IL DIVANO DEI GIUSTI – “RAI MOVIE” SI LANCIA SULLO STRACULTISSIMO “EUFORIA” DI VALERIA GOLINO CON RICCARDO SCAMARCIO E VALERIO MASTANDREA. GRANDI DIALOGHI: “MA TU LO METTI O LO PRENDI? DA FRATELLO MI PIACEREBBE DI PIÙ CHE TU LO METTESSI” – IL PUBBLICO PIÙ SMALIZIATO APPREZZERÀ MOLTO QUALCHE SITUAZIONE GAY-TRASH COME IL POMPINO CHE SCAMARCIO CERCA DI FARE A CERTO MARCELLO – CAPOLAVORO TRASH DA RECUPERARE, INVECE, LA COMMEDIOLA TOSCANA PECORECCIA “ATTI IMPURI ALL’ITALIANA” – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
I filmoni americani della Warner, come “Wonder Woman 1984” di Patty Jenkins o “Dune” di Denis Villeneuve, nel 2021 usciranno contemporaneamente in sala (ammesso che…) e in streaming tv.
Ci siamo. Christopher Nolan si oppone. Ma come? Abbiamo firmato per fare un film da grande schermo e ce lo fate uscire in tv? Non ha torto.
Ma non vedo una soluzione, se le cose non migliorano sensibilmente con l’arrivo del vaccino.
zendaya e thimotee chalamet in dune denis villeneuve
Anche “Freaks Out” di Gabriele Mainetti e “Diabolik” dei Manetti Bros, che doveva uscire in sala queste feste sono, diciamo, in attesa di uscita a primavera, magari a maggio, a giugno… a settembre, secondo come vanno le cose.
Probabile che finiscano anche loro nello scatolone dello streaming. Mi dispiace anche per la Eva Kant di Miriam Leone in “Diabolik”. Gente fidata che ha visto il film, non io, mi dice che sia fantastica.
miriam leone l’amore a domicilio 1
Ieri l’ho vista su Amazon protagonista di un piccolo buon film del 2019, “L’amore a domicilio” di Emiliano Corapi, uscito vagamente in sala e poi completamente scomparso.
Fa una siciliana, anzi una catanese ai domiciliari per una rapina che si innamora di un giovane assicuratore, il Simone Liberati di “Cuori puri”. Bravissimi entrambi.
l’incredibile storia dell’isola delle rose 2
Ma credo che lei potrebbe davvero essere una star non solo del nostro cinema. Come Matilda De Angelis, che da oggi potete vedere su Netflix nel nuovo film di Sydney Sibilia, “L’incredibile storia de l’Isola delle Rose”, e a breve su Sky nella serie con Nicole Kidman e Hugh Grant “The Undoing” diretta da Susanne Bier.
Stasera, a parte la prima assoluta del film di Sibilia su Netflix, non vedo in chiaro grandi proposte. Iris si lancia su una doppietta di film di Woody Allen, alle 21 l’ottimo “Match Point” con Jonathan Rhys-Myers e Scarlett Johansson, seguito da “Anything Else” con Woody Allen stesso, Danny De Vito, Stockard Channing.
valerio mastandrea riccardo scamarcio euforia 1
Rai Movie alle 21, 10 si lancia sullo stracultissimo “Euforia” di Valeria Golino con Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea. Grandi dialoghi. “Ma tu lo metti o lo prendi? Perché da fratello mi piacerebbe di più che tu lo mettessi” – “Ancora devi farti perdonare da mamma il fatto di essere frocio”.
Anche se la Golino ci presenta molta bella vita romana dove scorrono fiumi di coca e festicciole, non è che il film sia tanto allegro. Da una parte, a Nepi, c’è il fratello etero, Ettore, cioè Valerio Mastandrea, professore, sposato con Isabella Ferrari, che ha lasciato per Jasmine Trinca, padre di un bambino non troppo simpatico, serio e morigerato.
Da un’altra, a Roma, c’è il fratello Matteo, cioè Riccardo Scamarcio, omosessuale, ricco e scatenato, tutto affari, festa e coca. Matteo sa che il fratello Ettore ha un tumore non operabile e sta morendo. E non solo non glielo vuole dire, ma decide di toglierlo da Nepi, di portarlo a casa sua a Roma, di aiutarlo come può fino alla fine. In tutto questo cercherà anche di ristabilire un contatto con lui, che è la sua famiglia.
riccardo scamarcio isabella ferrari euforia
In qualche modo, diciamo, i fratelli si compensano. Alle debolezze di uno corrispondono le sicurezze dell’altro. Ma nessuna sicurezza esibita è una vera sicurezza. Il cuore del film è ovviamente il rapporto fra i due fratelli. Che sono bravissimi, soprattutto Scamarcio, che ha il ruolo più difficile, e che Valeria Golino sa inquadrare con amore.
