“IL POLITICAMENTE CORRETTO? IL TUMORE MALIGNO DELLA CULTURA OCCIDENTALE” - LUCA BARBARESCHI PRONTO A FAR INCAZZARE TUTTI CON IL PROGRAMMA SU RAI 3 “IN BARBA A TUTTO”: “OLTRE AL COVID ESISTE UN ALTRO VIRUS, PER IL QUALE NON C'È ANCORA VACCINO: LA STUPIDITÀ. INTERNET? IN ALTRI PAESI VIENE CHIAMATO RUTTO LIBERO, NOI LO ABBIAMO CONFUSO CON UN LUOGO DI INFORMAZIONE" - "LE NUOVE GENERAZIONI SONO MOLTO PIÙ SERENAMENTE BISESSUALI MA BISOGNA DISTINGUERE TRA SCELTE PERSONALI E GENETICA: PUOI ANCHE METTERTI LE TETTE O RIFARTI, MA GENETICAMENTE RESTI UN UOMO…”
Francesca D'Angelo per "www.liberoquotidiano.it"
Luca Barbareschi, mi sa che qui si arrabbieranno tutti... L'attore e regista Luca Barbareschi (64 anni) condurrà «In barba a tutto» da lunedì su Rai 3 «Pazienza. Gli aerei decollano solo controvento, altrimenti restano a terra». Dunque, decolliamo: lunedì Luca Barbareschi debutta con In barba a tutto. Il nuovo programma tv, in diretta alle 23.15 su Rai Tre, ambisce niente meno che a demolire le logiche del politicamente corretto. Anzi, di più: con ironia, vuole mettere alla berlina la stupidità degli italiani.
luca barbareschi foto di bacco
Cos'è il politicamente corretto?
«È una sorta di tumore maligno della cultura occidentale. Sento fare affermazioni sulle più disparate materie (politica, vaccini, cinema...) e mi domando se queste sparate siano scritte da autori raffinati oppure se il nostro cervello si stia addormentando».
Propenderei per la seconda.
«Già. Oltre al Covid esiste un altro virus, per il quale non c'è ancora vaccino: la stupidità. Prenda Internet: in altri Paesi viene chiamato rutto libero, noi invece lo abbiamo confuso con un luogo di informazione».
luca barbareschi foto di bacco
A proposito, ma questa storia che sua moglie la picchia?
«Appunto: a I soliti ignoti ho detto, scherzando, che mia moglie mi aveva dato un ceffone, il giorno dopo leggo: "La moglie di Barbareschi lo picchia". Ormai l'intelligenza è diventata un optional. Con In barba a tutto proviamo a vaccinare gli italiani dalla stupidità».
Metterete in discussione temi intoccabili come la parità di genere?
luca barbareschi e elena monorchio
«Vorrei parlare di tutto. Sono sempre stato un super liberale: non ho pregiudizi su nulla, anzi, l'evoluzione del mondo mi incuriosisce. Oggi le nuove generazioni sono molto più serenamente bisessuali ma bisogna distinguere tra le scelte personali e la genetica: posso uscire con le piume, il tacco dodici e la minigonna, e non c'è nessun problema, ma ciò non toglie che sono un uomo con i tacchi e le piume. Puoi anche metterti le tette o rifarti, ma geneticamente resti un uomo».
Con cosa sostituirebbe la parità di genere?
«Con la dignità della differenza. Tra l'altro sto preparando un film provocatorio, dal titolo The good bench, che racconta la storia di una famiglia etero discriminata in una città dove il sindaco è un filippino trans e l'assessore alla cultura un neonazzista nano».
È vero che già Angelo Guglielmi, quando dirigeva RaiTre, le aveva proposto uno show?
«Sì, infatti all'inizio In barba a tutto doveva chiamarsi Mi voleva Guglielmi. Anche Coletta, quando era a Rai Tre, mi voleva ma alla fine non abbiamo concretizzato. Forse l'idea non era giusta, e poi c'è da dire che all'epoca ero una notevole testa di ca... La vecchiaia in generale fa bene! (ride, ndr)».
Torna in tv perché, come ha dichiarato, ormai il teatro è morto?
«La verità è che se non faccio l'artista mi deprimo. Quanto al teatro, quello italiano è morto a causa delle scarse risorse. Il Fus potrebbe essere ampliato da 70 a 700 milioni di euro: le risorse finanziarie ci sono ma le categorie dovrebbero muoversi e chiederle. L'Anica ha fatto un ottimo lavoro per il cinema. Purtroppo la rappresentanza alta del teatro è fatta da gente incapace e noi siamo così anarchici che fatichiamo a metterci insieme».
Luca Barbareschi Cercando segnali d’amore nell’universo
Nel suo show avrete ospiti politici?
«Mi piacerebbe avere il ministro della giustizia Cartabia e il ministro della Cultura Dario Franceschini».
Come si vede tra qualche anno?
«Vorrei insegnare. Nella staffetta della vita il testimone è il pensiero e il nostro teatro ha un disperato bisogno di formazione».
luca barbareschi a che tempo che fa 3luca barbareschi a che tempo che fa 2elena monorchio luca e angelica barbareschi foto di baccoluca barbareschi elena monorchioluca barbareschi con elena monorchioelena monorchio luca barbareschiluca barbareschi elena monorchioluca barbareschi ed elena monorchioluca barbareschi elena monorchioluca barbareschi a che tempo che fa 1