1- MARCO GIUSTI: “FIORELLO DEMOLISCE IL CONCETTO STESSO DI REALITY IMPOSTO DALLA TV DELL’ERA BERLUSCONI, DOVE IL PIU’ GRANDE REALITY ERA PROPRIO QUELLO CHE VEDEVA TUTTI I GIORNI IL PREMIER OGGETTO DI TALK SHOW E TG. E COME ALLORA, NON SOLO IL PROGRAMMA VA VISTO, MA VA ANCHE CRITICATO IN TEMPO REALE, VIA BLOG, TWITTER, SMS, (“MA COME E’ VESTITA LAURA CHIATTI?”, “MA QUESTA GAG NON L’AVEVA GIA’ FATTA A SKY?”, “’STI COLDPLAY PIACCIONO A MI’ ZIA…”, “DU’ PALLE…”, “FIGA L’IDEA DEI CINQUE SECONDI DEL GRANDE FRATELLO…”). NON IMPORTA CHE QUESTI MESSAGGI SIANO NEGATIVE O POSITIVE, IMPORTA CHE CIRCOLINO” 2- RICCARDO BOCCA: “ORMAI IL PREMIER SICULO, FORTE DEL CONSENSO POPOLARE, HA SPINTO OLTRE IL SUO RAGGIO D’AZIONE, E HA MOSTRATO IERI SERA AL PUEBLO DIVANADO QUAL È IL SUO PIANO DI RINASCITA NAZIONALE... AL SUO COSPETTO ANCHE I PIÙ FEROCI RAPPER RISCOPRONO IL CUORE, I SENTIMENTI. PER QUESTO MISTER CAPAREZZA, CHE COM’È NOTO NON GUARDA IN FACCIA A NESSUNO, CI HA TENUTO A PRECISARE DI AVER SEGUITO LA PRIMA PUNTATA CON GLI AMATI GENITORI…”

1- VIVA FIORELLO!
Marco Giusti per Dagospia

Col suo 42 per cento di ascolto, cioe' 12 milioni di spettatori, quasi tre volte quelli de "Il Grande Fratello", Fiorello e il suo "ilpiugrandespettacolodelmondodopoilweekend", demoliscono il concetto stesso di reality imposto dalla tv dell'era Berlusconi, dove il piu' grande reality era proprio quello che vedeva tutti i giorni il premier oggetto di talk show e tg, e si lanciano in una zona di santità un tempo regno di Fazio e Saviano. Come allora, tutto quello toccato dalla divinita', sia questo il comico Cornacchione sia Luca Sardella in prima fila, diventa un po' santo anche lui.

Come allora, non solo il programma va visto, ma va anche criticato in tempo reale, via blog, twitter, anche sms, con messaggi assolutamente banali ("Ma come e' vestita Laura Chiatti?", "Ma questa gag non l'aveva gia' fatta a Sky?", "'Sti Coldplay piacciono a mi' zia...", "Du' palle...", "Figa l'idea dei cinque secondi del Grande Fratello..."), ma che fanno parte del grande gioco della santificazione dello show. Non importa che questi messaggi o queste critiche siano negative o positive, importa che circolino, che vengano riprese addirittura su "Repubblica" e sul "Corriere"(vedi il caso Guzzanti-Fiorello a botte di "noioso" e "rosicona"), secondo un modello un tempo (quando c'era Lui, insomma...) lanciato per le grandi intercettazioni politico-scandalistiche.

Se, da una parte, lo show di Fiorello pulisce lo schermo dal ventennio di immagini berlusconiane (un polpettone che va dai reality a Minzolini ai ‘Porta a Porta' su Avetrana) e ci mostra l'Italia con la faccia pulita di Fiorello, bravo, simpatico, positivo, quello che ci vuole dopo la tragedia, facendoci ridere giocando sul nulla, non toccando volutamente ne' la satira ne' il talk show politico (il punto piu' alto e' stato un "governo la-la-la-la..."), ma temi come i cellulari, i figli, la tecnologia, da un'altra si carica di messaggi, annotazioni, testi e sottotesti, che lo rendono l'unico programma da seguire.