Rimangono un po’ sullo sfondo Isabella Ferrari, che viene addirittura umiliata dal marito come non più bella, ma anche Valentina Cervi in versione bionda alla Roberto D’Antonio, parrucchiere e amico della ex-coppia Golino-Scamarcio, che stavolta appare anche in un piccolo ruolo. Notevole anche il cammeo di Angelo Bucarelli come socio di Scamarcio.
Il pubblico più smaliziato apprezzerà molto qualche situazione gay-trash, probabilmente vidimata dalla firma come collaboratore alla sceneggiatura di Walter Siti, come il pompino che Scamarcio cerca di fare a certo Marcello, culturista tatuato con slippino nero e cagnetto rompicoglioni, o la figura dell’amico biondo che vive in casa sua e innamorato di lui (“Io ti amo”), prima definito “dama di compagnia”, poi “famiglia”, che sembra provenire quasi dal vecchio repertorio “finocchiesco” della commedia sexy anni ’70.
valentina cervi angelo bucarelli euforia
Se siete stanchi di coca party romani c’è sempre “Immaturi. Il viaggio” di Paolo Genovese, sequel del prima Immaturi. Ci sono Ambra, Raoul Bova, Barbora Bobiulova, Luisa Ranieri, Ricky Memphis, Luca e Paolo. Incassò 11 milioni di euro nel lontano 2012, che allora non sembrarono neanche moltissimi (eh…). Il film, insomma, era quello che era. Ricordo che scrissi “Aridateci i cinepanettoni!”.
Ma nel ruolo di due ragazze spagnole scatenatelle si distinguono Rocio Munoz Morales, futura moglie di Bova, e Aurora Cossio, colombiana al tempo presentata come fidanzata di Silvio Berlusconi. Grazie a Silvio fece una serie di capolavori come “Ti stramo”, film diretto da Pino Insegno, “Il figlio più piccolo” di Pupi Avati e il fondamentale “Faccio un salto all’Avana”.
La7 si lancia nello storico con dibattito in studio a tema Mussolini. Il film in questione è il vecchiotto ma sembra vedibile “Mussolini: ultimo atto” di Carlo Lizzani con Rod Steiger, Lisa Gastoni, Franco Nero, Lino Capolicchio, Henry Fonda. Ma ci sono anche Massimo Sarchielli come Pavolini e Luciano Pigozzi come prefetto di Como.
In seconda serata brilla “Focus. Niente è come sembra” di Glenn Ficarra e John Requa con Will Smith e Margot Robbie, Canale 2 alle 23, 35, fortunato film di truffe e truffati dove lo spettatore medio non capisce niente, e il classico di Luciano Ligabue “Radiofreccia”, Rai Movie 23, 40, con Stefano Accorsi nel momento del suo massimo splendore.
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Cielo ci riporta alle 00, 45 al magico mondo dell’erotichello europeo dei primi anni ’70 con “Desideri e voglie pazze di tre insaziabili ragazze” di Jozef Zachar con Edwige Fenech giovanissima, Angelica Ott, Barbara Capell. Girato subito dopo “Alle dame del castello piace molto fare quello” negli stessi set e con parte dello stesso cast.
Edwige, come Pollicino, per ritrovare la strada di ritorno, visto che un cocchiere impazzito la sta portando chissà dove, semina il percorso dei suoi indumenti, fino a ritrovarsi completamente nuda.
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Rete 4 all’1, 10 presenta il classico “La banda del Trucido” di Stelvio Massi con Tomas Milian, Luc Merenda e Franco Citti. Irisi all’1, 10 prevede un bel thriller di Curtis Harrington, regista di superculto, “Assassinio al terzo piano” con James Caan, Simone Signoret e Katharine Ross. Lo vidi da ragazzetto e non ricordo praticamente nulla.
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Su Rai Movie vedo che all’1, 45 (ma non sarà tardi?) arriva un recente film diretto da Michele Placido e tratto da Luigi Pirandello, “La scelta”. Magari, negli anni delle serie tv Pirandello non è proprio l’ultima moda in fatto di scrittura, ma quando ti servono dei buoni personaggi e un bell’intreccio drammatico, il teatro del vecchio Pirandello offre sempre agli attori e ai registi spunti di una certa ricerca e di una certa complessità.
