I PREMI DEI GIUSTI - ‘CALL ME BY YOUR NAME’ DI GUADAGNINO TRIONFA ANCHE AI LOS ANGELES CRITICS AWARDS: MIGLIOR REGIA, EX-AEQUO CON GUILLERMO DEL TORO PER ‘THE SHAPE OF WATER’, E MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA, CIOÈ TIMOTHÉE CHALAMET, CHE FINORA HA VINTO TUTTI I PREMI DELLA STAGIONE - WILLEM DAFOE LANCIATISSIMO COME NON PROTAGONISTA, BENE GUILLERMO DEL TORO
Marco Giusti per Dagospia
Call Me By Your Name di Luca Guadagnino ha trionfato anche ieri notte ai Los Angeles Film Critics Award, il premio dei critici della costa occidentale. Miglior film, miglior regia, ex-aequo con Guillermo Del Toro per The Shape of Water, e miglior attore protagonista, cioè Timothée Chalamet. Un trionfo, che spinge sempre più il film per la corsa all’Oscar.
E il suo protagonista, Thimothée Chalamet, ha praticamente vinto finora ogni premio americano della stagione. Anche The Shape of Water di Guillermo Del Toro vince però tre premi, oltra alla miglior regia, anche la migliore attrice protagonista, la strepitosa Sally Hawkins, e la migliore fotografia, Dan Louster, battendo così il Roger Deakins di Blade Runner 2049.
Get Out di Jordan Peele vince solo per la miglior sceneggiatura, Lady Bird di Greta Gerwig, grande rivale di Call Me by your name, si deve accontentare della miglior attrice protagonista e The Florida Project di Sean Baker del miglior attore non protagonista, Willem Dafoe, che è però lanciatissimo verso gli Oscar visto che finora ha vinto sempre in questa sezione.
Miglior film straniero, ex-aequo, il russo Loveless e il francese 120 battiti al minuto, miglior documentario Faces Places di Agnes Varda e Jr. Miglior montaggio Dunkirk e miglior musica originale John Greenwood per Phantom Thread. Alla prossima puntata.
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