briatore

"CI SERVIREBBE LA TROIKA, IL GOVERNO FA SOLO DANNI" - FLAVIO BRIATORE BATTE CASSA PER LE SUE ATTIVITA': "ABBIAMO UN ESECUTIVO CONTRO GLI IMPRENDITORI E CONTRO I LAVORATORI. LA FRANCIA HA INVESTITO 18 MILIARDI PER IL TURISMO, NOI NEI MONOPATTINI PER BEPPE SALA CHE DA BRERA VA NEL SUO UFFICIO. CHI HA LOCALI COME ME NON HA REGOLE CERTE, NON SA QUANDO RIAPRIRE, E SE METTE LA MUSICA ARRIVANO I VIGILI…"

Alberto Giorgi per il Giornale

 

briatore

Bocciati in toto. Flavio Briatore non ha nessun dubbio e torna a commentare causticamente l’operato e gli errori dei giallorossi.

 

 

L’imprenditore, infatti, non usa mezzi termini e si scaglia contro l’esecutivo, accusandolo di incompetenza

 

"Abbiamo un Governo anti imprenditore, anti agevolazioni per i lavoratori, anti turismo. Non abbiamo indicazioni in inglese e un sito, Italia.it, che fa ridere. La Francia invece ha investito 18 miliardi per il turismo, noi nei monopattini per Beppe Sala che da Brera va nel suo ufficio", l’affondo dell’ex manager di Formula Uno, intervistato dall’Huffington Post. "In Italia non sai mai cosa è nero, cosa è bianco e cosa è rosa. Servirebbe una bella Troika...", aggiunge come provocazione.

 

Non è la prima volta che Briatore, senza peli sulla lingua, attacca il Conte-bis e i partiti di questa traballante maggioranza. Qualche settimana fa, infatti, aveva lanciato la provocazione di una petizione popolare per chiedere i danni al governo: "Proporrò una petizione popolare: bisognerà chiedere i danni a chi ci governa per aver distrutto il Paese".

GIUSEPPE CONTE

 

Briatore: "Una petizione popolare per chiedere i danni a questo governo"

Ora un nuovo affondo contro i giallorossi: "Loro sparano decreti che non servono a niente e creano confusione, hanno destabilizzato un Paese e le grandi città sono vuote". Nella chiacchierata con l’HuffPost, Briatore spiega quelle che sono tutte le difficoltà degli imprenditori, proprietari e gestori di locali: "Chi ha locali come me non ha regole certe, non sa quando riaprire, e se mette la musica arrivano i vigili…".

FLAVIO BRIATORE

 

L’esecutivo Conte, secondo Briatore, si è dimenticato dei giovani e non pensa a chi fa libera impresa, a chi produce. Infatti, dice, "hanno chiuso tutto indistintamente, anche le attività che sarebbero potute restare aperte evitando gli enormi danni prodotti...". Quindi aggiunge: "Loro non pensano a quello che succede al Paese, se possono allungano le misure fino al 31 luglio del 2030, così rimangono al governo a oltranza. Intanto le città sono vuote, i ristoranti incassano anche il 60 per cento in meno, con gli affitti però ai livelli di prima…".

 

BRIATORE AL BILLIONAIRE

C’è spazio anche per una frecciatina non da poco alla compagine di governo: Briatore dice chiaro e tondo che non assumerebbe mai nelle sue aziende neanche uno degli attuali ministri. In ultima battuta, una grigia o meglio nera previsione sul futuro prossimo del Belpaese: "Saremo il Paese delle piccole elemosine, con gli impiegati statali e quelli che prendono il Reddito di cittadinanza contenti che tanto anche in questa situazione lo stipendio gli arriva".

il movimento del fare di flavio briatore 1flavio briatore a non e' l'arena 5flavio briatoreflavio briatore 1il movimento del fare di flavio briatore

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)