will smith chris rock

GAG O GAG-ATA? DIETRO LO SCHIAFFO DI WILL SMITH A CHRIS ROCK C’ERANO VECCHIE RUGGINI: NON ERA LA PRIMA VOLTA CHE IL COMICO FACEVA BATTUTE SU JADA PINKETT, LA MOGLIE DELL’ATTORE – “PENSO CHE LA MIGLIOR PERFORMANCE DI WILL SMITH NEGLI ULTIMI ANNI SIA STATA FARE BUON VISO DAVANTI A TUTTI I FIDANZATI DI SUA MOGLIE”, LA BATTUTA DURANTE L’ULTIMA EDIZIONE DEI "BAFTA"– MA SECONDO IL "DAILY MAIL" LA SPENSIERATEZZA DI WILL E JADA CHE BALLANO SCATENATI ALL’AFTERPARTY DI "VANITY FAIR" VIENE LETTA COME UNA PROVA CHE SI SIA TRATTATO DI UNA SCENEGGIATA – VIDEO

 

Elisa Messina per corriere.it

 

 

WILL SMITH E LA MOGLIE

«Un gesto apparentemente fuori copione». Così il New York Times stamani definisce lo schiaffo dato da Will Smith a Chris Rock durante la diretta degli Oscar dopo che l’attore ha fatto una battuta (infelice, va detto) sull’alopecia della moglie Jada Pinkett Smith.

 

«Apparentemente»: un avverbio che insinua un dubbio e anima il dibattito, almeno nei social americani e nei talk televisivi del mattino. Qualcosa di cui parlare, dopo un’edizione degli Academy Awards giudicata da molti una delle peggiori di sempre. La «quasi rissa» tra Smith e Rock era una gag prevista da due amici di vecchia data per animare la serata oppure va a inserirsi nell’elenco storico degli imprevisti capitati durante la premiazione?

WILL SMITH E LA MOGLIE

 

Commentatori, cronisti e influencer si scaldano riguardando il video della scena dell’aggressione in time laps, analizzano le espressioni facciali di Smith, di Pinkett, ma pure quelle dei loro vicini di posto per capire se c’era qualcosa sotto: lui, Will, che in un primo momento ride alla battuta, mentre la moglie alza gli occhi al cielo è uno degli argomento dei sostenitori del «Will Smith ha fatto tutto da solo». Mentre la spensieratezza di Will e Jada che ballano scatenati all’afterparty di Vanity Fair , è letta, dal britannico Daily mail, per esempio, come una prova che si sia trattato di una sceneggiata.

chris rock dopo lo schiaffo di will smith

 

«Tieni fuori il nome di mia moglie dalla tua fottuta bocca!» è stata la battuta - ripetuta ben due volte da Smith - che ha seguito lo schiaffo (in quel momento la tv america ha tolto l’audio). Alterato, l’attore lo era davvero, tanto che Denzel Washington e Bradley Cooper si sono precipitati a calmarlo. Mentre altre star, intorno, sbarravano gli occhi incredule. Guardare la faccia di Lupita Nyong’o per credere. Se sono interpretazioni, sono da Oscar.

 

 

Ma ci sono altri retroscena che aiutano a far luce sui fatti: dietro l’aggressione di Smith a Rock, in verità, si nasconderebbe anche della vecchia ruggine. Nel 2016, sempre durante la notte degli Oscar, Rock aveva fatto riferimento alla signora Smith nel suo monologo d’apertura. Jada Smith aveva deciso di boicottare la serata di premiazione dopo l’esclusione del marito dalle nomination per l’interpretazione di «Concussion». «Jada che boicotta gli Oscar è come se io boicottassi le mutandine di Rihanna: non sono stato invitato!» aveva detto Rock. E non aveva risparmiato neanche «l’amico» Will Smith: «Non è giusto che Will, così bravo, non sia stato inserito in nomination. Ma è anche ingiusto che Will sia stato pagato 20 milioni per Wild Wild West» facendo rifermento al film flop per il quale il divo aveva ottenuto un ingaggio record.

schiaffo di will smith a chris rock

 

Non solo: lo status di coppia solida ma «aperta» di Smith e Pinkett, una delle più potenti e influenti a Hollywood, ha provocato spesso battute border line tra il gossip e l’ironia. Persino aldiqua dell’Oceano. Rebel Wilson durante dell’ultima edizione dei Bafta, i premi della British Academy Film Awards, gli Oscar britannici, disse: «Penso che la miglior performance di Will Smith negli ultimi anni sia stata fare buon viso davanti a tutti i fidanzati di sua moglie». Insomma, per il divo di «Io sono leggenda» si tratterrebbe di nervosismo accumulato per anni. Che è esploso nel momento sbagliato. E qualcuno, come l’attore e regista Rob Riner, chiede ora, addirittura, che a Will Smith sia tolto l’Oscar: «Le scuse e le lacrime nel suo discorso di ringraziamento non valgono nulla, dovrebbe chiedere scusa a Chris Rock».

 

 

WILL SMITH E LA MOGLIE CHRIS ROCK

 

 

Comunque la si voglia leggere, in famiglia Smith hanno applaudito al gesto: «Così si fa!» ha twittato Jaden, il figlio 23enne della coppia. Compiaciuta anche Serena Williams (il film per cui Smith ha vinto l’Oscar, King Richard, racconta la storia della sua famiglia) e il rapper 50cent. Per un mondo attentissimo al politically correct, come quello dello star system americano, è un curioso cortocircuito.

 

 

WILL SMITH

Convinto che il gesto di Smith sia del tutto impulsivo è stato, fin da subito, Gabriele Muccino, il regista che lo ha diretto in »Alla ricerca della felicità» e in «Sette anime» pensa che l’amico abbia rovinato la serata più bella della sua vita: in effetti tutti si ricorderanno del ceffone piuttosto che del fatto che Smith ha portato a casa l'ambita statuetta dopo trent'anni di carriera e due nomination. «Lui sa sempre come uscire da ogni situazione. Il fatto che sia inciampato mi addolora»

 

Il lato divertente di tutto ciò? Quei quatto-cinque secondi di «arrivo, schiaffo e ritorno al posto» sono diventati un meme indimenticabile.

Il lato desolante? Del fatto che Smith è stato il quinto attore di colore nella storia del cinema a vincere un Oscar resterà solo un (brutto) meme. E ora le parole «Smith» e »punch» sono più cercate di «Smith» «Oscar»

will smith will smith schiaffeggia chris rock agli oscar 3will smith 1will smith schiaffeggia chris rock agli oscar 1will smith 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…