Per “La scelta”, interpretato da Ambra Angiolini e Raoul Bova, Placido ha ripreso un vecchio testo teatrale di Pirandello, “L’innesto”, messo in scena nel gennaio del 1919, con Maria Melato protagonista, e lo ha ambientato in quel di Bisceglie, grazie all’Apulia Film Commission. Ovvio.
La trama, che Placido riprende quasi integralmente, compresi i nomi dei protagonisti e il finale, dal testo di Pirandello, vede una giovane coppia, Giorgio e Laura, cioè Bova e Ambra, lui ristoratore e lei maestra di canto al conservatorio, che non riescono a aver figli.
E lei ne soffre moltissimo.
La sorella Francesca, cioè Valeria Solarino, ne ha invece due, e ha pure una situazione di famiglia allargata con ben due uomini, oltre a un posto nella sede della Natuzzi poltroni e divani di Bisceglie per doveri di sponsor (è così…). Un giorno Laura, mentre sta tornando a casa, viene acchiappata in un vicolo, menata e stuprata da un ignoto. Ne esce sconvolta. Ma non vuole sporgere denuncia di stupro al comando dei Carabinieri dal maresciallo Michele Placido che l’ha trovata in mezzo alla strada sotto shock.
Non solo. Sapendo di essere rimasta incinta, Laura-Ambra pensa di tenere il bambino, che è da subito “il mio bambino”. Non voleva proprio questo? Ma il marito non è della stessa idea. Placido gioca tutto sulle contraddizioni di questa maternità inaspettata e sugli occhioni spalancati e impauriti di Ambra, che è bravissima a farci capire anche da muta tutta la sua nevrosi, mischiata alla felicità e al dolore per la possibile perdita del figlio, che lei sente dentro di sé da subito dopo lo stupro.
Ovvio che siamo in un’Italia pre-femminista, ma non così cattolica, ma è già il testo di Pirandello, che Placido segue con grande adesione umana, la chiave per l’esplosione del personaggio della neo-madre che dovrà alla fine scegliere se dare la vita o no. Detto questo mi ero completamente scordato di questo film di Placido…
Non male “Panico nello stadio” di Larry Peerce con Charlton Heston, John Cassavetes e Gena Rowlands, Iris alle 3. Per non parlare del thriller “Rebus”, Rai Movie alle 3, diretto da un eterno aiuto-regista, Nino Zanchin, scritto da ben cinque sceneggiatori (ma i più firmano per doveri di coproduzione) con Ann-Margret e Laurence Harvey, che vidi alla sua uscita e non mi parve memorabile a parte i due protagonisti.
Ma la fotografia di Aljenadro Ulloa e la musica di Bacalov sono una sicurezza. Capolavoro trash da recuperare su Rete 4 alle 4, 50, invece, “Atti impuri all’italiana” commediola toscana pecoreccia diretta da Oswald Bray alias Osvaldo Brazzi, disastroso fratello di Rossano col pallino del cinema.
Con Dagmar Lassander come nuova dottoressa del paesino toscano di Monsummano Terme, che attira gli sguardi di tutti i maschi del posto.
Nel film abita nel palazzo del sindaco Gedeone, Maurizio Arena, vedovo che già si ripassa segretaria e cameriera, ma è da subito invaghito dalle grazie della dottoressa.
Per la parte comica si ricorre a Ghigo Masino, comico fiorentino, nei panni di Don Firmino, e sua moglie Tina Vinci. Non dimentichiamoci di Raffaele Curi, oggi regista di casa Anna Fendi per grandi imprese artistiche. Didier Lefevre, “Medusa Fanzine”, ci ricorda che “Lucio Fulci avrebbe dichiarato a proposito di Dagmar Lassander, sua attrice in La casa vicino al cimitero e Black Cat, che il suo culo era la sua carta migliore come attrice.
Infatti la commediante russa sembra applicare questo commento alla lettera in questo film, perché passa buona parte del metraggio a esibire questa parte della sua anatomia, esattamente come i seni, denudandosi alla minima occasione senza alcun imbarazzo”.
fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova
La notte prosegue con un rarissimo “Casino de Paris” di André Hunnebelle con Vittorio de Sica, Caterina Valente, Gilbert Becaud, Iris alle 4, 50, il wertmulleriano “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova” con Marcello Mastroianni e Giancarlo Giannini che se le danno per Sophia Loren, Rai Movie alle 5, e il più raro “La moglie ingenua e il marito malato”, Cine 34 alle 5, piccolo film tv diretto da Mario Monicelli tratto da una commedia di Achille Campanile con Fernando Rey sposata con la ben più giovane Stefania Sandrelli. Mai visto, ahimé.
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