
PICCOLI MORSI DI SERIE TV - HOLLYWOOD E SILICON VALLEY UNITE PER LANCIARE QUIBI, UNA PIATTAFORMA CHE DISTRIBUIRA' SERIE, SHOW, DRAMMI, DOCUMENTARI DI ALTA QUALITÀ CON LA CONDIZIONE CHE SIANO SEMPRE SOTTO I 10 MINUTI – LO SCOPO? ESSERE VISTI SULLO SMARTPHONE – RACCOLTI FONDI PER OLTRE UN MILIARDO, IL SERVIZIO DEBUTTERÀ NEL 2020 E SPIELBERG…
Lorenzo Soria per “la Stampa”
Sono passati una dozzina di anni da quando Steve Jobs lanciò il primo iPhone. Adesso di smartphone ce ne sono più di uno per ogni abitante del pianeta, e hanno preso possesso delle nostre vite. Entrate nella carrozza di un treno: dove una volta c' erano passeggeri che leggevano un libro o il giornale e altri chiacchieravano adesso sono tutti con il capo chino e gli occhi fissi sullo schermo dei loro apparecchi mobili. Li controlliamo quando siamo in coda alla farmacia, al semaforo rosso, al lavoro, a cena con la famiglia: non stacchiamo mai.
Ai giovani poi piace vedere brevi video, amatoriali e professionali. Nel 2012 occupavano 6 minuti al giorno di chi era nella fascia tra i 25 e i 35 anni. Adesso i minuti dedicati ai video sono arrivati a 60.
Questa la premessa di una nuova tendenza che sta per nascere nella nostra società: si chiama Quibi - abbreviazione per Quick Bites - o piccoli morsi. Ha raccolto in pochi mesi fondi per oltre un miliardo di dollari, dai grandi studios come Disney, Fox, Sony e Warner Media e da altri giganti come Alibaba e Goldman Sachs.
E ha dietro due personaggi con un pedigree di tutto rispetto, Jeffrey Katzenberg e Meg Whitman. Dopo avere guidato la Paramount e poi la Disney ai tempi del Re Leone e di La Bella e la Bestia , Katzenberg ha fondato la Dreamworks assieme a Steven Spielberg e David Geffen. La Whitman è stata invece una delle co-fondatrici di e-Bay e fino a due anni fa è stata alla guida della Hewlett Packard.
Hollywood e Silicon Valley, dunque, unite per lanciare una piattaforma dedicata a distribuire serie, show, drammi, documentari di alta qualità con la condizione che siano sempre sotto i 10 minuti.
Quibi sta discutendo con Spielberg una serie che si potrà vedere solo quando è notte. Sta facendo accordi con autori come Guillermo del Toro, Antoine Fuqua , Jason Blum, Ben Stiller. E anche se sarà pronta al lancio solo nella primavera del 2020, sembra già avviata ad avere lo stesso effetto dirompente che hanno avuto l' arrivo dei videoregistratori, poi di Hbo e quindi di Netflix.
Katzenberg e Whitman, con Quibi di cui siete i fondatori spettacolo e tecnologia diventano sempre più integrati l' uno con l' altro.
Whitman: «Quello che stiamo cercando di fare è di mettere assieme il meglio di Hollywood e di Silicon Valley in una piattaforma completamente nuova, che offre contenuti della dimensione di un "boccone" e disegnato apposta per i telefoni mobili.
Faccio un esempio. Gran parte del contenuto è fatto per essere visto orizzontalmente.
Quando sei seduto nell' autobus guardi come se fosse un paesaggio, ma quando ci sali e hai il telefono in mano lo tieni in verticale, come un ritratto, e il video appare solo su un terzo dello schermo. Dobbiamo capire come avere lo schermo pieno sia col ritratto che col paesaggio. O come far sì che ciò che vedi non cambi col mutare della luce».
C' è già Netflix, c' è già YouTube. Perché Quibi?
Katzenberg: «Penso che Netflix sia una fantastica alternativa per quando arrivi a casa e vuoi investire un' ora e mezzo e guardare qualcosa di bellissimo. Ma noi abbiamo in mente quelli che guardano i video in movimento, che escono di casa la mattina con una televisione nelle loro tasche e tra un impegno e l' altro hanno 5 o 10 minuti.
È per loro che creeremo contenuti di alta qualità, superiore a quella di You Tube che è in gran parte creato dagli utenti. Non siamo nemmeno Facebook o Instagram o Snapchat. Apprezziamo ciò che fanno, ma noi intendiamo offrire un modo diverso e facile per consumare delle storie. Una serie potrà anche avere la durata di due o tre ore, ma sarà data in capitoli di meno di 10 minuti. Niente su Quibi supererà i 10 minuti».
Il vostro modello riflette una società - e non solo tra i giovani- dove si è sempre distratti e non c' è più tempo per pensare, per analizzare, discutere e meditare. State coprendo un nuovo mercato o finirete per accelerare questa tendenza?
Katzenberg: «Questo apparecchio è con te in ogni momento. Noi non portiamo via lo show di 60 minuti o di due ore, ma diamo alla gente ciò che sta già consumando, però in una forma organizzata e con qualità più elevata, come una versione premium.
Vediamo un nuovo modo di raccontare le storie, e una grossa opportunità di crescita. La Hollywood che faceva i film è diventata quella che fa tv. Pensiamo che potrà diventare anche quella che offre piccoli "bocconi" di contenuto».
La nuova piattaforma sarà disponibile a livello globale?
Katzenberg: «Inizieremo con Usa e Canada. Sono certo che dovremo imparare e correggere delle cose e poi la lanceremo nei Paesi di lingua inglese e nei Paesi Nordici e nel resto d' Europa e in Cina. Partiremo dai venti principali Paesi perché in ogni business dove sono stato quei venti ti danno l' 80% degli introiti».
Whitman: «Ma arriveremo ovunque. Quibi sarà una piattaforma globale».