1- È FINITA LA PACCHIA, SIGNORI EDITORI, SI SCENDE! SCOPPIA LA RIVOLUZIONE ADS: I PUBBLICITARI SI SONO ROTTI DI PAGARE SPAZI SUI GIORNALI SULLA BASE DI DATI DI DIFFUSIONE CHE DIRE FARLOCCHI È UN EUFEMISMO: DA OGGI I NUMERI DELLE COPIE VENDUTE SARANNO PIÙ PRECISI, USCIRANNO PRIMA, PIÙ SPAZIO AI FREE PRESS E AL MERCATO ONLINE 2- SE LA CARTA PIANGE, LA TELEVISIONE SI STRAPPA LE ANTENNE. L’ANTITRUST CROCIFIGGE L’AUDITEL: “VIOLAZIONI GRAVI DELLA CONCORRENZA”. NON SOLO HA UNA POSIZIONE DOMINANTE, MA I SUOI PRINCIPALI AZIONISTI SONO RAI E MEDIASET, I CUI ASCOLTI VENGONO GONFIATI A SCAPITO DI SKY E DELLE TV LOCALI. PERFINO L’AGCOM INFARCITA DI FEDELISSIMI DEL BANANA HA DOVUTO ALZARE IL DITO DAL TELECOMANDO

L´ANTITRUST SOVRASTIMATI GLI ASCOLTI DI RAI E MEDIASET
Aldo Fontanarosa per "la Repubblica"

Provate a digitare su Google le parole "auditel e polemiche", e finirete travolti da decine e decine di risultati. Sono anni che questo arbitro del piccolo schermo attira su di sé dubbi e contestazioni. Alcuni esperti del settore, nel titolare i loro libri inchiesta, ci sono andati giù di brutto. Come Roberta Gisotti, autrice de "La favola dell´Auditel".

Fino ad ora, però, l´Auditel ha sempre salvato le penne. Fino ad ora, nessuno ha mai potuto certificare gli errori del giudice della tv, che nel suo sito può ancora fregiarsi di parole come "super partes" o "indipendenza". Fino ad ora, appunto. Ora è in arrivo una dura condanna formale, la prima ad investire l´Auditel con tanta chiarezza. A firmarla sarà l´Autorità Antitrust, sentinella della corretta concorrenza sui mercati.

Spinta da un esposto di Sky, partito nell´autunno del 2009, l´Antitrust ha avviato un "processo" all´Auditel che arriva adesso alla fine del suo percorso, dopo due lunghi anni. Nelle ultime settimane, l´Antitrust ha scritto una bozza di provvedimento, quindi lo ha trasmesso ad una seconda Autorità (il Garante per le Telecomunicazioni) perché esprimesse un parere. Il Garante per le Tlc ha dato il suo parere giovedì scorso. Ed ora l´Antitrust potrà ufficializzare la sua condanna.

Nella sua bozza di provvedimento (dal punto 215 al 217), l´Antitrust elenca i peccati dell´Auditel. «Tra la seconda metà del 2009 e l´ottobre del 2010» questo soggetto non ha pubblicato i dati di ascolto «per ciascun canale e per ciascuna piattaforma trasmissiva», come invece avrebbe dovuto. In questo modo l´Auditel «non ha permesso di cogliere l´impatto - sulle performance delle diverse piattaforme trasmissive - delle profonde trasformazioni che stanno interessando il settore tv».

In quel periodo di tempo, quindi, le scelte di Auditel hanno «ostacolato lo sviluppo di nuove offerte da parte delle emittenti televisive già operanti» e non hanno certo favorito «l´ingresso» di nuovi editori «sul mercato». Se ne deduce che l´Auditel «ha avvantaggiato le maggiori emittenti generaliste», come Rai e Mediaset, che sono i «principali azionisti di Auditel» stessa.

L´Antitrust contesta, poi, «l´errata attribuzione dei risultati della sua rilevazione anche alle famiglie italiane che non hanno un televisore». Pratica «che ha avuto inizio nella prima metà dell´anno 2008 ed è ancora in corso». «La produzione di dati di ascolto che sovrastimano la performance solo di alcuni canali (ed in maggiore proporzione quella dei canali più seguiti) costituisce un comportamento abusivo».

È idoneo infatti a «produrre effetti di natura discriminatoria e pregiudizievole nei confronti» delle emittenti attive sul mercato, «il cui corretto funzionamento non può prescindere da una valutazione veritiera dell´audience tv». I comportamenti di Auditel «costituiscono violazioni gravi della disciplina a tutela della concorrenza». Azioni ancora più gravi perché l´Auditel opera «in posizione dominante nel mercato della rilevazione degli ascolti televisivi in Italia».

Su questa bozza di provvedimento dell´Antitrust, il secondo Garante (quello per le Tlc) ha espresso un parere (solo consultivo e non vincolante). In questo parere, il Garante per le Tlc quasi "assolve" l´Auditel per aver rinviato la diffusione dei dati «canale per canale e piattaforma per piattaforma». Questo rinvio può essere avvenuto in buona fede perché Auditel era preoccupata di disporre di campioni statistici significativi per poi divulgare dati «attendibili». Il Garante per le Tlc considera grave invece - proprio come l´Antitrust - il fatto che «l´Auditel abbia incluso nell´elaborazione dei suoi dati anche quei cittadini» che non hanno un televisore in casa.

