IL CINEMA DEI GIUSTI - MOMENTO D’ORO PER KENNETH BRANAGH. FORTE DI OTTO NOMINATION, PER IL PIÙ PICCOLO E ARTISTICO “BELFAST”, SI PRESENTA NELLE SALE DI TUTTO IL MONDO DA REGISTA E INTERPRETE DEL RICCO E SGARGIANTE “ASSASSINIO SUL NILO”, NUOVA VERSIONE IN 70 MM DEL CELEBRE GIALLO DI AGATHA CHRISTIE - CERTO, I FAN DI “NATALE SUL NILO” CON BOLDI-DE SICA, IN MEZZO ALLE PIRAMIDI E ALLE MUMMIE SI ASPETTANO SEMPRE QUALCHE BATTUTA SCURRILE. MA CON BRANAGH NON SI POSSONO FARE - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
kenneth branagh assassinio sul nilo
Momento d’oro per Kenneth Branagh. Forte di otto nomination, tre addirittura personali, regia, film e sceneggiatura originale, per il più piccolo e artistico “Belfast”, si presenta ora nelle sale di tutto il mondo da regista e interprete del più ricco e sgargiante “Assassinio sul Nilo”, nuova versione in 70 mm del celebre giallo di Agatha Christie a 44 anni di distanza dalla versione già extra-lusso diretta da John Guillermin con Peter Ustinov come Poirot e un cast stellare che andava da Mia Farrow a Bette Davis, da David Niven a Angela Lansbury e dove anche la cameriera era una star come Jane Birkin.
armie hammer gal gadot assassinio sul nilo
Qui, come già in “Assassinio sull’Orient Express”, lo stesso Branagh riprende i completi strepitosi e i baffoni del raffinato ispettore belga Hércule Poirot, gran risolutore di ingrovigliati enigmi giudiziari, ma incapace di una vita sentimentale, la sceneggiatura è affidata a Michael Green, la strepitosa fotografia a Haris Zambarloukos, i costumi a Paco Delgado e le scene a Jim Clay.
bette davis assassinio sul nilo 2
Anche Branagh compone un cast stellare, anche se proprio due dei suoi protagonisti, la Wonder Woman Gal Gadot, in gioventù militare israeliano, e il belloccio Armie Hammer, accusato di molestie, gli hanno procurato non pochi problemi al film, rimandato come uscita dal 2019 sia per Covid che per problemi di #metoo, e vietato ora nei paesi arabi per protesta sulla presenza della Gadot.
Introdotto da una bellissima scena di guerra di trincea con attacco alla baionetta in mezzo ai gas durante la Prima Guerra Mondiale, il film si ritrova costretto a osservare tutti i meccanismi conosciuti del plot giallo di Agatha Christie. Noi, che vediamo le cose con gli occhi di Poirot, osserviamo in gran parte gli stessi dettagli per poi arrivare alla complessa ricostruzione dei fatti finali. Forse il gioco è un po’ risaputo, oggi.
E, ancor più che nel Poirot precedente, ci sembra qui di trovare Branagh alquanto sacrificato nel dover rispettare la sacralità del plot giallo e del meccanismo del rispettare ogni star. Così, puntando molto sulla ricchezza delle riprese sul Nilo, sulla grande nave dove si svolge gran parte dell’azione, su abiti e scene, Branagh cerca di rendere un po’ più moderna la storia con qualche forzatura sui personaggi.
mia farrow assassinio sul nilo (1978)
Dove la coppia Salome e Rosalie, madre e figlia, erano bianche, nel film di Guillermin le interpretavano Angela Lansbury e Olivia Hussey, qui diventano non solo nere, ma anche cantanti di blues. E la bellissima Salome di Sopkie Okonedo, da poco Cleopatra in un “Antony and Cleopatra” con Ralph Fiennes, farà anche perdere un po’ la testa all’imbranatissimo Poirot.
peter ustinov assassinio sul nilo (1978)
Il triangolo composto dalla ricchissima ereditiera Linnet Ridgeway, il fresco marito senza un quattrino Simon Doyle e la ex di questo Jacqueline de Bellefort, è qui affidato rispettivamente ai più moderni Gal Gadot, Armie Hammer e Emma Mackey. Mentre si chiamano due celebri star della commedia inglese, Dawn French e Jennifer Saunders, già titolari della serie comica “French&Saunders”, per i ruoli più divertenti e in fondo trasgressivi.
jane birkin assassinio sul nilo
Ma nel vecchio film i loro ruoli erano della inarrivabile coppia Maggie Smith – Bette Davis. Come fai a superarle? Insomma, non possiamo chiedere tanto di più di quel che ha fatto a Branagh. Il di più, diciamo, lo ha fatto col suo più piccolo e più sentito “Belfast”. Qui è un grande esecutore, preciso, sottile, sia come regista che come interprete di un filmone che deve essere visto in tutto il mondo, che vediamo con gran piacere malgrado un po’ di inerzia generale e dove le variazioni non possono che essere minime.
kenneth branagh assassinio sul nilo 2
Ma già Poirot innamorato della sofisticata cantante di blues interpretata da Sophie Okonedo e il Nilo ripreso in 70 mm hanno un certo fascino sul vecchio spettatore che ha ancora in testa i vecchi film del tempo passato.
assassinio sul nilo film del 1978
Certo, i fan di “Natale sul Nilo” con Boldi-Christian e Enzo Salvi, in mezzo alle piramidi e alle mummie si aspettano sempre qualche battuta scurrile. Ma con Branagh non si possono fare. Magari con qualche battuta in più avrebbe evitate le antipatiche due stelline che gli ha rifilato The Guardian. Ahi. In sala da giovedì 10 febbraio.
assassinio sul nilo locandinaASSASSINIO SUL NILOAssassinio sul Nilo, Gal Gadotmia farrow assassinio sul nilo (1978)