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ITALIANI DI “CEMMANIA”: TUTTO CAMBIA CON QUEL 4 A 3 AI MONDIALI DEL ‘70  - DIVENTA UN FILM IL ROMANZO DI DANIEL SPECK CHE RACCONTA L'EMIGRAZIONE DEI NOSTRI CONNAZIONALI IN GERMANIA A PARTIRE DAGLI ANNI '50: “GLI ITALIANI DI ALLORA ERANO STRANIERI E ESOTICI AGLI OCCHI DEI TEDESCHI COME LO SONO I SIRIANI DI OGGI PER NOI EUROPEI”

Daniela Bacchini per la Stampa

EMIGRANTI ITALIANI IN GERMANIAEMIGRANTI ITALIANI IN GERMANIA

 

Da pochi giorni il canale tv tedesco Zdf ha cominciato le riprese del film Bella Germania , tratto dall' omonimo romanzo di Daniel Speck. Pubblicato neppure un anno fa in Germania, il libro è rimasto per quasi tutto l' anno nella classifica dei bestseller e si è attestato come il romanzo d' esordio più venduto del 2016.

 

Il particolare interessante è che Bella Germania (titolo originale del libro) è una storia molto italiana raccontata da uno scrittore tedesco. Anzi, più precisamente, è un epos familiare italo-tedesco che si srotola attraverso le vicende di tre generazioni di personaggi, a partire dall' emigrazione dei nostri connazionali verso la Germania negli Anni 50 e fino ai nostri giorni.

 

BELLA GERMANIA 9BELLA GERMANIA 9

Il plot prende avvio quando Julia, giovane stilista di successo che vive a Monaco, un bel giorno si ritrova dinanzi un distinto signore tedesco, Vincent, che sostiene di essere suo nonno e le racconta la storia della famiglia italo-tedesca che Julia non ha mai sospettato di avere. Comincia così per la ragazza un viaggio nel tempo e nello spazio alla ricerca delle proprie origini e della propria identità sulle orme di un padre, Vincenzo, che credeva di aver perduto.

 

Una storia vera Con la sensibilità che gli deriva da una profonda conoscenza dell' Italia e con un linguaggio cristallino e plastico al tempo stesso, che mutua dalla sua esperienza di sceneggiatore affermato, Daniel Speck intreccia magistralmente vite e luoghi dei suoi protagonisti - la Milano di Giulietta, la Monaco di Vincent, la Salina magica e ancestrale della famiglia Marconi, la Napoli di Vincenzo - che come per incanto sembrano materializzarsi dinanzi agli occhi del lettore.

 

ITALIANI IN GERMANIAITALIANI IN GERMANIA

«È un romanzo», spiega l' autore, «che racconta come gli italiani abbia cambiato la Germania e come questa abbia cambiato gli italiani che ci vivono». Un romanzo, però, che rifugge e anzi ribalta sin dall' inizio i cliché talvolta abusati nella letteratura e nella filmografia dedicate al tema: l'incontro tra Vincent e Giulietta - i due principali protagonisti della storia - avviene perché lui, giovane ingegnere tedesco, viene inviato nel 1954 in Italia dalla Bmw con il compito di trovare un' idea che possa salvare la prestigiosa casa automobilistica dalla bancarotta.

 

Da questa missione alla Iso - industria italiana passata dopo la guerra dai frigoriferi alle auto - nasce l' amore tra Giulietta e Vincent, ma scaturisce anche la soluzione ai problemi della Bmw: la licenza per costruire l' Isetta, una mini-utilitaria che nel giro di poco tempo ne risolleverà le sorti. Un' idea italiana che salva il colosso teutonico. Una storia vera.

BELLA GERMANIABELLA GERMANIA

 

Così come vere sono la freddezza e l' ostilità con cui gli italiani vennero accolti allora dai tedeschi, una vicenda storica sulla quale Bella Germania ha il merito di far luce. Gastarbeiter , «lavoratori ospiti», furono chiamati i circa 4 milioni di connazionali che in seguito all' accordo tra Germania e Italia del 1955 si recarono Oltralpe. Braccia per lavorare e non persone da accogliere.

 

Daniel Speck mette però anche a fuoco come il rapporto tra tedeschi e italiani si sia evoluto nel corso degli anni. E fissa in un avvenimento preciso - l' ormai leggendaria semifinale del 1970 tra Italia e Germania ai Mondiali di calcio in Messico, finita 4-3 - il punto di svolta, il momento in cui gli italiani in Germania all' improvviso non si sentirono più sconfitti ma vincitori. Un cambio di passo che permise alle due culture di contaminarsi: gelaterie e caffè all' aperto cominciarono a spodestare le birrerie chiuse e fumose; pasta e olio di oliva iniziarono a scalfire la supremazia di patate e burro sulle tavole tedesche.

mafia GERMANIAmafia GERMANIA

 

Happy end Bella Germania - che uscirà in Italia nella primavera del 2018 per Sperling & Kupfer - ci racconta molto di quello che erano gli emigrati italiani in Germania - Gastarbeiter mal tollerati - e di ciò che sono diventati oggi - ambasciatori del Bel Paese. Un cammino lento e faticoso, nel corso del quale paura e diffidenza hanno lasciato gradatamente il posto a fiducia e stima reciproche. Una storia con un happy end , che potrebbe diventare la storia dei tanti profughi che quotidianamente approdano sulle nostre coste.

 

ITALIA GERMANIAITALIA GERMANIA

«Gli italiani di allora», sostiene Speck, «erano altrettanto esotici e stranieri agli occhi dei tedeschi quanto lo sono oggi i siriani per noi europei. Entrambe le migrazioni si sono dovute confrontare con la stessa paura: quella verso ciò che non si conosce, die Angst vor dem Fremden . Un sentimento che non è razzismo e che in genere scompare quando siamo in grado di guardare alla persona, scrollandoci di dosso i pregiudizi che derivano dalle differenze di religione e di nazionalità». E chissà, magari un giorno non troppo lontano uscirà nel nostro Paese «Bella Italia», una storia molto siriana raccontata da un autore italiano.

 

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