FAZIO, NUOVI BARATRI DI GIORNALISMO. PER CHIEDERE A TORNATORE DELL'ACCUSA DI MOLESTIE, PRIMA LO ASSOLVE: “IO TI AUGURO OGNI BENE”, POI INVECE DI FARE UNA DOMANDA TIPO “È VERO? FALSO?" BALBETTA UN “COME TI SENTI, PENSI DI DOVER DIRE QUALCOSA?” - (VIDEO) - IL REGISTA REPLICA COME GLI PARE: “HO LA COSCIENZA A POSTO”, E SE LA PRENDE CON UNA FANTOMATICA STAMPA CHE LO HA CHIAMATO “ASSASSINO, VIOLENTATORE, STUPRATORE”. OHIBÒ! CHI LO HA APOSTROFATO COSÌ? NESSUNO, OVVIAMENTE, MA COSÌ PUÒ DIVENTARE LUI LA VITTIMA - FAZIO GLI MOSTRA UNA FOTO CON POLANSKI, CHE SCELSE PER ‘UNA PURA FORMALITÀ’. FORSE POTEVA CHIEDERGLI: CHIAMERESTI DI NUOVO UNO CONDANNATO PER STUPRO DI MINORENNE?
Fazio a Tornatore:'Ti auguro ogni bene. Come ti sei sentito?'
1. FAZIO AL SUO MEGLIO: LA DOMANDA CON ASSOLUZIONE INCLUSA
fabio fazio giuseppe tornatore
DAGONOTA - Se vi chiederanno “Chi era Fabio Fazio?”, fategli vedere questi due minuti di video, che condensano perfettamente il personaggio e il suo stile di intervistatore al di sotto di ogni standard giornalistico. Perfido nel privato, imbarazzante davanti alla telecamera.
Siamo verso la fine del segmento dedicato a Giuseppe Tornatore, 13 minuti di glorificazione di ogni suo pensiero, parola e opera, e Fabiolo balbetta: “Io ti auguro ogni bene” (ma che premessa è? E’ l’assoluzione preventiva del curato di campagna Fazio?), “ma volevo farti una domanda sgradevole ma doverosa. Qualche settimana fa sei stato nelle cronache per questa affermazione di Miriana Trevisan circa un tuo inappropriato – diciamo, 20 anni fa – approccio a lei, che lei ha chiamato molestia o pressappoco. Come ti senti rispetto a questo, come ti sei sentito, e se pensi di dover dire qualcosa”.
Avrebbe potuto chiedere qualunque cosa: è vero? Falso? Ti vuoi scusare o invece preferisci spiegare come andò davvero? Invece lancia questo straccetto bagnato al quale Tornatore replica come gli pare, ovvero attaccando “certa stampa” che ti inizia a chiamare “violentatore” e “stupratore”. Naturalmente nessuno si è sognato di chiamarlo così (sarebbero giustamente partite querele), a malapena si è parlato di molestie e dopo un paio di settimane è già tutto dimenticato, come si vede dall’accoglienza trionfale in prima serata su Rai1.
roman polanski gerard depardieu ennio morricone giuseppe tornatore
PS: Prima di questo ridicolo siparietto (se la domanda la fai, la fai come si deve, sennò eviti la questione del tutto), Fazio gli mostra una foto in cui è con Morricone, Depardieu, e un tale di nome Roman Polanski, che Tornatore scelse come protagonista in “Una pura formalità” (1994). Polanski nel 1977 si dichiarò colpevole di aver avuto rapporti sessuali con una ragazzina di 13 anni, e da allora è in fuga dalla giustizia americana, tra richieste di estradizione, arresti in Svizzera, e transazioni milionarie.
Altre cinque donne lo hanno poi accusato di stupro o molestie, tutte quando erano minorenni. Forse sarebbe stato più interessante una domanda tipo: tornando indietro, sceglieresti ancora lui come protagonista?
2. TORNATORE: HO LA COSCIENZA A POSTO
roman polanski giuseppe tornatore
«Ho la coscienza a posto». Certo è stata un’esperienza non dimenticabile: «Scopri un giorno di essere un uomo che non sei, un mostro, un violentatore, parole pesantissime», ha detto il regista Giuseppe Tornatore ospite di Che tempo che fa di Fabio Fazio su Rai1 commentando la vicenda che lo ha visto nelle scorse settimane al centro di un caso di molestie, accusato dalla attrice Miriana Trevisan. «Scopri grazie a certi metodi di certi organi di stampa, per fortuna non tutti, che sei alla stregua di un assassino e ti ritrovi senza contraddittorio, ma intanto il danno nei tuoi confronti è fatto, e questo è ingiusto, inaccettabile», ha concluso.
«Questo incidente non mi ha ingenerato particolari amarezze o sofferenze. Stupore sì. Questa esperienza - ha detto Tornatore - mi ha fatto vivere in una dimensione che non conoscevo. Una mattina ti svegli, apri il giornale o il computer e scopri di essere un mostro, un molestatore, un violentatore. Poi siccome si fa un uso abbastanza sciolto delle parole, diventi uno stupratore. E scopri tutto questo grazie a certi metodi di certi organi di stampa, non tutti fortunatamente, che non seguono delle regole ortodosse. Perché scrivono che sei un assassino senza ricorrere al contraddittorio, poi tu ti difenderai? se vorrai come vorrai, ma intanto il danno è fatto. questo è un sistema veramente mostruoso ed è inaccettabile».