parasite di bong jonn-ho

CINEMA, CHE FARE? - GIUSTI: "MA VERAMENTE PENSATE CHE SIANO VELENO PER IL BOTTEGHINO I FILM PREMIATI A CANNES? ''PARASITE'' DI BONG JONN-HO, IL FILM CHE HA VINTO LA PALMA D'ORO, È SÌ DEDICATO ALLA LOTTA DI CLASSE MA È ANCHE UN FILMONE - SE IL CINEMA, NON SOLO CANNES, PENSA DI SOPRAVVIVERE AL DOMINIO DI NETFLIX E CO. L'UNICA STRADA DA BATTERE È QUELLA DI RINNOVARSI, DI CERCARE NUOVE STRADE'' - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

parasite bong joon ho

Ma veramente pensate che siano veleno per il botteghino i film premiati a Cannes? Ne siete sicuri? Parasite di Bong Jonn-ho, il film che ha vinto la Palma d'Oro, è sì dedicato alla lotta di classe fra chi abita nei quartieri alti, nelle case disegnate dagli architetti di grido, e i parassiti che vivono nei sottoscala pronti a rosicchiare un po' della vita dei ricchi, ma è anche un filmone che farà un botto di soldi quando uscirà questa settimana in Asia.

 

parasite bong joon ho

Una dark comedy fin troppo popolare. Solo chi scrive editoriali senza aver visto i film ci casca.  Il suo regista inoltre è lo stesso di The Host e Snowpiercer, ricchi blockbuster internazionali, per non parlare di Oukja, filmone animalista fatto per Netflix e già lanciato a Cannes. Magari potete arricciare il naso per i premi a Atlantique di Mati Diop o a Les Miserables di Lady Lj. Ma meglio puntare sulle opere prime di giovani registi neri o sulle trombonate piu' o meno riuscite dei vecchi maestri bianchi?

mektoub my love canto uno 1

 

Se volete posso farvi i nomi dei critici stesi che russavano pesantemente alla visione del film di Terrence Malick. E credo che se il cinema, non solo Cannes, pensa di sopravvivere al dominio di Netflix e co. l'unica strada da battere è quella di rinnovarsi, di cercare nuove strade. Perfino un regista trentenne come Xavier Dolan ci appare oggi come un autore usurato che ha poco da dire.

mektoub, my love canto uno 1

 

E tra le cose più ovvie del palmares vi segnalo proprio il premio un po' inutile alla regia per i fratelli Dardenne. Meglio premiare il delirio di Abdellatif Kechiche attaccato per tre ore al culo di Ophelie Bau in Mektoub My Love Intermezzo. O la regia meravigliosa di Quentin Tarantino per Once Upon a Time in Hollywood, i due film che tutti i giurati hanno davvero odiato e che invece i critici più trasgressivi hanno davvero amato.

leonardo di caprio e brad pitt 1

 

E che hanno animato un festival un po' moscetto indeciso se puntare sui vecchi o sui giovani. C'è anche chi ha ripreso di nascosto i 12 minuti della leccatona nel cesso del film di Kechiche. Cosa vietatissima. Si sa. Ma almeno così un festival vive e si allontana dalla sfilata delle quattro modelle bone sul tappeto rosso bagnato. E ci permette un po' di casino. Finalmente.

 

margot robbie, quentin tarantino, leonardo di caprior e brad pitt

Come gli scontri in sala con gli accigliati critici antitarantiniani per professione. Mi sa che la prossima volta, di fronte a chi mi dice che un film di Tarantino è una cacata, meno. Si fa per dire. Ma, per concludere, non sono stati premi sbagliati. E il film vincitore non è proprio veleno al botteghino. E comunque, pensando a Il traditore di Marco Bellocchio e ai suoi ottimi incassi, al di là del premio non vinto, andar in concorso a Cannes ha funzionato perfettamente.

il traditore marco bellocchio 4

 

il traditore marco bellocchio 5

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