foodporn ferragni hadid e ratajkowski

''FOOD PORN'': SUI SOCIAL L'OSSESSIONE DEL CIBO E' AL LIMITE DEL PORNOGRAFICO - SOLO SU INSTAGRAM 2.000 POST A TEMA ALIMENTARE TRA FOTO E VIDEO PUBBLICATI DA VIP E NON - DA EMILY RATAJKOWSKI A BELLA HADID NON SI PERDE OCCASIONE PER OSTENTARE PIATTI DA LECCARSI CON GLI OCCHI - VIDEO

 

Fabio Sindici per la Stampa

 

Lo spleen d' inizio millennio è in un frullato a base di quinoa e cannella. O, per essere precisi, nella sua interminabile preparazione: un video al ralenti, per non perdersi l' aggiunta di un ingrediente, sulla snapchat story di una modella reinventata come food blogger.

EMILY RATAJKOWSKIEMILY RATAJKOWSKI

 

Da non trascurare lo sfondo, un giardino da cui si intravede la spiaggia di Malibù. A essere in primo piano però è il cibo. Il resto fa è scenografia.

 

Come succede sulla terrazza di Palazzo Ducale, a Venezia, durante una colazione data da Dolce e Gabbana per un video dell' artista Douglas Gordon nei giorni della vernice della Biennale.

 

Un' invitata dispone sulla balaustra un bicchiere di champagne rosè e un piatto strabordante gamberoni crudi.

 

Oltre le pietanze, il panorama della laguna. «Scusate, è per il mio profilo Instagram!» trilla come se a scattare fosse Steve McCurry.

 

Dai reality a Instagram La grande abbuffata è tracimata sui nuovi media. Senza aver sparecchiato sui vecchi. Dalle cucine horror in cerca di redenzione dei reality ai post di Emily Ratajkowski mentre sgranocchia una bistecca e a Bella Hadid, che non perde occasione per addentare una pizza su snapchat, sia a Roma o Los Angeles.

foodpornfoodporn

 

È il food porn 4.0, lievitato tra Twitter-periscope, Instagram, Facebook, Youtube, Snapchat. Esiste perfino una guida per ristoranti e bar su come usare i social media (su sproutsocial.com). Solo su Instagram i post etichettati food sono 200 milioni.

 

foodporn 2foodporn 2

L' espressione food porn non è nuova: Wikipedia la attribuisce all' autrice femminista Rosalind Coward, che la inserisce in un libro del 1984, Female Desire , desiderio femminile.

 

In realtà, il concetto era stato affrontato con elegante sintesi da Roland Barthes nella sua antologia Mythologies del 1959.

 

A proposito di un servizio fotografico della rivista Elle scrisse: «L' arte della cucina per Elle è diretta solo agli occhi, perché la vista è un senso più gentile». L' analisi, in parte, è valida ancora oggi.

 

Nell' universo social non siamo quello che mangiamo, ma quello che mostriamo di mangiare. Solo che sono cambiate le dimensioni e il senso. Che non è più tanto gentile. Il cibo social è piacione, esibizionista e impudico.

emily ratajkowski emily ratajkowski

 

Non è detto che il cibo spettacolo venga sempre consumato. O che il food porn sia obbligatoriamente calorico. È la rappresentazione che conta.

 

«Il fenomeno del food porn si ferma sulla superficie del cibo - ragiona Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia - mostra ma non racconta. Così non ne approfondisce la cultura ma ne dilata l' immagine.

 

Il mio profilo Facebook è invaso da un horror vacui di foto e filmati di cibi cucinati o in corso di cottura. Non credo sia un fenomeno passeggero. Forse non va neppure demonizzato, ma ha bisogno perlomeno di didascalie esaurienti.

chiara ferragni chiara ferragni

 

 

Bisogna andare oltre l' immagine». Il food porn invece è istantaneo. Abbaglia. Anche quando nell' occhio dei social ci sono alimenti considerati salutisti, come insalate preparate da food blogger dal fisico strepitoso, come Jelena Cikoja.

 

«È la messa in scena che prevale» dice Pascale. Fissazioni a tavola mentre sale l' esposizione, aumentano le idiosincrasie alimentari. Come la orthorexia nervosa, la fissazione di un nutrimento sano al limite dell' impossibile.

 

È di recente uscito per Fantagraphics, Einstein' s Beets (le barbabietole di Einstein), uno studio monumentale del romanziere Alexander Theroux che parte dalla fobie alimentari per raccontarci le fissazioni del mangiare, fino agli snobismi nutrizionisti.

 

bella hadidbella hadid

Con un catalogo di idiosincrasie vip da Omero a Courtney Love, passando per l' orrore di Alfred Hitchcock per le uova o il rifiuto di Elvis Presley per il pesce. Gli accoppiamenti sono curiosi: Barack e Michelle Obama, come Einstein, odiano le barbabietole. Il cibo per Theroux è mentale e culturale.

 

Siamo quello che rifiutiamo (o neghiamo) di mangiare? A questo proposito al classico food divide, il solco alimentare che separa la società dell' abbondanza da quella della carestia, se ne è aggiunto un altro, meno profondo ma scivoloso: tra onnivori e vegani.

 

Come l' onnivoro David Poon che ha raccontato alla CBC News la sua storia d' amore con una vegana, finita quando i tradimenti alimentari sono stati scoperti.

 

Ma la trasformazione del cibo in icona non prefigura un futuro di scarsità? Come nel tardo Rinascimento con le fantasie alimentari sulle tele dell' Arcimboldo e i banchetti pantagruelici che avevano luogo solo sulle pagine di Rabelais.

jelena cikojajelena cikoja

 

Difficile però che l' appetito (reale) possa essere soddisfatto da un post di Instagram.

emily ratjkowski 2emily ratjkowski 2roland bathesroland bathesgaetano pascalegaetano pascale

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)