IL DIVANO DEI GIUSTI - SVEGLIATE DAGO, PERCHÉ A MEZZANOTTE IN PUNTO SU IRIS ARRIVA “CUORE SELVAGGIO” DI DAVID LYNCH, CHE APRÌ PER SEMPRE LE PORTE DEL CINEMA MODERNO A NOI VECCHI CINÈPHILES. VISTO CHE È PAZZO DI “PERDITA DURANGO” DI ALEX DE LA IGLESIA E DELLA SUA PROTAGONISTA, ROSIE PEREZ, È BENE CHE VEDA DA DOVE NASCE IL PERSONAGGIO, CIOÈ DALLA PERDITA DURANGO DI ISABELLA ROSSELLINI - PER I NOSTALGICI DI EDWIGE FENECH TORNA “QUANDO LE DONNE SI CHIAMAVANO MADONNE” - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
laura dern nicolas cage cuore selvaggio
Svegliate Dago, perché a mezzanotte in punto su Iris arriva “Cuore selvaggio” di David Lynch, tratto dal romanzo di Barry Gifford, con Nicolas Cage e Laura Dern. Visto che è pazzo di “Perdita Durango” di Alex De La Iglesia e della sua protagonista, Rosie Perez, è bene che veda da dove nasce il personaggio, cioè dalla Perdita Durango di Isabella Rossellini, fidanzata allora col terribile Bobby Perù dai denti rovinati di Willem Dafoe.
rosie perez javier bardem perdita durango
Inutile che vi dica che dentro a “Cuore selvaggio”, che aprì per sempre le porte del cinema moderno a noi vecchi cinèphiles che ancora sognavamo Budd Boetticher e Anthony Mann, c’è già tutta la violenza e l’ironia del “Pulp Fiction” di Tarantino, anche se allora proprio un film come “Pulp Fiction” sembrò il nuovo assoluto.
isabella rossellini cuore selvaggio
Rivisto però, “Cuore selvaggio” può rivelare una cupezza che alla prima visione scatenata, in quel di Cannes, non vedemmo, la stessa che può avere “Twin Peaks”, la serie che fece nascere tutta la fiction attuale.
E’ una cupezza autoriale che Tarantino non possiede, penso proprio perché più derivativo e post-lynchiano.
Detto questo vi avviso che sta andando molto bene “La scuola cattolica”, anche ieri secondo con 74 mila euro dietro “No Time To Die” a 136 mila euro.
Curioso che proprio mentre si parla di fascismo della capitale, di chiudere o no Forza Nuova, un film e un libro che proprio quel fascismo romano e borghese stanno studiando stia andando così bene.
Del resto, se la serie del momento in tv è “Squid Game”, che ho finalmente finito, sorta di lucida favola politica, come lo era “Parasite”, sulla élite dei ricchi che massacra come fosse un grande reset la massa dei non ricchi, è evidente che tra quello che si vive e quello che si vede c’è un preciso rapporto non così casuale. E su “Squid Game” dovrò tornarci.
Stasera in streaming trovate su Rai Play “Tutte le mie notti”, thriller al femminile diretto da Manfredi Lucibello con Barbora Bobulova e Benedetta Porcaroli. Ottima notizia per i fan della Porcaroli.
In chiaro in prima serata avete il grande ritorno di “Twilight” di Catherine Hardwicke con Kristen Stewart e Robert Pattinson, La5 alle 21, 10, ancora una commedia con Enrico Brignano su Rai Uno alle 21, 25, “Tutta un’altra vita” di Alessandro Pondi con Ilaria Spada e Paola Minaccioni, il kolossal finto-giapponese “L’ultimo samurai” di Edward Zwick con Tom Cruise e Ken Watanabe su Iris alle 21.
Torna la commedia pugliese “Belli di papà” di Guido Chiesa con Diego Abatantuono, Antonio Catania, Matilde Gioli, Cine 34 alle 21. Potrebbero non essere affatto male “Arctic” di Joe Penna con Madds Mikelssen, Maria Thelma Sharadottir, Rai 4 alle 21, 25 o il catastrofico “Eruption” di Jason Bourque con Stephen Baldwin, Cielo alle 21, 15.
Rai Movie dedica tutta la serata al noir all’italiana. Alle 21 l’ottimo poliziesco a episodi “Il permesso”, opera seconda da regista di Claudio Amendola che, per l’occasione, chiama il suo vecchio produttore amico Claudio Bonivento, tutto ambientato a Roma con Valentina Bellé e Giacomo Ferrara.
