me contro te dinsieme

MANCO ALL’ASILO MARIUCCIA! ANCHE I CREATOR DI VIDEO PER BAMBINI, NEL LORO PICCOLO, S’INCAZZANO. I “ME CONTRO TE”, IL COLOSSO DELL’INTRATTENIMENTO PER I PIÙ PICCOLI, HANNO ATTACCATO I LORO “CLONI”, OVVERO I “DINSIEME”, CHE HANNO RISPOSTO “PER LE RIME” - DIETRO NON C’È SOLO UNA PUERILE LITE, C’È UNA SOFISTICATA STRATEGIA DI MARKETING. IL 6 DICEMBRE, INFATTI, I "ME CONTRO TE" HANNO LANCIATO IL LORO CANALE PODCAST SU YOUTUBE. E IN USCITA C’È IL LORO FILM TANTO CHE I DINSIEME SUI SOCIAL HANNO REPLICATO: “CI STANNO UTILIZZANDO PER FARE VISUALIZZAZIONI E PROMUOVERE IL FILM” - VIDEO

Valerio Palmieri per chimagazine.it

 

 

me contro te

Questa non è una normale lite fra bambini, questo è lo scontro fra due brand, come Coca Cola contro Pepsi, Nike contro Adidas: parliamo, infatti, di milioni di fatturato. Lo aveva ben capito Fiorello quando, con Fabrizio Biggio, faceva i Ma senza Se, una parodia molto chiara, anche nella grafica, dei Me contro Te. Il succo era che i simpatici intrattenitori chiedevano sempre ai bambini cifre stratosferiche per i loro gadget personalizzati. Ma ora la realtà supera la parodia.

 

 

E dietro non c’è solo una puerile lite, c’è una sofisticata strategia di marketing. Il 6 dicembre, infatti, i Me Contro Te hanno lanciato il loro canale podcast su YouTube. Il primo episodio si intitola “I Me contro Te di Wish!”.

 

 

dinsieme

Abbandonati i toni e le vocine da babysitter virtuali, i due protagonisti, i Me contro Te, ovvero Luigi e Sofia, cominciano a parlare da businessmen dell’era digitale. Sono seduti sul divano e attaccano i creator che copiano i loro video. Il riferimento è ai DinsiemE, vale a dire Erick Parisi e Dominick Alaimo. Anche loro fanno contenuti per bambini: giochi, sfide, esperimenti.

 

Lo chiamano “dissing” per rievocare l’epico scontro fra Fedez e Tony Effe, i quali, anziché ricevere un ammonimento dalla maestra, sono in gara a Sanremo.

 

Ma perché i Me contro Te, anziché godersi il loro deposito di dobloni come zio Paperone, decidono di uscire allo scoperto? Perché sono su piazza da anni, il pubblico di bambini che è cresciuto con loro non si accontenta più dei tutorial sugli slime.

 

E stanno lanciando il loro film di Natale, il loro settimo film, Cattivissimi a Natale, nelle sale dal 12 dicembre con Warner Bros Pictures. Tanto che i DinsiemE sui social hanno replicato: «Ci stanno utilizzando per fare visualizzazioni e promuovere il film». E ancora: «Non riescono ad accettare il fatto che possono esserci altre persone nel loro campo che possono fare video su YouTube per lo stesso pubblico».

me contro te

 

 

I Me contro Te hanno 7 milioni di iscritti sul loro canale YouTube. Oltre ai film, hanno lanciato una serie di gadget, dalle cartelle agli astucci fino alle uova di Pasqua, sul modello Chiara Ferragni, che ha contribuito a un fatturato che nel 2023 era di 3.800.211 euro.

 

I DinsiemE, con oltre 2 milioni di iscritti su YouTube, sono un po’ i cuginetti dispettosi che, facendo come loro video, challenge, canzoncine, hanno ottenuto una serie sul canale Frisbee e, nel 2023, hanno fatturato 806.527 euro. I soldi per le figurine, diciamo, li hanno anche loro.

dinsieme

 

Questi baby talenti, che con gli anni sono cresciuti, hanno fior di avvocati. I Me Contro Te lo fanno capire con tono quasi minaccioso: “Noi che rileggiamo le chat con l’avvocato e gli screen del 2017 sugli youtuber che “non ci conoscono” ma sono venuti a cercarci sotto casa nostra”. I DinsiemE replicano: “Noi che distruggiamo tutte le accuse senza senso che ci mandano “quelli youtubers” che non riescono a sopportare i nostri successi dopo che i nostri avvocati ci dicono che sono infondate e piene solo della loro paura di essere superati”.

 

I contenuti dei baby intrattenitori sono sempre più o meno gli stessi: vita quotidiana, giochi, sfide, canzoni. Il nemico dei Me contro te è il Signor S, una versione digitale dell’uomo nero, così come i DinsiemE hanno il dottor Giniu.

 

I Me Contro Te hanno persino lanciato un rap sul loro canale Me contro Te music: “Copia, copia, copia” (dissing) che ricalca gli stilemi di Fedez e i suoi fratelli, che citano nel pezzo. “Avete mai visto una Ferrari superata da una Twingo?”. Siamo al livello dei famosi “cereali sottomarca”.

 

Me contro te Cattivissimi a Natale

La riflessione è una: questi ragazzi che vivevano in un mondo fiabesco, giocoso, con le vocine, le grafiche accattivanti, i gadget e i giocattoli, hanno tolto la maschera. Sono diventati grandi in tutti i sensi, e i loro follower sono cresciuti con loro e hanno bisogno di contenuti più “adulti”, per non perdere lo zoccolo duro che magari, effettivamente, è passato dalle figurine dei Pokemon alle canzoni di Fedez e Tony Effe.

 

Perché Macaulay Culkin, il bambino protagonista di Mamma ho perso l’aereo, insegna che non si può interpretare lo stesso ruolo per tutta la vita, bisogna seguire la crescita dei propri fan come i produttori di biscotti e latte per bambini, dallo svezzamento ai primi passi.

 

I genitori, sotto sotto, gongolano. Dopo aver fatto ore di fila per un firmacopie, ora hanno visto il vero volto del business che ci sta dietro. E non è quello del Signor S o del Dottor Giniu, è quello dei follower, dei soldi, della reputazione digitale, la vera moneta virtuale, altro che bitcoin.

 

Una cosa è certa: il dissing non è finito, scorreranno fiumi di slime.

Me contro te Cattivissimi a Natale Me contro te Cattivissimi a Natale

 

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...