Una specie di grande vuoto che deve attirare ogni genere di commento per ricostruire la base stessa della comunicazione televisiva. Al tempo di Fazio e Saviano, invece, ma allora c'era Lui..., le critiche funzionavano piu' o meno nello stesso modo, ma non avevano neanche il coraggio di trasparire oltre l'uscio di casa. L'eroico pubblico italiano commentava, e neanche tanto, dal divano di casa sua. Li', pero', curiosamente, Saviano doveva riempire il vuoto dei suoi monologhi di venti minuti l'uno con temi importanti, la mafia, la camorra.

Entrambi gli show vivono pero' unicamente per arrivare al punto fondamentale. Ecco, questa e' la tv che ti potremmo dare e che non ti diamo. Questa e' un'occasione unica che hai per rimanere inchiodato davanti alla poltrona. Al di fuori di me ci sono Vespa e Marzullo, Guardi' e Minzolini. E l'unica, ovvio, risposta e' domandarsi il perche'.

2- FIORELLO PREMIER
Riccardo Bocca per "l'Espresso"

Ormai non servono le categorie televisive, gli ammennicoli da (re)censori per affrontare la seconda puntata del governo Fiorello. Ormai il premier siculo, forte del consenso popolare, ha spinto oltre il suo raggio d'azione, e ha mostrato ieri sera qual è il suo piano di rinascita nazionale.

Prima di tutto, ha fatto capire al pueblo divanado, il passato non passa mai. E quando dico mai è mai. Se c'è da salutare qualcuno in platea, ad esempio, chi è che sceglie il premier fiorellato? La figlia di Alighiero Noschese, ovvio! La peraltro brava Chiara, che viene chiamata in causa come testimonial del defunto babbo, a cui il premier del varietà lancia un commosso saluto.

Dopodiché è il turno di un'altra affettuosità, caliente, stavolta starring il dimenticabile Luca Sardella, che dall'alto del suo cappello annuncia l'uscita del prossimo cd, già oggetto del desiderio -immagino- in alcuni centri di recupero per alcolisti molto anonimi.
Che meraviglia! Che sollazzo! Che senso di libertà, ritrovarsi faccia a faccia con la tv di quand'eravamo pargoli!

E come allora, puntuale, il premier Fiorello omaggia con inquadrature e coccole i capataz di casa Rai, dal falsotenero Mazza al cavalier Marano, celeberrimo in viale Mazzini per la competenza padana, ma anche per la passione con cui ha seguito le sue star più care.

A questo punto, ci aspettiamo solo di veder spuntare dai sepolcri Flaminio Piccoli e Bettino Craxi, assieme ad altri campioni della passata stagione. Tanto c'è posto per tutti, in questa nuova prima repubblica. Ci sono i nani (così per ridere, maestro Cremonesi), e le attricette: anzi ex attricette ed ex montezemoline, rappresentate in grande stile da madame Fenech, plasticamente tale e quale ai tempi del filmini strip.

Enorme, va da sé, è il fascino espresso dal primo ministro Fiorello, e dunque al suo cospetto anche i più feroci rapper riscoprono il cuore, i sentimenti e mamma e papà. Per questo mister Caparezza, che com'è noto non guarda in faccia a nessuno, ci ha tenuto a precisare di aver seguito la prima puntata con gli amati genitori.
Che dolcezza! Che magia! Speriamo adesso che Giampiero Solari, autore e ministro dei rapporti con il Parlamento, riesca a portare ospite Renato Rascel.

 

MARCO GIUSTI INCAPPELLATOMICHAEL BUBLE DA FIORELLO FIORELLO E LAURA CHIATTI FIORELLO ALLA TROMBA bocca riccardo LAMALFAFOTO TEAMFIORELLO - IL PIU' GRANDE SPETTACOLO DOPO IL WEEKENDFIORELLO - IL PIU' GRANDE SPETTACOLO DOPO IL WEEKENDFIORELLO E BALDINI DA TVBLOG FIORELLO ED EDVIGE FENECH

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