“AMADEUS MI AVEVA INVITATO DUE VOLTE A SANREMO, MA CARLO CONTI MI HA TROVATO NEL GIRO BUONO” – GERRY SCOTTI NEI FATTI CONFERMA LA PAX TELEVISIVA TRA RAI E MEDIASET MA FA IL VAGO: “SE CI FOSSE UN PATTO DI NON CONCORRENZA DOVREBBE ESSERE RESTITUITO DA QUALCHE ALTRA PARTE, COSA CHE NON MI RISULTA. PIER SILVIO BERLUSCONI? NEGLI ULTIMI DIECI ANNI, A OGNI RINNOVO DI CONTRATTO, MI HA SEMPRE DETTO CHE MI AVREBBE DATO IL PERMESSO DI ANDARE IN RAI PER SANREMO. CONTI? MI CERCAVA DA GIORNI, MA SUL MIO TELEFONO IL SUO CONTATTO ERA BLOCCATO…”
Estratto dell’articolo di Massimo Franco per www.corriere.it
Debuttante a 68 anni.
«Non è mai troppo tardi. Lo dicevo da tempo: chissà che intorno ai 70 non me lo chiedano. È successo davvero». Gerry Scotti sarà sul palco del Festival di Sanremo nella serata inaugurale, martedì 11 febbraio.
Sanremo cosa rappresenta per lei?
«Io sono veramente l’italiano medio, io sono Gerry Scotti perché rappresento l’italiano medio. […]».
Anche Amadeus l’aveva cercata.
«Due volte. Con la stessa cordialità e lo stesso spirito di Carlo. Un anno ero in Polonia a registrare Chi vuol essere milionario?, c’era un clima terribile, sarei dovuto andare e tornare in aereo in mezzo alla tormenta di neve. Dico la verità: non ho avuto il coraggio. Anche la seconda volta è arrivato un gentile invito, ma alla fine non sono andato. Carlo quest’anno mi ha trovato nel giro buono, è stato diretto: "datemi una mano che ho 30 canzoni da presentare se no sembro un jukebox"».
pier silvio berlusconi gerry scotti
In realtà anche questa volta stava per saltare.
«Carlo mi cercava da giorni ma sul mio telefono il suo contatto era bloccato. Non so chi sia stato, forse mia nipote per sbaglio. Così lui mi cercava e non riusciva a parlarmi. Mi ha dovuto contattare da un altro cellulare».
È stato difficile convincere Pier Silvio Berlusconi?
«Negli ultimi dieci anni, a ogni rinnovo del contratto, c’è sempre stata la sua gentile concessione: "se ti dovessero chiedere di fare Sanremo dimmelo perché noi ti daremo il permesso". Con una sola serata l’ho trovato più contento: "se ti giochi il bonus su un giorno solo meglio!"».
CARLO CONTI ANTONELLA CLERICI E GERRY SCOTTI
A molti è sembrata la conferma di una pax televisiva tra Rai e Mediaset.
«Mi sembra un disegno un po’ esagerato. La verità è che il Festival è un evento fuori campionato. E poi se ci fosse un patto di non concorrenza dovrebbe essere restituito da qualche altra parte, cosa che non mi risulta. L’Italia in quella settimana si ferma, tutti guardano solo Sanremo, e allora dobbiamo fare attenzione soprattutto noi — intendo Mediaset — che dobbiamo fare i conti con gli introiti pubblicitari rispetto alle spese che sosteniamo. Siamo una tv commerciale, si tengono i soldi per le settimane che contano».
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gerry scotti pier silvio berlusconi
Tante volte è stato associato al Festival, quando ci è stato davvero vicino a condurlo in solitaria?
«In realtà non c’è mai stata una trattativa seria con i dirigenti Rai. Ho sempre avuto tanti progetti con Mediaset, il Festival porta via 3-4 mesi sabbatici, è una delle ragioni storiche per cui il pubblico non mi ha visto a Sanremo, i miei piani di produzione sono sempre stati pieni».
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Con Carlo Conti siete stati spesso associati: i mediani della tv, quelli che fanno il lavoro sporco, che poi è quello che serve.
GERRY SCOTTI - LA RUOTA DELLA FORTUNA
«Penso lui stia alla Rai come io a Mediaset. […] Siamo due persone affidabili e le aziende nei momenti tosti hanno bisogno di persone affidabili. […]».
Una differenza c’è: Conti da tempo ha lasciato il programma quotidiano, lei invece resiste.
«La sua è stata una scelta personale legata alla nascita del figlio. Quanto a me continuo a ritenere il preserale la mia confort zone, la fascia dove sto meglio e rendo meglio. Quindi non mollo».
ANTONELLA CLERICI E GERRY SCOTTI
Sul palco del Festival ci sarà anche Antonella Clerici. Conducete format simili, ma Mediaset è arrivata dopo. C’è rivalità tra di voi?
«La discussione polemica — non tra di noi — è nata sullo ius primae noctis tra Ti lascio una canzone e Io canto. Ma l’intelligenza e l’indole sia mia sia di Antonella non ci ha mai portato a personalizzare questa disfida. Tra noi c’è un rapporto amichevole, ci scriviamo e — come con Carlo — non parliamo mai di lavoro: da Antonella ricevo solo cuori».
Cosa si aspetta da questo debutto?
«Vado al Festival per il piacere di andarci, senza cachet. Sento sempre dire quanto quel palcoscenico sia magico e regali una sferzata di adrenalina. Quindi punto a grandi benefici di questa botta di vita: ci vado come andassi nella piscina di Cocoon».
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