Alle 23, 15 “Falchi” di Toni d’Angelo, tutto ambientato a Napoli, con la coppia di sbirri formata da Michele Riondino e Fortunato Cerlino, bell’action che potrebbe facilmente diventare una serie.
All’1 in punto, tutto ambientato a Milano, “Altri uomini”, diretto da Claudio Bonivento con Claudio Amendola, Ennio Fantastichini, Ricky Memphis, film realistico e molto sentito. In seconda serata potrei facilmente spingervi a recuperare un grande film di Dino Risi con Vittorio Gassman, “Il gaucho”, Cine 34 alle 23, 05.
edwige fenech quando le donne si chiamavano madonne 2
Nel suo viaggio in Argentina Gassman incontra Nino Manfredi, Amedeo Nazzari e Silvana Pampanini. Celebre lo scherzo che fecero Risi e Gassman a Vittorio Cecchi Gori che si era addormentato, mentre giravano, nella pampa argentina. Si ritrovò completamente solo senza sapere come fare a tornare in città.
La7D alle 23, 25 propone un film famoso diretto da Robert Redford che vinse ben quattro Oscar, “Gente comune”, con Timothy Hutton, Donald Sutherland, Mary Tyler Moore, Judd Hirsch, mentre Cielo alle 23, 15 ripropone l’erotico-horror “Messe nere per le vergini svedesi” di Ray Astin con le sorelline Ann e Vicki Michelle.
benedetta porcaroli tutte le mie notti
Da tener presente anche “Sucker Punch”, stravaganza di Zack Snyder con Emily Browning, Abbie Corlish, Jena Malone, Carla Gugino, Canale 20 alle 23, 15.
Nella notte, per i nostalgici di Edwige Fenech torna “Quando le donne si chiamavano Madonne” di Aldo Grimaldi, Rete 4 alle 00, 40.
Su Rai 4 alle 00, 50 potete vedere invece l’horror moderno “It Come At Night” di Trey Edward Shults con Joel Edgerton, Riley Keough e Carmen Ejogo. Cine 34 all’1, 15 si butta sul film a episodi “I fobici” di Giancarlo Scarchilli con Sabrina Ferilli, Luca Laurenti, Daniele Liotti, Marco Giallini. Un film che ha il suo culto, lo adorava a esempio Carlo Freccero.
Ricordo invece terribile “Big Foot e i suoi amici” di William Dear, Iris alle 2, 20, malgrado la presenza di John Lithgow, Melinda Dillon e del vecchio Don Ameche. Big Foot era interpretato, diciamo, dal gigantesco Kevin Peter Hall, che divenne anche il mostro di “Predator” e morì di aids nei primi anni’90 per colpa di una trasfusione di sangue. Rick Baker vinse l’Oscar per il miglior makeup grazie al bestione peloso dai piedi giganteschi.
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Il kolossal storico di Sir Richard Attemborough “Quell’ultimo ponte”, forte di Sean Connery, Michael Caine, Gene Hackman e James Caan, Rai Movie alle 2, 30, se la vede alla stessa ora con il simil-Indiana Jones italiano “I sopravvissuti della città morta” diretto da Antonio Margheriti con David Warbeck, John Steiner e Alan Collins alias Luciano Pigozzi, Rete 4 alle 2, 55.
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Mi rifarei gli occhi con un vecchio western americano del 1958 girato in Messico in cinemascope e colori strepitosi che non vedo da parecchio, “Una storia del west”, diretto dallo specialista George Sherman con l’inespressivo Jock Mahoney, Linda Cristal e Gilbert Roland, Iris alle 4, 10.
ilaria spada tutta un'altra vita
Un anno dopo la bellissima Linda Cristal, che era in realtà argentina, venne chiamata in Italia a girare come Cleopatra il peplum di Vittorio Cottafavi “Le legioni di Cleopatra”.
Cine 34 alle 4, 25 chiude le sue trasmissioni con il supertrash “4 caporali e ½ e un colonnello tutto d’un pezzo” di Bitto Albertini con Mimmo Baldi, Max Turilli, Nino Terzo. Terribile, ovvio, ma stracultissimo. Chiudono il tutto due buoni film come “La traversata di Parigi” di Claude Autant-Lara con Jean Gabin, Bourvil e Louis De Funes, Rete 4 alle 4, 30 e su Rai Movie alle 5 il molto più recente “Miss Sloane” di John Madden con Jessica Chastain, che sto davvero apprezzando in “Scene da un matrimonio”. Anzi, direi che mi ha completamente conquistato.
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