coldplay

“I COLDPLAY SBAGLIANO: LA RISPOSTA ALL'INQUINAMENTO DEL PIANETA NON PUÒ ESSERE LO SPEGNIAMO TUTTO” – MOLENDINI: “LA FORZA DEL ROCK È UN'ALTRA, STA NELLA SUA CAPACITÀ DI COINVOLGERE, DI USARE I VOLUMI ALTI PER SENSIBILIZZARE L'OPINIONE PUBBLICA. ALTRIMENTI RESTA SOLTANTO IL NARCISISMO DELL'EGO PER NOBILITARE LA PROPRIA IMMAGINE PER ACCOMPAGNARE L'USCITA DI UN NUOVO ALBUM” 

coldplay

Marco Molendini per Dagospia

 

Sbagliano i Coldplay, la risposta all'inquinamento del pianeta non può essere lo spegniamo tutto. La battaglia ambientalista finirebbe per perdere, usando l'astensione contro la prepotenza e il menefreghismo dei Trump e dei Bolsonaro. La forza del rock è un'altra, sta nel messaggio, nella sua capacità di coinvolgere, di usare i volumi alti, alzare i temi, sensibilizzare l'opinione pubblica.

 

Altrimenti resta soltanto il narcisismo dell'ego, schierarsi strumentalmente per nobilitare la propria immagine a fini promozionali per accompagnare l'uscita di un nuovo album (Everyday life, pubblicato guardacaso proprio oggi). La musica inquina per la sua stessa esistenza. L'antico vinile, oggi tornato in auge, inquina (produce 0,5 kg di CO2 e poi c'è il packaging), il cd non è riciclabile, lo streaming inquina più dei supporti fisici perchè passa dai server che devono essere raffreddati e usa energia. Anche ascoltare inquina, perchè l'ascolto attraverso qualsiasi device ha bisogno esso stesso di una fonte di energia.

 

coldplay

Guardare la tv, andare al cinema, uscire di casa, perfino respirare produce C02. Allora? Il problema sta nei comportamenti, nell'educazione, nel controllo delle fonti maggiormente inquinanti, come le industrie. Il rock non deve tacere, come tutte le altre musiche. Certo fa bene chi, come hanno fatto Ligabue e Jovanotti cerca di compensare il consumo di energia dei propri concerti finanziando operazioni di rimboschimento, chi usa come hanno fatto i Bon Jovi biocombustibile, chi invita a pedalare sulle biciclette come i Tetes de bois, ma sono prove di buona volontà, gocce nel mare.

 

Senza contare che sarebbe quanto meno presuntuoso immaginare che quei 40, 50 mila spettatori che sarebbero andati al concerto che i Coldplay non faranno in attesa di studiare nuove strategie per non inquinare, stessero fermi a casa senza consumare energie, senza muoversi, insomma senza produrre anidride carbonica. Questo non vuol dire che non ci si possa limitare, evitare le esagerazioni, tagliare la corsa alle supermega produzioni, alle abitudini esagerate: i voli privati delle rockstar inquinano oppure no?).

coldplay

 

Ma il rock, a meno che non si voglia soltanto lucidare le proprie medaglie e acquisire consenso, ha un altro compito, e parliamo di rock per dire ogni genere di musica, provare a cambiare i comportamenti, contribuire a creare una mentalità ambientalista, d'altra parte ne va del futuro di tutti noi. Forse ne vale la pena.

COLDPLAYFABIO FAZIO COLDPLAYmarco molendinicoldplay ai brit awardsCOLDPLAY CHE TEMPO CHE FACOLDPLAYCOLDPLAYcoldplay

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...