cairo gazzetta

I GIORNALISTI DELLA GAZZETTA DELLO SPORT SALGONO SUL RING CONTRO IL LORO EDITORE CAIRO: "HA ACCUMULATO IN 4 ANNI 228 MILIONI DI PROFITTI, HA DISTRIBUITO 15 MILIONI DI DIVIDENDI E ADESSO PRETENDE DA NOI SUBITO UN MILIONE E 100 MILA EURO CON TAGLI AGLI STIPENDI PERCHE' VENDE MENO A CAUSA DEL CORONAVIRUS. EPPURE E' IL PIÙ SCHIERATO DEI PRESIDENTI DI SERIE A CONTRO LA RIPRESA DEL CAMPIONATO DI A CHE E' FONDAMENTALE PER LA DIFFUSIONE DEL NOSTRO GIORNALE. E NON VA NEANCHE MAI ALLE ASSEMBLEE DI LEGA…  

Comunicato del Comitato di redazione dei giornalisti de La Gazzetta dello Sport in assemblea permanente e in stato d'agitazione pubblicato sul giornale di oggi e sul sito gazzetta.it  

 

cairo gazzetta

L'emergenza coronavirus ha prodotto effetti pesantemente negativi sull'economia nazionale e ovviamente anche sul mondo dell'editoria. La Gazzetta dello Sport è stata coinvolta dalla crisi e la sua redazione ha prontamente risposto con senso di responsabilità alla richiesta di sacrifici manifestata dall'editore: in un momento di difficoltà generale, nel quale l'Italia intera si è trovata a contare un numero altissimo di perdite e poi a confrontarsi con un enorme problema economico, tutti sono chiamati a fare la propria parte con lo spirito giusto condividendo la sofferenza generale e provando al contempo ad accelerare l'indispensabile ripartenza.

 

Così la redazione della Gazzetta dello Sport ha contribuito immediatamente accettando la richiesta di aiuto da parte dell'azienda. Avremmo potuto discutere a lungo sulla necessità di aiuto per un'azienda come RCS il cui presidente Urbano Cairo ha da poco proposto all'assemblea dei soci la distribuzione dei dividendi per un totale di 15 milioni di euro, dopo i 31 milioni del 2019. Ma la redazione ha deciso di non discutere e di partecipare in modo sensibile ai sacrifici che tutto il Paese sta affrontando. 

 

cairo monti

Poi, però, la realtà viene a galla. E si scopre che il presidente Cairo pretende in tempi brevissimi dai redattori della Gazzetta dello Sport un contributo di un milione e centomila euro: una somma enorme, ingiustificata alla luce della florida situazione economica dell'azienda, che ha accumulato 228 milioni di profitti negli ultimi quattro anni grazie al contributo determinante del sistema Gazzetta, e pesantissima da sopportare per le famiglie dei redattori. Si scopre anche che, mentre tutto il mondo calcistico cerca la strada migliore per ripartire con conseguenti benefici per tutto ciò che gravita intorno al pallone (compresi migliaia di posti di lavoro e anche il ruolo centrale della Gazzetta dello Sport), il presidente Cairo è - insieme a quello del Brescia - l'unico massimo dirigente della Serie A che non perde occasione per schierarsi contro la ripresa del campionato con dichiarazioni pubbliche e con la continuativa assenza alle assemblee di Lega. 

 

cairo belotti

Purtroppo le recenti decisioni del presidente Cairo nei confronti della redazione non solo sono avvilenti sul piano umano, nel momento in cui tanti altri imprenditori si mostrano solidali con i dipendenti e si prodigano piuttosto in donazioni particolarmente importanti a favore del sistema sanitario, ma sono anche profondamente offensive nei confronti dei giornalisti della Gazzetta dello Sport.

 

Quei giornalisti che, con i loro contatti, la loro professionalità, la loro passione, sono tra l'altro anche i principali fautori e garanti del successo del Festival dello Sport di Trento, che porta oltre un milione ogni anno al bilancio dell'azienda. Quei giornalisti che negli ultimi anni, di fronte a progetti di digitalizzazione piuttosto fumosi, non si sono mai nascosti dietro al contratto, non hanno mai guardato l'orologio, non si sono mai tirati indietro chiedendo solo la possibilità di svolgere il proprio lavoro con dignità, indipendenza, passione.

 

urbano cairo foto mezzelani gmt5

Quei giornalisti che negli anni scorsi hanno fatto in modo che la Gazzetta fosse la locomotiva del gruppo e che adesso, in un momento di comprensibile difficoltà, vengono attaccati in modo quasi provocatorio. 

Noi continueremo a fare il nostro lavoro e a prenderci le nostre responsabilità, come abbiamo sempre fatto e specialmente da quando si è manifestata in Italia la crisi dettata dal coronavirus. Confidiamo a questo punto che l'azienda abbia progetti di rilancio e di sviluppo più illuminati rispetto all'attacco degli stipendi dei dipendenti. E che accetti di ricondurre la trattativa sindacale su dialettiche normali abbandonando l'incomprensibile strategia di presentare proposte irricevibili che sviliscono la disponibilità e il buon senso sempre dimostrato dalla redazione che resta così in stato d'agitazione.

urbano cairo foto mezzelani gmt3gazzetta dello sporturbano cairo foto mezzelani gmt2urbano cairo foto mezzelani gmt1urbano cairo foto mezzelani gmt4

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…