“HOUSE OF CARDS”, VA IN ONDA IL ‘’PRINCIPE’’ DI MACHIAVELLI DEL TERZO MILLENNIO - BILL CLINTON: “IL 99 PER CENTO È REALISTICO. L’1 PER CENTO CHE SBAGLIATE È L’IDEA CHE SI POSSA PASSARE UNA RIFORMA VELOCEMENTE COME NELLO SHOW”
Maria Laura Rodotà per il “Corriere della Sera”
kevin spacey robin wright house of cards
House of Cards è una serie molto bella sulla politica. Barack Obama dice di vederla, quando hanno messo online la seconda serie ha twittato «niente spoiler, per favore». Bill Clinton la loda e ha detto al suo amico Kevin Spacey, che è il protagonista: «Kevin, il 99 per cento di quel che fate nello show è realistico. L’1 per cento che sbagliate è l’idea che si possa passare una riforma velocemente come nello show».
Fuori dagli Stati Uniti, ci sono politici convinti che sia un manuale di istruzioni. Una specie di Principe di Machiavelli del terzo millennio. È vero solo un po’. I personaggi di House of Cards (HoC) sono calcolatori, insensibili, occasionalmente feroci, sempre strumentali. Nella realtà, spesso, gli accadimenti sono più meschini. C’è più corruzione-inettitudine-ignavia che strategia, e non molti sono intelligenti come Frank Underwood .
Frank e Claire
La storia è nota. Spacey-Underwood, deputato di lungo corso, si attiva in molti modi per raggiungere i suoi obiettivi. Crea e rompe alleanze; gli alleati diventano nemici, o vittime, in un baleno. Diventa presidente degli Stati Uniti (ormai si sa) ma deve affrontare una campagna elettorale difficile. La sua metà è Claire-Robin Wright. Bionda cinquantenne, capelli corti di chi sfida il mondo e fisico da runner, sa essere ambiziosa cattiva e infedele quanto Frank, ma è più sensibile. A volte, più astuta.
A proposito: astutissimi sono stati i fondatori del servizio tv in streaming Netflix, investendo su HoC come prima serie autoprodotta di alto profilo. Amata da critici e utenti colti, ha prodotto molti Netflix-dipendenti (quest’autunno ci si potrà abbonare in Italia).
Con Frank e Claire lavora Doug Stamper-Michael Kelly, capo staff che fa il lavoro sporco.
Frank aveva una giovane giornalista-amante, Zoe Barnes-Kate Mara. Frank ha un rapporto complesso col presidente Garrett Walker-Michael Gill, a cui a un certo punto, alla Matteo Renzi, raccomanda di stare sereno. Frank distrugge parlamentari ed escort, se è utile; il suo rapporto con Claire, di assoluta complicità ma, si capisce via via, non di assoluta parità, si evolve. Secondo il capo-regista David Fincher, si deciderà di anno in anno della serie. Secondo Spacey, le stagioni saranno 12, quindi ce ne mancano nove.
Le immagini
«Quasi tutte le inquadrature sono costruite con un oggetto blu chiaro in primo piano e una pallida luce gialla di sottofondo», ha scritto su Slate il produttore Chris Wade. Pare una scelta di Fincher e dei direttori della fotografia per raccontare con precisione e austera eleganza il «mondo freddo e calcolatore di Frank». Per dimostrare la sua tesi, Wade ha montato un video (Color in House of Cards, è sul sito di Slate). Ripetitiva ma coerente, la fotografia di HoC è bella e neanche irrealistica. L’atmosfera di Washington è assai meno patinata, ma è quella.
Notizie marginali
Beau Willimon, creatore e showrunner della serie (ispirata a romanzo inglese di Michael Dobbs e serie precedente), sa di quel che parla, avendo lavorato alle campagna elettorali di Hillary Clinton, Bill Bradley, Howard Dean. Robin Wright, mai così brava, è riuscita a far dimenticare di essere stata la moglie gattamorta di Sean Penn. Michael Kelly, in HoC il triste e sordido Stamper, nella vita è molto spiritoso.
beau willimon michael dobbs kevin spacey
Frasi memorabili
«La via del potere è lastricata di ipocrisie e incidenti»
«In politica, o mangi bambini o sei il bambino».
«Non misura la ricchezza in jet privati, ma in anime comprate».
«Servono solo dieci secondi per distruggere le ambizioni di un uomo».
Finale alternativo
Heather Dumbar, rivale democratica di Frank, lo incastra su uno dei suoi delitti, lo costringe a dimettersi, viene eletta presidente. Il lobbista Remy Danton diventa capo di un’organizzazione non profit che fa a pezzi tutte le industrie inquinanti per cui ha lobbizzato.
Claire utilizza le sue doti organizzative per aprire una palestra-centro benessere-gruppo di supporto per tardone aitanti. Frank va a vivere in Colorado con il suo amico del cuore all’accademia miliare, l’unico essere con cui si diverte (si era divertito parecchio, da ragazzo; Frank Underwood è l’unico protagonista maschio bisessuale nella storia della televisione, anche se non ci si pensa mai).
KEVIN SPACEY REDCARPET PIRELLI CALENDAR