FEDE: LA STORIA DEI 2,5 MILIONI NON SAREBBE INVENZIONE - L’EX DIRETTORE DEL TG4 SI SAREBBE PRESENTATO IN BANCA A LUGANO MA IL FUNZIONARIO NON LI INCASSO’ E FECE PARTIRE LA SEGNALAZIONE ANTIRICICLAGGIO AI GIUDICI SVIZZERI – NEGLI STESSI GIORNI ALLA GDF DI COMO ARRIVO’ UNA DENUNCIA ANONIMA CHE NON FU INOLTRATA ALLA PROCURA LARIANA MA AL COMANDO GENERALE DI ROMA DELLE FIAMME GIALLE…

http://www.lindipendenza.com/emilio-fede-la-storia-dei-25-milioni-non-sarebbe-invenzione/

Domanda sul caso di Emilio Fede: c'è qualcuno disposto a credere che, se la storia dei 2,5 milioni di euro portati in una banca svizzera per essere depositati fosse falsa come sostiene il giornalista, Mediaset gli avrebbe dato il benservito il giorno dopo l'esplosione del caso?

Personalmente penso che nella realtà qualcosa sia effettivamente successo e il tentativo del celebre collega di alzare un gran polverone parlando di complotti e tentativi di screditarlo potrebbe finire per scontrarsi con l'evoluzione dell'indagine.
Siccome nel mio passato sono stato anche cronista in quel di Como, ho fatto qualche telefonata ad amici-colleghi che si sono sempre occupati, e ancora lo fanno, dei fatti di cronaca che avvengono a cavallo fra Italia e Canton Ticino, essendo sempre stati informatissimi su ogni refolo di vento che soffiava in maniera strana.

Questo il quadro che ne viene fuori. Emilio Fede si sarebbe presentato alla banca di Lugano dove era già conosciuto (avendovi probabilmente depositato anche la famosa cresta del prestito che Silvio Berlusconi concesse per sua intercessione a Lele Mora) in compagnia di un faccendiere italo-svizzero di professione mediatore finanziario con ufficio anche a Lugano.

Nel momento in cui al funzionario della banca sarebbe stati consegnati i 2,5 milioni, questi li avrebbe respinti per dubbia provenienza forzando un po' la mano ai suoi stessi superiori che nicchiavano nel prendere una decisione. Lo stesso funzionario, poi, sulla base della legge elvetica contro il riciclaggio, avrebbe fatto partire una segnalazione alla magistratura rossocrociata, che a sua volta, trattandosi di un cittadino italiano, avrebbe informato i colleghi di Como.

Negli stessi giorni in cui si succedevano tali episodi, alla Guardia di Finanza di Como è pervenuta una lettera anonima che raccontava nei dettagli il medesimo episodio. E qui è accaduto qualcosa di anomalo: la Gdf lariana, anziché far avere lo scritto anonimo alla procura della Repubblica territoriale di Como, l'ha spedita al proprio Comando generale in quel di Roma.

Dal Comando della Gdf la lettera anonima è poi passata alla Procura della capitale, che a quel punto ha aperto un fascicolo per riciclaggio. Il fatto che si stia conducendo un'indagine con questa ipotesi di reato fa presumere che i magistrati abbiano già in mano qualcosa di concreto, altrimenti si sarebbero limitati a indagare per esportazione clandestina di valuta, infrazione che si potrebbe sanare con il pagamento di circa la metà della somma in questione.

Ma se l'ipotesi di riciclaggio dovesse trovare conferma, allora l'inchiesta con tutta probabilità passerà nelle mani della Procura della Repubblica di Como, perché il reato si consuma nel momento e nel luogo dove viene attraversata la frontiera, e dalle notizie esistenti sembra che Emilio Fede quel giorno sia entrato in Canton Ticino passando dal valico di Brogeda.

E c'è dell'altro: l'episodio, se trovasse conferma in tutti i suoi particolari, potrebbe costringere il giornalista a dimostrare la provenienza di quella cifra, quantomeno per escludere che fosse frutto di evasione fiscale.
Insomma, la situazione appare meno semplice e banale di quanto lo stesso Fede abbia cercato di accreditare nelle scorse ore.

 

 

EMILIO FEDEEMILIO FEDE IN TVEmilio Fedelele mora emilio fede rfberlusconi mora fede pp Berlusconi Fede

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...