CIMA DI RAP - EMIS KILLA, IDOLO DEL RAP DE’ NOANTRI, VA AI BET AWARDS NEGLI USA E VIENE SPERNACCHIATO: “TORNATENE IN ITALIA CON QUESTE CAZZATE”

Matteo Cruccu per il "Corriere della Sera"

Dai noi, quando lo vedono, le ragazzine si strappano i capelli, piangono come le loro nonne di fronte ai Beatles, intasano i centri commerciali e i discount dove il baldo giovane va presentando i suoi lavori, come l'ultimo album «Mercurio»: parliamo di Emis Killa, al secolo Emiliano Giambelli, fresca punta di diamante della cosiddetta nuova "onda" del rap italiano, quella dei Fabri Fibra e dei Marracash . Ma un conto è sfondare alle nostre latitudini, un altro è provarci dall'altra parte dell'Oceano.

CON SUPERMARIO - Andiamo con ordine:Emis è uno che, a San Siro, si vede in tribuna con Balotelli e, in giro, con tante belle signore. A testimonianza ulteriore del fatto che l'hip hop, da noi, ha abbandonato le nicchie degli appassionati per entrare di diritto nel glamorous nazionalpopolare (vedi la celebre liaison Nicole Minetti-Gue Pequeno dei Club Dogo). Alla fine però, tolti sberluccichii e ammenicoli, il rap è l'arte di cantare in rima, cercando di dire delle cose più o meno sensate. E questo linguaggio rivoluzionario (perché ha rivoluzionato la musica degli ultimi trent'anni) l'hanno inventato gli afroamericani.

AI BET AWARDS - Bene, succede dunque che, qualche giorno fa, Emis Killa viene invitato ai Bet Awards, i premi della tv dei neri d'America che consacrano i migliori talenti dell'hip-hop mondiale: insomma, il Maracanà per un calciatore o gli Academy Awards per un attore. Emis presenta un estratto da Mercurio, un pezzetto del singolo «Wow», su una base che gli mette a disposizione Premier, probabilmente il dj più famoso della scena d'America, avendo lavorato con tutti i più grandi(da Jay-Z a The Notorious B.I.G.).

«TORNATENE IN ITALIA» - Emis dice dunque la sua per un trentina di secondi. Finita l'esibizione, come trapela dall'entourage del ragazzo, arrivano i complimenti di alcuni produttori americani e dello stesso deejay . Tutto bene, fin qui. Ma a guastare la festa irrompono le pagelle di Ed Lover, personaggio molto noto nell'ambito, praticamente colui che sdoganò l'hip-hop su Mtv Usa venticinque anni orsono.

Ebbene, Ed è implacabile, pur ricorrendo a qualche stereotipo: «Non ci siamo figliolo. Hanno messo i sottotitoli e, leggendo i sottotitoli, la metà di quello che hai detto non era in rima secondo me, e non era nemmeno granché. Tornatene in Italia con queste cazz.... Vai a mangiare degli spaghetti, delle lasagne, della pasta... Forse quelle cazz... che hai detto piacciono in Italia, ma qui...» .

FAN CONTRO PURISTI - Una bocciatura senza se e senza ma, che rimbalza subito sui blog italiani dedicati alla scena (Rapfails, ecc). E poi sui social con insulti contrapposti, tra le fan ortodosse che lo difendono a spada tratta e i puristi della prima ora che cavalcano( e sposano immediatamente) la lapidaria sentenza di Ed Lover.

Bene, perché vi facciate un giudizio anche voi, eccovi un estratto del singolo di Emis: «Seee/oggi usciamo insieme, baby fai wow/Ti porto sulla luna/saluta il mondo/ fai ciao/Fai le fusa/ fai miao. Ti porto da Chanel/ ti stacco 5 stelle /e le appendo in questo hotel». Basta per conquistare il Maracanà? Per Emis sì, interpellato il ragazzo è arrabbiatissimo.

EMIS: «OPERAZIONE A TAVOLINO CONTRO DI ME» «Questa operazione di screditamento nei miei confronti è stata fatta a tavolino dagli haters» dice il rapper. Gli haters, per chi non lo sapesse, gli odiatori di professione in rete, secondo il gergo. «Non vedevano l'ora di denigrarmi: hanno trovato Ed Lover, uno che oggi non conta più niente, famoso per aver fatto due cose in croce, per scatenarmelo addosso. Io in America ho ricevuto solo complimenti. E, soprattutto, chi mi critica non sa nemmeno chi è Ed Lover».

Certo Emis riconosce di non aver scelto magari il brano più felice: «Non potevo cantare in inglese, perché non mi sentivo sicuro. E il mio pezzo parlava di club e di ragazze: magari in quel contesto underground, quale è quello dei Bet, potevo portare un'altra canzone» Ma ricorda a tutti di essere stato «campione italiano di freestyle, l'arte di improvvisare in rima, a 17 anni. La smettessero».

 

 

emis killaemis killaemis killaemis killa

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…

giorgia meloni donald trump - immagine creata con grok

DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRIMA DEL VERTICE BY MACRON, LA DUCETTA AVREBBE AVUTO LA TENTAZIONE DI CHIAMARE TRUMP, MA POI CI HA RIPENSATO. PERSINO LEI HA CAPITO CHE DALL'"IMPERATORE DEL CAOS" AVREBBE RICEVUTO SOLO ORDINI, VISTO CHE CONSIDERA I PAESI EUROPEI SOLO DEI VASSALLI - DAVANTI A UN PRESIDENTE AUTORITARIO CHE DIFFONDE MENZOGNE E RIBALTA LA REALTÀ (“ZELENSKY È UN DITTATORE MAI ELETTO. L’UCRAINA NON DOVEVA INIZIARE LA GUERRA. L'EUROPA HA FALLITO”), SIAMO SICURI CHE L’ANTIPATICO GALLETTO FRANCESE MACRON E L’EUROPA MATRIGNA (CHE COMPRA BTP E DA' 209 MILIARDI DI PNRR) SIANO PEGGIO DI UN INAFFIDABILE AFFARISTA TRAVESTITO DA PRESIDENTE?