flaiano

SIETE IN ASTINENZA D’ARTE? MUSEI, MOSTRE, GALLERIE... TUTTO CHIUSO? SENTITE COSA SI INVENTÒ FLAIANO QUELLA VOLTA CHE VOLEVA VEDERE LE OPERE DI PAOLO UCCELLO MA A FIRENZE TROVO’ TUTTO SERRATO – LA 'CHICCA': “L’ARTE COME DEL RESTO LA SANTITÀ, È UN MODO DI TENERE I PIEDI SALDAMENTE APPOGGIATI SULLE NUVOLE” - IL LIBRO

Luigi Mascheroni  per il Giornale

flaiano

Musei, pinacoteche, mostre... In tutta Italia, tutto chiuso. Mai successo... E quindi? Come si fa, in giorni come questi, di serrata obbligatoria, senza possibilità di accedere nemmeno a una mostra blockbuster, o a una chiesetta affrescata, o a un vernissage in galleria, come si fa - dicevamo - a godersi una boccata d'arte?

 

 

Un'idea - a suo modo geniale, visto il tipo - ce la serve Ennio Flaiano (1910-72), caustico spirito di riferimento in tempi di crisi, come l'oggi. Sentite cosa gli accadde, e come risolse il problema (ed è un'idea anche per noi, in astinenza di arte dal vero).

 

flaiano

Siamo nel febbraio 1970. La casa editrice Rizzoli, che sta pubblicando la fortunatissima serie di monografie «I classici dell'arte», grandi volumi con l'opera completa dei maestri della pittura, immagini a tutta pagina e tiratura fino a 300mila copie a titolo, chiede a Flaiano di firmare l'introduzione a Paolo Uccello (la collana, nata nel '66, affiancava sempre al testo di un critico d'arte quello di uno scrittore, un non specialista: da Arpino a Bo, da Contini a Buzzati). Bene.

 

Flaiano, che con l'arte, le mostre, le recensioni e il Blu di Prussia aveva una certa frequentazione su quotidiani e riviste, accetta di buon grado. E per prepararsi meglio decide di andare a Firenze per rivedere dal vivo i capolavori di Paolo Uccello. Senonché - ed eccoci alla stessa situazione di oggi - gli Uffizi sono chiusi per il riposo settimanale, e il Chiostro Verde di Santa Maria Novella è inaccessibile per restauri E adesso? Flaiano, che prima di ogni cosa è un giornalista, di quelli che s'inventano di tutto pur di portare a casa il pezzo, non si perde d'animo. Fa un giro per la città, «sotto un vento allegro», e poi da Alinari compra alcune fotografie con le riproduzioni delle opere di Paolo Uccello. Torna nella sua camera d'albergo, distende le immagini sul letto e ecco il coup de génie.

flaiano

 

Partendo dall'autoritratto di Paolo Uccello (è lì, sul cuscino), lo scrittore novecentesco di Pescara comincia a dialogare con il pittore quattrocentesco di Pratovecchio Nasce così una meravigliosa «intervista impossibile» - ora pubblicata in volume: Ennio Flaiano, Il tempo dietro il tempo (Henry Beyle, pagg. 96, euro 32; a cura di Anna Longoni) - in cui si alternano riflessioni tecniche («Oh, che dolce cosa la prospettiva»)!, s'insinuano aforismi infiammati («Prospero, noi siamo fatti della stoffa dei buoni quadri, non dei sogni!»), entrano nuovi protagonisti (Proust, Morandi e Piet Mondrian, il quale, anche lui, «arrivò all'essenza di due linee immaginarie che si incontrano in uno spazio inesistente»), si mettono a confronto le tre tavole della Battaglia di San Romano, e si finisce col dare una delle definizioni più belle mai scritte dell'arte: «Come del resto la santità, è un modo di tenere i piedi saldamente appoggiati sulle nuvole» (e per «vedere» una meraviglia del genere non c'è bisogno nemmeno dei musei aperti...).

paolo uccello

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)