stefano menichini - europa

UN MENICHINI PER TUTTE LE STAGIONI - L’EX DIRETTORE DI “EUROPA” PORTA A CASA UNA SUPER CONSULENZA DA 120MILA EURO AL MINISTERO DEI TRASPORTI - E’ STATO IL MINISTRO GRAZIANO DELRIO A FARGLI QUESTO REGALONE

stefano menichini in allenamentostefano menichini in allenamento

Thomas Mackinson per www.ilfattoquotidiano.it

 

“Europa vive anche senza di noi, trattatela bene”. Così Stefano Menichini un anno fa si congedava dai lettori del giornale che aveva contribuito a fondare e diretto per oltre dodici anni. Un doloroso addio, seguito a stretto giro dall’incarico sfumato d’un soffio alla direzione dell’Unità, poi affidata da Matteo Renzi al fedelissimo Erasmo D’Angelis.

 

STEFANO MENICHINISTEFANO MENICHINI

Per sua fortuna è arrivata una mano dal cielo a invertire la sfiga e l’incipit del triste commiato: vivo anche senza Europa, ma trattatemi bene. Detto, fatto. La mano è quella del ministro Graziano Del Rio, altro ex Margherita che, tempo due settimane ancora, ha firmato a Menichini un incarico al ministero delle Infrastrutture e Trasporti di “diretta collaborazione” cioè di consulenza, da 120mila euro.

 

Il contratto è stato stipulato il 14 luglio 2015 con scadenza a fine legislatura. Da qui al 2018 Menichini riceverà dunque uno stipendio da 40mila euro l’anno, tremila e passa al mese. Un trattamento certo inferiore allo stipendio da 5mila euro netti al mese che dichiarava di percepire come direttore di un giornale di partito che è sopravvissuto al partito stesso (e alla mancanza di lettori) grazie a 30 milioni di fondi pubblici.

 

STEFANO MENICHINI E NAPOLITANOSTEFANO MENICHINI E NAPOLITANO

Ma certo migliore di quello riservato agli altri giornalisti di Europa, cassintegrati e messi alla porta dalla Fondazione Eyu del Pd che ha rilevato la testata, ormai prossima alla liquidazione, per tenerla in vita in versione digitale, facendola digitare al Nazareno dagli ex uffici stampa del partito senza lavoro.

 

Gli estimatori, e tanti ce ne sono, diranno che è una bella notizia. I suoi detrattori che non lo è affatto. Il punto è che è una notizia, comunque la si pensi, rimasta finora sotto traccia. Dell’incarico in questione, infatti, è stata data ben poca pubblicità. Tanto che ancora oggi, a distanza di quattro mesi, perfino tra gli addetti ai lavori c’è chi si sorprende: “Davvero? Cadono sempre in piedi!”, maligna qualcuno. Il nome di Menichini, a ben vedere, non compare nello staff degli uffici di diretta collaborazione del ministro.

 

GRAZIANO DELRIOGRAZIANO DELRIO

Per trovarlo bisogna smanettare un bel po’. Si deve consultare il sito alla sezione “trasparenza” e passare in rassegna l’elenco dei 675 consulenti esterni sparsi in 76 pagine. Se non sai che c’è, non ci arrivi di sicuro. Non si trova, va detto, neppure il relativo decreto di nomina (DM 244/2015). Il ministero precisa: “non viene richiesta la pubblicazione”.

 

E’ un dettaglio che oltre alla “predisposizione dei Piani della comunicazione” il decreto in questione indichi “attività di supporto all’indirizzo per l’attuazione del principio di trasparenza dell’azione amministrativa, in particolare mediante la realizzazione degli Open Data”.

 

stefano menichinistefano menichini

C’è però una scorciatoia per arrivare dritti al nome di Menichini. Basta ordinare l’elenco per importo e voilà, salta fuori in un baleno. E’ il nono della lista, appena dietro Ettore Incalza, il super-dirigente arrestato nell’inchiesta sulle grandi opere e poi rimosso (ma non ancora dall’elenco). Presto sarà anche il primo: i contratti di chi lo precede, infatti, vanno in scadenza al 31 dicembre mentre il suo proseguirà per altri tre anni. Proprio così: Menichini, diplomato al liceo classico Socrate di Roma, presto sarà il consulente più costoso di tutto il ministero.

 

STEFANO MENICHINI STEFANO MENICHINI

Nulla di cui vergognarsi per il giornalista, che non è nuovo a questo tipo di incarichi. Già Bassanini e Amato hanno fatto ricorso ai suoi consigli, come racconta lo stesso Menichini presentandosi in terza persona: “È passato per qualche anno dall’altra parte della barricata occupandosi di comunicazione istituzionale al Comune di Roma e a palazzo Chigi come consigliere del presidente Amato…”.

 

A questo giro, però, neppure l’incaricato fa bella mostra dell’incarico. Non sul Post, dove ha una sua rubrica. Meno che mai sui suoi profili “social”, seguitissimi, dove da qualche tempo fanno capolino sparuti cinguettii che rilanciano attività e presenze del ministro: Del Rio che è qui, Del Rio che è la, che fa questo e che fa quello.

 

Idem per i talk politici della tv, che sempre fanno a gara per ospitarlo: non c’è volta che spenda mezzo minuto per chiarire a che titolo sia lì e parli, se di libero giornalista o di stipendiato dal governo. Così, giusto per segnalare da che parte della barricata si trova oggi. Bastano anche un tweet o un sottopancia.

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO