harvey weinstein

WEINSTEIN ALLA GRIGLIA - CON L’IPOCRISIA DI CHI SAPEVA E HA TACIUTO, L'ACADEMY AWARD, L'ASSOCIAZIONE CHE ASSEGNA GLI OSCAR, HA RADIATO IL PRODUTTORE, CHE COSÌ NON POTRÀ PIÙ VOTARE PER L'ASSEGNAZIONE DEL PREMIO - POTREBBE ESSERE ANNULLATO IL PREMIO OSCAR ATTRIBUITO NEL 1999 ALLA PELLICOLA DA LUI PRODOTTA "SHAKESPEARE IN LOVE"

Francesco Semprini per “la Stampa”

 

Il caso Harvey Weinstein non si placa ed ora l' Academy Award, l' associazione che assegna gli Oscar a Hollywood, ha deciso di radiare il produttore, che così non potrà più votare per l' assegnazione del premio più prestigioso nel mondo del cinema.

 

harvey weinstein versione maiale

I 54 membri del consiglio direttivo del comitato si sono riuniti e hanno deciso di cacciarlo, ormai travolto dalle accuse di molestie e aggressioni a sfondo sessuale. Il fratello Bob, con cui Harvey fondò nel 1975 la Miramax, aveva preannunciato che sarebbe stato lui a chiederne la defenestrazione. I componenti della Accademy sono membri a vita. Anche dal Bafta (il corrispettivo britannico della Academy degli Oscar) si è deciso di escludere del tutto Weinstein. Si potrebbe anche decidere di annullare il premio Oscar attribuito nel 1999 alla pellicola da lui prodotta "Shakespeare in Love".

OBAMA WEINSTEIN

 

Sono una vera e propria valanga inarrestabile le accuse rivolte al produttore cinematografico ormai ex potentissimo di Hollywood, tra molestie e aggressioni a sfondo sessuale mentre la vicenda si allarga a macchia d' olio. E cade un' altra testa, questa volta ad Amazon, che sospende il capo della sua divisione video, Roy Price, dopo le accuse di molestie sessuali della collaboratrice Isa Hackett e le critiche al suo stretto rapporto di lavoro con Weinstein.

 

michelle obama harvey weinstein

Al contempo Amazon ha deciso di sospendere le riprese di una serie televisiva, ancora senza titolo, diretta da David Russell e interpretata da Robert De Niro e Julianne Moore, che aveva per produttore la Weinstein Co, e regista e attori hanno espresso il loro consenso all' iniziativa. Si tratta di un nuovo gesto di Amazon volto a stigmatizzare lo scandalo delle molestie sessuali, dopo la sospensione del suo dirigente Roy Price accusato, come Weinstein, di aver fatto pesanti avances ad una collaboratrice.

harvey weinstein hillary clinton

 

Il colosso Internet ha perciò deciso di annullare il "red carpet" per la sua ultima produzione "Wonder Wheel", scelto come film di chiusura della 55 esima edizione del New York Film Festival. La stessa Amazon ha inoltre annunciato di voler rivedere ogni rapporto con la società di Weinstein. Ultima in ordine di tempo ad esprimere il suo disgusto per la vicenda che coinvolge il produttore è la star della Tv americana Oprah Winfrey che definisce il suo comportamento «orribile» e si dice d' accordo con chi punta l' indice contro i «silenzi complici» di Hollywood che hanno consentito tale condotta.

 

harvey weinstein circondato di donne

Oprah ha ringraziato su Facebook le voci coraggiose delle donne che hanno denunciato, affermando che a suo avviso «una svolta è vicina» rispetto a tali situazioni. Le fa eco il direttore di Vogue America Anna Wintour, che sottolinea il coraggio di chi ha parlato, affermando che «tutti abbiamo un ruolo nel creare un ambiente sicuro dove tutti possono sentirsi liberi di lavorare senza paura».

harvey weinstein bill clinton

 

A ricostruire la cronologia dei presunti abusi di Weinstein è l' attrice Rose McGowan, tra le prime donne a denunciare i comportamenti del produttore contribuendo a far esplodere lo scandalo. Si parte dal 1984 quando Weinstein accoglie nudo una aspirante attrice di vent' anni e le chiede di scoprirsi il seno. Solo l' inizio di una lunga lista che dura oltre trenta anni. Dai primi anni '90, cominciano i nomi noti: da Kate Backinsale a Rosanna Arquette da Gwyneth Paltrow a Mira Sorvino, ma anche modelle e collaboratrici. Anche Asia Argento sarebbe stata vittima di Weinstein. «Ha abusato di me - ha raccontato l' attrice italiana alla rivista New Yorker -. E' stato un incubo, e non ho detto nulla finora perchè avevo paura che volesse distruggere la mia carriera».

gwyneth paltrow harvey weinstein

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