mirren

ORO, INCENSO E MIRREN - IL PREMIO OSCAR HELEN MIRREN: ''IL FILM ITALIANO CHE PORTERÒ SEMPRE CON ME È ''L’ARMATA BRANCALEONE'' CON QUELL’ATTORE FANTASTICO, COME SI CHIAMAVA? VITTORIO GASSMAN MI PARE...'' - QUEL "CALIGOLA" CON TINTO BRASS

 

Luca Vinci per “Libero Quotidiano”

42 anni42 anni

 

Leggera, sorridente, coraggiosa. Settant’anni, e non sentirli. E non farli sentire. Vincere un Oscar, e non sentirlo. Helen Mirren unisce eleganza e semplicità, mentre cammina per le vie di Ischia, dove è stata premiata, ieri, con l’Ischia Global Award.

 

39 anni39 anni

Nel festival, che vede le presenze di Antonio Banderas, Andrea Bocelli, Gabriel Garko, del regista vincitore di due Oscar Paul Haggis, Helen Mirren è approdata con il suo charme sereno. Lei, che ha fatto tanto teatro, portando Shakespeare sui palcoscenici di tutto il mondo, lei che ha interpretato la regina Elisabetta in The Queen, vincendo l’Academy Award. Lei, anche, che ha avuto il coraggio di mostrarsi senza veli in numerose occasioni, l’ultima delle quali a sessantacinque anni, quando si è fatta fotografare nuda per la rivista Esquire.

 

HELEN MIRREN 3HELEN MIRREN 3

30 anni30 anni

Non solo classe, dunque, ma anche coraggio. Lei che, sbaragliando tutti, è diventata a 69 anni il nuovo volto de L’Oréal. E che negli spot del più celebre marchio di cosmetici al mondo, si è mostrata con le sue rughe. Salvo poi mostrarsi - negli stessi spot L’Oréal - con una giacca di pelle nera, sicura, forte, e incredibilmente sexy.

 

Miss Mirren, in quale film la rivedremo?

«Ho appena finito di interpretare Trumbo, un film di Jay Roach che racconta gli anni del maccartismo. Quelli della cosiddetta caccia alle streghe a Hollywood. Il senatore McCarthy istituì la Commissione per le attività antiamericane, convinto che molti registi, attori, sceneggiatori fossero spie al servizio dei russi, o comunque che fossero comunisti, nemici del sistema americano».

 

Qual è il suo ruolo?

26 anni26 anni

«Sono Edda Hopper, una giornalista di gossip che fu celebre negli anni 40 e 50. Era stata un’attrice di teatro e di cinema, poi le fu offerta una rubrica sui divi di Hollywood sul Los Angeles Times. Da quel momento, divenne una voce temutissima da tutti i personaggi dello spettacolo. E nel caso della caccia alle streghe maccartista, fu lei a fare i nomi di molti sospetti, a volte contribuendo a rovinare la loro carriera».

ARMATA BRANCALEONE MONICELLIARMATA BRANCALEONE MONICELLI

 

Uno di questi fu Dalton Trumbo, a cui è ispirato il film.

«Lui fu uno degli esempi più eclatanti di discriminazione. Trumbo - interpretato nel film da Bryan Cranston - era uno sceneggiatore di successo. La sua carriera, e anche la sua vita, fu condizionata dalle accuse dell’Antiamerican Committee: fu condannato a 11 mesi di prigione per aver rifiutato di testimoniare davanti alla Commissione. E scrisse le sue migliori sceneggiature sotto falso nome: come il soggetto di Vacanze romane, che gli valse l’Oscar, ma che firmò come Ian McLellan Hunter».

helen mirren come morganahelen mirren come morgana

 

 

Ha anche un altro film in cantiere?

gassmanngassmann

«Sì; lo abbiamo girato in Sudafrica, e si chiama Eye in the Sky, l’occhio nel cielo. Interpreto un ufficiale dell’esercito che conduce una missione segreta, usando i droni per catturare un gruppo di terroristi che si nascondono in una casa a Nairobi, in Kenya. Quando viene a sapere che nel rifugio si nasconde anche un bambino di nove anni, non sa più come agire».

 

Insieme a suo marito, il regista Taylor Hackford, l’autore di Ray, avete scelto l’Italia come seconda patria.

«Sì: qualche anno fa ci siamo innamorati del Salento, e abbiamo preso una piccola casa a Tiggiano, un paesino sulla punta della Puglia, vicino a Santa Maria di Leuca. Per noi, quello è diventato una specie di paradiso, dove andiamo appena possiamo».

helen mirren caligola helen mirren caligola

 

È anche stata vicina, in un paio di occasioni, al cinema italiano.

 

«Sì, negli anni 70 con Tinto Brass, con cui ho lavorato per Caligola, e poi ho girato in Italia un film inglese, tratto da un romanzo di Edward Morgan Forster, Monteriano - dove gli angeli temono di metter piede. Ricordo di aver girato in Toscana, con Helena Bonham Carter e Judy Davis. Mi piacerebbe tornare a girare in Italia».

 

E il film italiano, se c’è, che ha amato di più?

«Ovviamente, si pensa sempre a Fellini, Rossellini, Visconti. Ma se devo dire il film italiano al quale mi sento più vicina, quello che mi ha sorpresa di più, indicherei un film ambientato nel Medioevo, una commedia che mi ha fatto tanto ridere: L’armata Brancaleone di Mario Monicelli, con quell’attore fantastico, come si chiamava? Vittorio Gassman, mi pare... Ecco, quel film lo porterò sempre con me».

helen mirrenhelen mirren

helen mirren in exaliburhelen mirren in exalibur

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…