GIOCATE E ZITTI - LA FEDERCALCIO FRANCESE, DOPO LE DICHIARAZIONI ANTI LE PEN DI MBAPPE’ (E THURAM), METTE LA MORDACCHIA AI CALCIATORI: “ALCUNI SONO ANDATI OLTRE NELLE LORO PRESE DI POSIZIONE. NON VOGLIO CHE CI SIA PROPAGANDA POLITICA. LA NAZIONALE È DI TUTTI, NON VA STRUMENTALIZZATA" (UNA POSIZIONE PILATESCA MOLTO SIMILE A QUELLA DELLA FIGC CHE IERI HA VIETATO A FRATTESI DI COMMENTARE LA VICENDA FRANCESE...)
(ANSA-AFP) - Il presidente della Federcalcio francese (FFF), Philippe Diallo, ha invitato i giocatori della nazionale ad "evitare dibattiti di carattere politico e religioso e garantire un principio di neutralità" nelle dichiarazioni, in vista delle elezioni legislative anticipate (30 giugno - 7 luglio).
La loro "libertà di espressione" sarà sempre tutelata, ha assicurato il dirigente nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel ritiro di Paderborn. "Ma i principi associativi della FFF - ha aggiunto - implicano che si debbano evitare dibattiti di carattere politico e religioso e garantire un principio di neutralità".
Le parole di Diallo arrivano dopo le recenti uscite pubbliche di Marcus Thuram e Kylian Mbappé. Il primo ha invitato sabato "a lottare affinché la RN non passi", mentre domenica il capitano dei Blues si è schierato "contro gli estremi e le idee che dividono". "Non spetta a me limitare il desiderio di esprimersi su un certo numero di argomenti che riguardano la loro generazione - ha detto Diallo - Alcuni giocatori sono però andati oltre nelle loro prese di posizione.
Le rispetto, sono il presidente di una Federazione, non il leader di partito e non ho istruzioni di voto da dare ai francesi". Ma "non voglio - ha proseguito - che ci sia propaganda politica, qualunque siano i partiti. La squadra francese appartiene a tutti i francesi, non voglio che venga strumentalizzata".
Interpellato sulle conseguenze di una possibile vittoria del Rassemblement National alle elezioni legislative, il presidente della FFF si è detto "rispettoso della tradizione repubblicana". "Saranno i francesi a scegliere. Come istituzione federale, rispetteremo il loro voto". D'altra parte, "la Federazione e (lui stesso)" sono pronti ad assumersi le loro "responsabilità" se "un certo numero di linee gialle dovessero essere superate" e lo Stato di diritto fosse minacciato.