FENOMELOGIA BY BRUNETTA DEL FURBETTO FAZIO – ‘’LUI SE NE STA ASSISO COME IN UN TRONO CIRCONDATO DALLE NUVOLE, BEN SOPRA L’INTERLOCUTORE. QUESTO CONSENTE DI TRASFORMARE IL TONO BASSO DI FAZIO IN UNA SUPERIORITÀ MORALE”

Riceviamo e pubblichiamo:

Caro Dago,
l'Autorità garante per le comunicazioni (AgCom) aveva provveduto, dopo un mio esposto (nel quale segnalavo che nel periodo compreso tra il 30 settembre 2012 e il 26 maggio 2013, su 60 puntate trasmesse, erano stati ospitati ben 20 esponenti appartenenti al Partito democratico o comunque riconducibili alla coalizione di centrosinistra, mentre soltanto 4 appartenenti alla coalizione di centrodestra), a intimare a "Che tempo che fa" (Rai 3, prima serata, sabato e domenica) di Fabio Fazio di "riequilibrare" le presenze di centro destra, in nome del pluralismo. Così ieri sono stato ospite della trasmissione.

Qui fornisco alcuni spunti di decodificazione del linguaggio televisivo di Fabio Fazio, un maestro del minimalismo sorridente e blandente. Il tono minore, dimesso e antiautoritario di Fazio viene collocato in una scenografia dove lui se ne sta assiso come in un trono circondato dalle nuvole, ben sopra l'interlocutore. Questo consente di trasformare il tono basso di Fazio in una superiorità morale.

Egli decide con lievi spostamenti della voce e delle parole se il pollice è alzato verso l'alto o verso il basso. Il pubblico non ha bisogno di essere catechizzato. Egli si identifica con Fazio posto a sovrano giudice, ma senza bastone, bensì uno come noi. Chi va da lui è già vivo o morto in partenza. O ti sottometti e accetti la sua signoria mite oppure sei fuori dal consesso civile. Troverà lui il modo di farti sistemare dal pubblico.

Egli, con garbo, scomunica mandando messaggi subliminali al pubblico, ogni linguaggio diverso dal suo, non puoi uscire dal suo pentagramma, dalla sua sintassi altrimenti sei un barbaro.
O sei faziano o sei trasformato in fazioso, e sei escluso.

Luciana Litizzetto entra alla fine a rendere esplicito il giudizio morale, con Fazio che finge di frenarla. I promossi sono ovviamente quelli di sinistra. Brunetta è censurato a posteriori con la comichetta della parrocchietta che fa le faccette a significare antipatia e disprezzo e attira l'applauso al suo pollice verso contro l'avversario-ospite. Si noti: la Littizzetto sale sul trono, la sola e unica, è il giudice popolare che legge la sentenza già stabilita, può permettersi tutto perché ha la licenza, è il giullare del re.

È il perbenismo eletto a Spirito hegeliano, che sa includere l'opposto purché accetti di lasciarsi definire come antitesi e poi sintetizzato sempre da Fazio tutto-in-tutti.
Io ieri ho osato chiedere se fosse vero il contratto da più di 5 milioni di euro che Fabio Fazio ha firmato o sta per firmare. Fazio ha detto che non si fanno queste domande, perché è roba riservata, saperlo favorirebbe la concorrenza.

Ho risposto: la trasparenza è dovuta per legge, i denari sono legittimi, ma la Rai è degli italiani, che devono sapere. Fazio sostiene a questo punto che comunque il suo programma porta attivo alla Rai e si paga interamente da solo con la pubblicità, e mi invita a controllare. E allora? Quand'anche fosse vero, e non è vero, è il minimo sindacale: ‘'i programmi di intrattenimento e di infotainment di Viale Mazzini devono far guadagnare per permettere poi di confezionare trasmissioni di servizio pubblico''.
Renato Brunetta.

COMUNICATO STAMPA - ANCORA SUL CONTRATTO DI FAZIO

Il capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, Renato Brunetta, ha presentato un'interrogazione al presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Roberto Fico, per sapere se le indiscrezioni sul rinnovo del contratto del conduttore Fabio Fazio corrispondano al vero.

Il presidente dei deputati del Pdl chiede in particolare, per quale motivo il direttore generale della Rai abbia ritenuto di discutere in Consiglio di amministrazione, con largo anticipo, il rinnovo di un contratto così oneroso e soprattutto non in scadenza, e se il presidente e il direttore generale non ritengano opportuno chiarire la tipologia del nuovo contratto in esclusiva che lega Fabio Fazio alla Rai, che sarebbe in questi giorni alla firma della presidente Tarantola, e rendere noto, ufficialmente, l'ammontare del compenso triennale previsto per il conduttore genovese.

"Il conduttore genovese Fabio Fazio - scrive nell'interrogazione il capogruppo del Pdl alla Camera - ha un contratto triennale con la Rai, con scadenza il 31 giugno 2014, che prevede un compenso di 2 milioni di euro annui. Nelle scorse settimane il direttore di Rai Uno, Giancarlo Leone, ha ufficialmente confermato Fabio Fazio e Luciana Littizzetto per la conduzione dell'edizione 2014 del Festival di Sanremo che, come consuetudine, andrà in onda nel prossimo mese di febbraio".

"Nella seduta del Consiglio di amministrazione della Rai dello scorso 1° agosto - sottolinea Brunetta - il direttore generale, Luigi Gubitosi, ha presentato un'informativa sul rinnovo triennale del contratto di Fabio Fazio dal 2014 al 2017. Il contratto, che prevede anche la conduzione di ‘Che Tempo Che Fa', stabilirebbe una decurtazione del compenso del 10% rispetto al precedente accordo: da 2 milioni euro a 1.800.000 euro l'anno; tra l'altro, il nuovo contratto triennale che legherebbe Fabio Fazio alla Rai fino al giugno 2017, con un compenso per tre anni pari a 5 milioni e 400 mila euro, sarebbe proprio in questi giorni alla firma della presidente, Anna Maria Tarantola".

"R isulta quanto meno anomalo che il direttore generale Gubitosi proponga di discutere in Consiglio di amministrazione il rinnovo di un contratto che non è in scadenza, ma che giungerà a termine addirittura a giugno del prossimo anno. Secondo notizie pubblicate dai principali organi di stampa, lo stesso Fabio Fazio avrebbe imposto un rinnovo anticipato del contratto garantendosi una vera e propria blindatura e subordinando ad esso la conduzione del prossimo Sanremo. L'eventuale conferma di questa circostanza, si configurerebbe come una gravissima forzatura del conduttore nei confronti della Rai, poiché Fabio Fazio risulta gi à legato contrattualmente alla Rai fino al giugno 2014, cioè ben oltre il periodo di messa in onda della prossima edizione del Festival di Sanremo", conclude Brunetta.

 

 

 

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