Questo «errore metodologico» penalizza Sky perché gli ascolti della pay-tv sono riferiti invece ai soli italiani «dotati di televisore» ed abbonati. Il parere del Garante Tlc, dunque, è più cauto e problematico rispetto alle tesi dell´Antitrust. Troppo cauto per 3 degli 8 componenti del Garante Tlc (sono D´Angelo, Lauria e Sortino) che hanno votato contro. I tre componenti chiedono, per ora invano, che il problema Auditel sia affrontato in modo deciso, frontale, una volta e per sempre. Come può essere equidistante un soggetto come Auditel - domandano - che Rai controlla al 33 e Mediaset al 26,67 per cento?


2- UPA E FIEG INSIEME PER RICOSTRUIRE GLI ADS - DA ASSOCIAZIONE A SRL. DA APRILE TEMPI PIÙ RAPIDI PER LA RILEVAZIONE DEI DATI ANCHE ONLINE...
http://www.pubblicitaitalia.it/ - Fieg, in rappresentanza degli editori e Upa, in rappresentanza delle aziende che investono in pubblicità e dei loro centri media, hanno condiviso la necessità di rendere più facilmente accessibili i dati relativi alla diffusione delle testate quotidiane e periodiche in Italia e di attualizzare le modalità di comunicazione delle stesse. Quindi un'importante innovazione è stata introdotta nelle rilevazioni che Ads fornisce alle aziende e alle agenzie per pianificare la stampa quotidiana e periodica.

A partire dai dati relativi al mese di aprile le aziende potranno disporre di informazioni puntuali e in tempi rapidi, segmentate per formato di pubblicazione e, successivamente, rese attuali dalla contestuale pubblicazione dei dati cartacei e online. Fieg e Upa hanno infatti concordato: di trasformare l'attuale Ads associazione in una srl, dimostrando l'intenzione di lavorare insieme affiancati dai rappresentanti delle agenzie; di fornire al mercato pubblicitario dati puntuali mensili per ogni testata oggetto della rilevazione; di anticipare i tempi di consegna delle informazioni, adeguandoli alle esigenze di tempestività che le aziende richiedono; di permettere al mercato pubblicitario di conoscere le diffusioni delle testate nei diversi formati; di rilevare anche le copie di diffusione online.

Le due associazioni hanno, poi, concordato di studiare specifiche modalità per la rilevazione della stampa free press per rendere così completo il panorama della stampa italiana. "Questi risultati segnano un punto di svolta importantissimo nei rapporti tra editoria e investitori pubblicitari - ha commentato Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa -. I dati Ads rappresentano un punto di riferimento molto importante per le aziende che pianificano la stampa. La nuova Ads permetterà ai prodotti dell'editoria di posizionarsi, agli occhi degli investitori, tra i mezzi di comunicazione più innovativi".

3- NUOVI PARAMETRI DI MISURAZIONE DELLE TESTATE CERTIFICATE ATTRAVERSO ADS...
Lettera del Direttore Generale UPA, Giovanna Maggioni, a tutti gli associati

Caro Associato,
su richiesta di alcune aziende nostre associate abbiamo, nei mesi scorsi, lavorato con Fieg, l'associazione che rappresenta gli editori italiani di stampa quotidiana e periodica, per apportare alcune modifiche di grande portata relativamente alle informazioni sulle diffusioni distribuite attraverso ADS.

Il lavoro della sottocommissione Upa, con la partecipazione attiva e decisiva dei componenti il comitato di Presidenza Vittorio Meloni e Andrea Imperiali, ha reso possibile una trasformazione importante del sistema e positiva per le aziende, modernizzando e rendendo più celere per il mercato la distribuzione delle informazioni sulla vendita dei giornali in Italia.

Infatti, a partire dal prossimo mese di aprile (non è stato possibile prima a causa dei tempi tecnici di implementazione) le informazioni sulla diffusione di quotidiani e periodici subirà le seguenti modifiche:

- i dati di tiratura e diffusione verranno distribuiti a livello di informazione mensile (ogni mese avrà disponibile il proprio dato) e non più come oggi come media cumulata progressiva su 12 mesi. Ciò renderà la lettura delle informazioni puntuali e permetterà di cogliere quei trend tipici di ogni testata e soprattutto il suo reale andamento nel tempo.

- i dati verranno diffusi con dettaglio numerico in funzione dei diversi formati con i quali le testate possono essere messe sul mercato. Per ciascun formato verrà dichiarato dall'editore il numero di copie diffuse. Se il formato "ridotto" rispetto a quello con il quale la testata viene commercializzata è inferiore ai 14 cm le copie non verranno neppure conteggiate.

- i dati verranno prodotti 30 giorni dopo la chiusura del mese per quotidiani e settimanali (per i mensili, per motivi contabili e di calendari non omogenei, 60 giorni). Ciò comporterà una tempestività nella diffusione dei dati rispetto ad oggi che permetterà all'azienda di conoscere il reale andamento di una testata in tempo quasi reale.

Inoltre con tempi ancora da precisare ma nel più breve tempo possibile verranno certificate anche le copie on line delle testate e verrà posto in essere un sistema di certificazione valido per la free press. Il nuovo corso verrà inoltre inserito in uno schema societario di ADS a garanzia della continuità.

Queste innovazioni permetteranno alle aziende di essere sempre più aggiornate e di avere sempre maggiori dettagli per pianificare la stampa quotidiana e periodica.
Stiamo già predisponendo alcuni schemi di aggiornamento grafico delle informazioni in modo tale che sia possibile per le aziende avere sempre un colpo d'occhio sugli andamenti e sui trend del mercato editoriale.

Siamo ovviamente a Vostra disposizione per ogni chiarimento si rendesse necessario e Vi salutiamo cordialmente.

Il Direttore Generale UPA
Giovanna Maggioni

 

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