vittorio feltri vaticano

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - DAL SITO DELLA "STAMPA": "NON SAREBBE DI UN RAGAZZO MA DI UN MAROCCHINO IL CADAVERE TROVATO VICINO A UN FOSSO". I MAROCCHINI, COM’È NOTO, NASCONO GIÀ CON LA BARBA - VITTORIO FELTRI E IL SUO AMORE PER ROMA: "IL SOLO FATTO DI ACCOGLIERE IL PAPA VIENE PERCEPITO COME UNA PROTEZIONE DIVINA. FA TORNARE I ROMANI SANTI E VERGINI CON DUE 'PATER NOSTRUM E AVE MARIAE', RECITATI SENZA ANDARE MAI A CONFESSARSI" E ANCHE SENZA CONOSCERE IL LATINO, CONSIDERATO CHE SONO "PATER NOSTER" E "AVE MARIA"

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

La Stampa, non un ragazzo ma un marocchino

Vittorio Feltri racconta sul Tempo il suo amore per la Capitale e osserva: «A Roma c’è il Vaticano, ed il solo fatto di accogliere sul suolo romano il Papa e la madre di tutte le chiese viene percepito come una protezione divina, una assoluzione automatica e dovuta che in qualche modo cancella tutti i peccati dei romani, una religiosità casereccia che li fa tornare santi e vergini con un semplice segno della croce e due Pater Nostrum e Ave Mariae, recitati senza naturalmente andare mai a confessarsi». E anche senza conoscere il latino, considerato che sono Pater noster e Ave Maria.

 

•••

 

La Verita?, distributore vestito da Batman

Dal sito della Stampa: «Non sarebbe di un ragazzo ma di un marocchino il cadavere trovato stamattina all’alba in via Ticino a Oleggio, vicino a un fossetto». I marocchini, com’è noto, nascono già con la barba, pronti per la catena di montaggio a Mirafiori.

 

•••

 

Sul Giornale, Hoara Borselli intervista il vicepremier Antonio Tajani. Domanda: «Ma lei vede bene la Von der Leyen». Risposta: «Si». Domanda successiva: «È un tema che le sta particolarmente a cuore». Risposta: «Si». Dalla «lingua del sì» siamo passati a quella del «si», con buona pace di Dante Alighieri, che nella Divina Commedia scrive «del bel paese là dove ’l sì suona» (Inferno, XXXIII, 80).

 

•••

 

Titolo dal Corriere della Sera: «“Io garbato” / La linea del sindaco / Salvini: non c’entro». Catenaccio: «Il ministro: pratica seguita da altri». Tutto chiaro.

 

•••

 

vittorio feltri

Nella rubrica Spina di Borgo sul Foglio, il vaticanista Matteo Matzuzzi, pubblicizzando un podcast vaticano sul rapporto tra Chiesa e nazionalsocialismo, scrive che «“Il Vicario” di Rolf Hochhuth arriverà solo nel 1964». Invece il dramma Der Stellvertreter, fortemente critico del comportamento di Pio XII a proposito della persecuzione e dello sterminio degli ebrei, venne rappresentato per la prima volta a Berlino già il 20 febbraio 1963 e giunse in Italia soltanto due anni più tardi, beccandosi una sonora stroncatura storica da Giovanni Spadolini in un articolo apparso sul Resto del Carlino il 18 febbraio 1965.

 

•••

 

Secondo Rinaldo Frignani (Corriere della Sera), la senatrice a vita Liliana Segre «presiede la Commissione del Senato per lo studio dei fenomeni di intolleranza, razzismo, istigazione all’odio e alla violenza che porta il suo nome». Non bastava che venisse deportata da bambina ad Auschwitz, dove furono gasati il padre Alberto e i nonni Olga e Giuseppe: ci voleva anche un giornalista maldestro che la indicasse come colei che ha dato il nome a un certo tipo di violenza.

 

MAURIZIO BELPIETRO

•••

 

Gianluca Roselli sul Fatto Quotidiano: «E invece ecco una bella trasmissione nuova di zecca in arrivo per Mario Sechi, ora direttore di Libero. Una cosa defilata, per non dare troppo nell’occhio». Esistono anche le cose defilate che danno nell’occhio?

 

•••

 

Maurizio Belpietro, direttore della Verità, si ostina a ricorrere, nei suoi editoriali, a un francese zoppicante. Riferendosi a Emmanuel Macron, parla di «monsieur le president». La grafia corretta è président, con l’accento acuto sulla prima e.

 

•••

 

mario sechi

Su Domenica, supplemento culturale del Sole 24 Ore, Armando Torno parla del poeta Ezra Pound arrestato nel 1945 con l’accusa di propaganda antiamericana: «Si decide di rinchiuderlo nel manicomio criminale di St. Elizabeths, in attesa che possa riprendersi. Qui passerà tredici anni, senza aver subìto un processo, soprattutto senza che gli venga restituita la personalità giuridica».

 

Sbagliato: era in ballo la capacità giuridica. La personalità giuridica designa invece la capacità di un ente di essere soggetto di obblighi e titolare di diritti, quindi trattasi di una creazione del diritto e non di un soggetto reale, come documentato in un interessante saggio di Filippo Ranieri, L’invenzione della persona giuridica (Giuffrè Francis Lefebvre).

 

•••

 

lilli gruber

La pagina Facebook del Corriere della Sera riporta una frase di Lilli Gruber tratta dalle risposte date ai lettori su 7, il settimanale del quotidiano milanese: «La scelta del linguaggio di Giorgia Meloni non è neutra: la leader di Fratelli d’Italia ha imparato da Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump. E la sua tecnica è quella della contrapposizione estrema, del “noi opposti a loro”, di gruppi sociali inconciliabili; è un metodo che prospera sulle paure ed esaspera l’insofferenza verso l’anniversario che diventa nemico da odiare, chiunque egli o ella sia». L’anniversario odiato da Meloni sarà il 25 aprile?

 

•••

 

LUCA ATTANASIO

Titolo dalla Verità: «Ruba le sigarette dal distributore vestito da Batman: ladro in manette». Non sapevamo che esistessero i cosplay anche fra i distributori automatici e che avessero una predilezione per il costume del personaggio dei fumetti creato da Bob Kane e Bill Finger. (A parità di battute e di righe, era decisamente preferibile una diversa costruzione del periodo: «Vestito da Batman ruba le sigarette dal distributore: ladro in manette»).

 

•••

 

Secondo Milano Today, la petizione per intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa a Luca Attanasio, l’ambasciatore ucciso in Congo nel 2021, «lanciata in rete ha raccolto 5mila firme in poche ore», strilla il titolo. Poi vai a leggere il testo e scopri che «in pochi giorni la petizione lanciata on line ha raccolto quasi 5mila firme». Ecco una redazione che tiene il tempo.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...