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1. “BUTTEREMO I GAY DALLA TORRE DI PIZZA”. E LA MINACCIA ISIS DIVENTA BURLA: “NON DIMENTICARE DI ASSAGGIARE IL PROSCIUTTO E UN BUON VINO” 2. SI SCATENA LA PRESA PER IL CULO COL TORMENTONE #ISISMINACCIA: “AVRETE 5 MOGLI E 75 SUOCERE”, “TOGLIEREMO LE K DAI VOSTRI MESSAGGINI” 3. E IL CALIFFATO DEI JIHADISTI SI TRASFORMA IN CALIFFONE: “SIAMO ARRIVATI A SUD DI ROMA. IL PROBLEMA MO’ È STA CAZZO DI PONTINA”

 

1. JIHADISTA MINACCIA L'ITALIA: «I GAY GIÙ DALLA VOSTRA TORRE DI PIZZA». E IL WEB LO RIDICOLIZZA

Federica Macagnone per www.ilmessaggero.it

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Sarà che non riusciamo proprio a scrollarci di dosso il trittico pizza, spaghetti e mandolino. Sarà semplicemente che la geografia non sarà il suo forte.

 

Ma tra la spietata e preoccupante minaccia dei jihadisti che ha come obiettivo l'Italia c'è anche il supporter dell'Isis che trasforma la torre di Pisa in torre di Pizza senza neanche sapere che non si trova a Roma, scatenando la reazione divertita di chi non si è lasciato sfuggire l'occasione di ridicolizzare (e probabilmente esorcizzare) la minaccia.

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Da un account di Twitter di un sostenitore dell'Isis identificato come Abu Abdullah Britani è stato scritto l'ennesimo tweet intimidatorio nei confronti della Capitale. Accompagnato dall'hashtag #We_Are_Coming_O_Rome, Abu scrive: «Vi conquisteremo e instaureremo la giustizia della #sharia. Useremo la vostra torre pendente di pizza per buttare giù gli omosessuali».

 

Il tweet, finito nel mirino di alcuni utenti del social, è diventato un motivo di scherno che ha coinvolto molti italiani che si sono divertiti a ridicolizzare il sostenitore della jihad. «Hey solo un consiglio: non venire in treno, è sempre in ritardo» ha scritto Giuseppe di Chiara. «Domani c'è sciopero del trasporto pubblico. Buona fortuna» ha scherzato Alessandro Cocco. «Non dimenticare di provare prosciutto e buon vino» ha twittato Edward C. Yong. C'è chi ha postato immagini di code in strada con una breve didascalia: «Siete sicuri?».

 

Immancabile la torre di Pisa trasformata in una torre di pizza. «Quando gli diremo che la torre di Pisa non è a Roma?» ha scritto divertita un'altra utente. «Non lasciate che Schettino sterzi la vostra nave. Ha la tendenza ad avvicinarsi troppo alle isole». L'account di Abu Abdullah Britani è stato sospeso, mentre la risposta degli italiani, e non solo, alla strategia del terrore ha già fatto il giro del mondo.

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2. 'ISIS MINACCIA', LA SATIRA È SUI SOCIAL NETWORK

Maurizio Di Fazio per “l’Espresso

 

Una risata fermerà l'Isis. L’umorismo tricolore contro il terrore. La risposta all’autoproclamatosi Stato islamico nasce a nord di Roma: è delle parti di Milano, infatti, l’esperto di battute 2.0 e hashtag spiazzanti che ha realizzato la pagina satirica twitter (e la comunità facebook) @IsisMinaccia. Sottotitolo, “Cosa non si farebbe per 70 vergini”. La "minaccia" è alla conquista anche di Google+.

Su sfondo grigio e sovrimpressione in rosso, un omino stilizzato nerissimo che pare proprio un boia dell’Is pronuncia tutta una serie di “concreti avvertimenti e intimidazioni” all’indirizzo dei cittadini italiani, che reagiscono ritwittando e mettendo mipiace di massa.

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@IsisMinaccia (c'è anche una pagina Facebook ) è online da pochi giorni, ma sta già scatenando il made in Italy della parodia. Proprio vero, che gli italiani riescono a scacciare qualsiasi demone, anche il peggiore, ironizzandoci, e prendendosi gioco del rapporto tra se stessi e il nemico alle porte in quel momento. Il risultato è demistificazione pura.

E così Isis minaccia, in ordine sparso: “Rovineremo i vostri corsi d’inglese togliendo la penna di John dal tavolo”; “Vi strapperemo le braccia per restituirle all’agricoltura”; “Avrete 5 mogli e 75 suocere”; “Faremo scrivere i vostri discorsi a Kekko dei Modà”.

 

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O ancora, in un insostenibile crescendo emotivo: “Impediremo ai 33 trentini di entrare a Trento”, “Faremo dirigere i nostri giornali a Sallusti”, “Aggiungeremo un altro lunedì alla settimana”, “Obbligheremo a usare Windows Phone”, “Ci siederemo davanti a voi al cinema, con capigliature afro”, “Toglieremo le K dai vostri messaggini” (al che un certo Riccardo, non potendone davvero più, chiosa: “Conquistateci, ora”). I proclami si fanno sempre più terribili.

La psicosi corre sui social network. Isis minaccia ancora: “Costringeremo gli uomini a indossare i pinocchietti” (e tale Riccardo, di rimbalzo: “Mi immolerò per voi se le prossime vittime saranno quelli con le sopracciglia a gabbiano”), “Sequestreremo le vostre nonne per farvi patire la fame”, “Vi regaleremo un abbonamento alle partite del Milan di Inzaghi”, “Saremo il vostro incubo peggiore.

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Dopo Equitalia”, “Presenteremo Berlusconi a vostra figlia. La minore”, “Scaleremo e pianteremo la nostra bandiera in cima ad Adinolfi”, “Toglieremo i baci Perugina a Fabio Volo”, “Faremo spoiler di tutte le vostre serie tv preferite”, “Impediremo ai vecchi di guardare i cantieri”, “Vi costringeremo a capire cos'hanno le vostre donne quando giurano di non avere niente”, “Daremo alle vostre donne 50 sfumature di nero”, “Ribalteremo le panche per gettare nell’incertezza le vostre capre”.

Fino alla tragedia finale. Le prossime righe potrebbero urtare la sensibilità di molti. Il più feroce “scontro di civiltà”. Isis minaccia addirittura: “Vi obbligheremo a mettere le felpe di Salvini” (fa Silvia: “Quasi quasi preferisco essere decapitata”), “Vi impediremo di applaudire all’atterraggio”, “Faremo impallidire Carlo Conti”, “Si giocherà Roma-Feyenoord tutte le settimane”, “Ruzzle sarà solo in arabo”, “Vi inviteremo a Candy Crush”.

E il Jobs act, secondo il Califfato islamico? “UNITEVI A NOI! Offriamo contratto a tempo indeterminato (Senza contributi previdenziali)”.

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