
I PIONIERI DEL SESSO - A LONDRA IN MOSTRA “THE INSTITUTE OF SEXUOLOGY”, ESPLORAZIONE DEGLI ATTI PRIVATI PIU’ DISCUSSI IN PUBBLICO NEL NOVECENTO, FRA “SEX TOYS” ANNI ‘30, ORGASMOMETRI E CONDOM D’EPOCA
Il 20 novembre a Londra inaugura la mostra “The Institute Of Sexuology” presso la Wellcome Collection. E’ una candida esplorazione degli atti privati più discussi pubblicamente dai pionieri del sesso, e ospita 200 oggetti tra materiali d’archivio, arte erotica, strumenti di ricerche scientifiche. In pratica è il percorso che ci spiega l’evoluzione della sessuologia.
C’è “l’accumulatore di orgone”, un macchinario su cui ti devi sedere, preferibilmente nudo, per sprigionare la libido. O almeno questo credeva lo psichiatra Wilhelm Reich che l’ha inventato. Riteneva anche che curasse il cancro e altre malattie, motivo per cui fu accusato di essere un imbroglione, finì in carcere e i suoi libri furono bruciati. Il macchinario è meglio noto con il nome di “orgasmometro”, finito nel film di Woody Allen “Il dormiglione”.
Girando per la mostra ci si imbatte in membri eretti, dalla porcellana peruviana al vasellame greco, e nelle tante posizioni sessuali disegnate sugli oggetti giapponesi. E poi c’è l’elefante. Come potete immaginare il pene di un elefante non è insignificante, ha una vita propria, un controllo muscolare straordinario. Infatti gli viene dedicato parte del documentario tratto dagli archivi del sessuologo Alfred Kinsey, interessato alla copulazione degli animali, inclusi i due maiali gay della Guinea.
Il punto di partenza della mostra è la biblioteca del sessuologo tedesco Magnus Hirschfeld, il cui istituto di ricerca sessuale nacque a Berlino nel 1920. Fu poi chiuso e bruciato dai nazisti. Hirschfeld era omosessuale, ebreo, socialista: tutto ciò che i nazisti detestavano. Scappò ma morì in Francia due anni dopo. C’è la sezione dedicata a Freud, a Virginia Johnson e William Masters, a Richard von Krafft-Ebing, il quale, a differenza dei colleghi, non era un liberale. Riteneva che il sesso servisse a scopo riproduttivo, l’aspetto ricreativo era per lui assolutamente innaturale.
La Germania era all’avanguardia nella ricerca durante il diciannovesimo secolo, così come lo era nella sessuologia, considerata una branca della psichiatria. Seguiva la Francia, infatti viene esposto il libro “Les charmes de la masturbation” che elencava i piaceri della masturbazione, mentre l’Inghilterra restava bacchettona e pubblicava “The Secret Companion” dove si riteneva l’onanismo causa di debolezza sessuale.
La Gran Bretagna però produceva anche degli illuminati, vedi la scozzese Marie Stopes che nel 1918 pubblicò il libro “Married Love”, dove spiegava che il buon sesso era vitale per un buon matrimonio e che dovevano essere soddisfatti i desideri di marito e moglie. Era un’epoca in cui alle donne si vietava il diritto di voto e il diritto di orgasmo.