star wars daisy ridley

FEMMINISTAR WARS! IL VERO PROTAGONISTA DEL NUOVO FILM DI GUERRE STELLARI E’ UNA DONNA, L’EROINA REY INTERPRETATA DA DAISY RIDLEY - E PER RESTARE NEL POLITICAMENTE CORRETTO LA DISNEY ACCANTO A LEI HA PIAZZATO L’ATTORE AFROAMERICANO JOHN BOYEGA

daisy ridleydaisy ridley

Pedro Armocida per “il Giornale”

 

Star Wars: il risveglio della forza è femmina. Sembra una battuta buona per il marketing della Disney, già fin troppo aggressivo, del settimo episodio della saga creata da George Lucas e ora affidata al discepolo J.J. Abrams. E invece, dopo aver visto il film, è innegabile che la rivoluzione della nuova trilogia consista proprio nell' aver affidato a una donna il ruolo dell' eroina assoluta.

 

Perché è Rey, che sbarca il lunario sul pianeta Jakku rivendendo la ferraglia che trova in giro nelle astronavi abbandonate, a trasformarsi, un po' per caso, in colei che dovrà ritrovare Luke Skywalker per lottare insieme, presumibilmente, nel futuro dei prossimi due episodi contro l' impero del male. Addirittura ci sono già le prime congetture che la indicano come una possibile figlia di Skywalker.

 

john boyega   3john boyega 3

Niente di più facile in una saga che sui colpi di scena parentali ha costruito i sei episodi come se fossimo in una telenovela (ricordate la rivelazione di Darth Vader - ora si chiama così come nell' originale, addio Dart Fener - «Io sono tuo padre»?). A interpretare la giovane eroina è stata chiamata un' attrice britannica poco conosciuta, Daisy Ridley. 23 anni, londinese, è stata scelta dopo tantissimi provini da Abrams in persona che ha visto in lei qualcosa di speciale: «Era divertente e aveva questa scintilla pazzesca. L' ho provata in una scena delicata, emotivamente intensa: ha fatto centro al primo colpo».

daisy ridley e john boyegadaisy ridley e john boyega

 

Così su di lei il regista ha costruito uno sviluppo narrativo del personaggio molto classico, a partire dalla casualità del suo entrare in scena oltre alla scelta dell' appartenenza a una classe umile. Una falsariga che ultimamente abbiano visto congegnata allo stesso modo e con altrettanta efficacia su un' altra eroina del cinema, la Katniss Everdeen di Hunger Games perfettamente interpretata da Jennifer Lawrence, all' epoca quasi sconosciuta. Anche lì è una lei a guidare un intero popolo contro una dittatura.

 

jj abrams e george lucasjj abrams e george lucas

Insomma ancora una volta nel cinema contemporaneo è il lato rosa della forza ad avere il sopravvento su quello nero del male. E la rivoluzione, più profonda di ciò che a prima vista potrebbe apparire, che Abrams, con lo sceneggiatore Lawrence Kasdan, ha imposto a Star Wars è proprio questo ribaltamento del punto di vista del protagonista che nell' essere femminile trova una dolcezza fino all' altro ieri preclusa a una saga fatta solo di maschi guerrieri alle prese con le spade laser. Paradigmatica, a questo proposito, la scena in cui Rey bacia in fronte Finn, il compagno di sventure ferito che probabilmente in futuro ci riserverà delle sorprese.

harrison ford   1harrison ford 1

 

Ma senza allusioni sessuali, come sarebbe invece accaduto a ruoli invertiti. A essere un po' cinici bisogna ammettere che i due insieme rappresentano anche il massimo del politicamente corretto con le quote colorate ben bilanciate, una donna e un afroamericano. Ma la strategia della Disney è ancora più ampia, a voler raggiungere quanti più pubblici possibili.

 

daisy ridley   9daisy ridley 9

Forse è anche questo il motivo per cui è stato scelto di non rendere il personaggio femminile più sexy di quanto non lo fosse naturalmente l' attrice nel suo essere una ragazza acqua e sapone: «Le mie coetanee la ammireranno e capiranno che, se vogliono, possono andare in giro con i pantaloni, che non è necessario mettere in mostra il proprio corpo», dice Daisy Ridley che è già richiestissima per le copertine di tutti i magazine anche se è lontanissima da un modello di eroine come quello di Lara Croft impersonata da Angelina Jolie.

 

Certo nel passato c' è già stata un' altra protagonista femminile di peso, la principessa Leila (che ora nell' edizione italiana si chiama Leia) ma lei non aveva (o comunque non si manifestava) la Forza ed era un personaggio regale. Ray invece è una di noi, anonima e sola in un pianeta ostile. E proprio per questo resa dura e quindi all' occorrenza più forte, con la Forza che le darà la possibilità di maneggiare la spada di uno Jedi, addirittura quella di Luke Skywalker.

daisy ridley   7daisy ridley 7

 

Un personaggio che diventa centrale in questo Star Wars perché, oltre a ritrovare LuKe, aziona a metà film, sempre involontariamente, una sorta di teatro della memoria che prende forma intorno a lei quando tocca la mitica spada laser. Un altro espediente narrativo vecchio come il cucco che però consente, anche a chi magari non avesse visto gli altri episodi della saga, di rivivere alcuni dei momenti fondamentali del passato. Perché anche nel mondo di Star Wars, conferma J.J. Abrams, non c' è un futuro senza la conoscenza del passato.

 

daisy ridley   5daisy ridley 5daisey ridley e john boyegadaisey ridley e john boyega

 

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI