa, anche se l’atteggiamento della RAI senza… soldi è a dir poco irritante, considerati gli enormi sprechi della TV di Stato…

orfeo

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...