1. L’AUTHORITY DEGLI APPALTI SI SVEGLIA E METTE SOTTO ACCUSA FUKSAS E I COSTI FARAONICI DEL NUOVO CENTRO CONGRESSI DELL’EUR: “TROPPE VARIANTI E TROPPI SUBAPPALTI” 2. L’ACCUSA DELL’AUTHORITY ALL’ARCHISTAR: “DI PARTICOLARE RILIEVO È LA SPROPORZIONE DELLE INGENTI SOMME CORRISPOSTE PER LE SPESE TECNICHE E LA DIREZIONE ARTISTICA: COMPLESSIVAMENTE OLTRE 20 MILIONI DI EURO”. MA FUKSAS FA FINTA DI NIENTE SUI COSTI RADDOPPIATI E I RITARDO DI 7 ANNI: “A PARTE I MIEI ONORARI, HANNO RAGIONE” 3. LE RICHIESTE ECONOMICHE ANCORA PENDENTI AMMONTANO AD OLTRE 131 MILIONI DI EURO 4. E COSÌ LA PRESUNTA PERLA DELL'ACHITETTURA CONTEMPORANEA SI È TRASFORMATA IN UN BUCO NERO IN GRADO DI INGHIOTTIRE FONDI STATALI E DILATARE TEMPI DI COSTRUZIONE 5. L’AUTHORITY: ‘’ANCORA OGGI NON VI PUÒ ESSERE CERTEZZA SUI TEMPI DI ULTIMAZIONE DELLE OPERE” E DUNQUE “SULL'AMMONTARE DEFINITIVO DEI RITARDI” E “SUL COSTO DEL PROGETTO”

Mauro Salerno per ‘Il Sole 24 Ore'

La parcella dell'archistar per oltre 20 milioni, bollata come «sproporzionata» rispetto all'attività effettivamente eseguita. La lievitazione dei costi in cantiere, con varianti e riserve già riconosciute all'impresa esecutrice per 54 milioni e ancora pendenti per altri 131 milioni, rispetto a un costo iniziale di 221. I tempi biblici di risposta degli uffici comunali che hanno impiegato due anni per dare l'ok a una variante progettuale.

Ne ha per tutti l'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, che ieri ha messo nero su bianco le «criticità» e gli sprechi di tempo e denaro legati alla realizzazione della Nuvola firmata da Massimiliano Fuksas a Roma, vincitore del concorso di progettazione bandito nel 1998.

Il cantiere del polo congressi "griffato", consegnato al big delle costruzioni Condotte nel febbraio 2008, ha già subito dieci perizie di variante. E così la perla dell'achitettura contemporanea si è trasformata in un buco nero in grado di inghiottire fondi e dilatare tempi di costruzione.

Nelle intenzioni, la sala "fluttuante" nella Teca di vetro e acciaio avrebbe dovuto essere funzionante da più di tre anni. In realtà la fine dei lavori stabilita al 2 dicembre 2010 è stata via via spostata in avanti. E quel che più conta è che, al di là degli annunci, per l'Autorità guidata da Sergio Santoro, ancora oggi «non vi può essere certezza sui tempi di ultimazione delle opere » e dunque «sull'ammontare definitivo dei ritardi» e «sul costo del progetto».

Non è un caso che la delibera firmata dal consigliere Giuseppe Borgia, sia stata inviata al ministero dell'Economia (che controlla il 90% del capitale dell'ente Eur) e alla procura della Corte dei Conti «per l'accertamento di eventuali danni erariali». Il primo a finire sulla graticola è il team di progettisti guidato da Massimiliano Fuksas (con Ai Engineering e Massimo Majowiecki), cui è stata riconosciuta una parcella di 19,9 milioni a fronte di un'attività che non include né il progetto definitivo né la direzione dei lavori.

L'Autorità punta il dito sulle «somme ingenti per la direzione artistica» (4,56 milioni) ritenute «eccessive» rispetto alle tariffe professionali in vigore alla data dell'incarico. Senza risparmiare critiche alle «carenze del progetto esecutivo» redatto dall'archistar. E rimarcando l'esigenza che venga valutato con attenzione «il concorso di eventuali responsabilità dell'impresa nei ritardi maturati per l'esecuzione», nel momento in cui andranno valutate le richieste economiche ancora pendenti (riserve): oltre 131 milioni, rispetto a 185 milioni di opere finora realizzate.

 

 

La Nuvola di Fuksas nuvola di fuksas e hotel lama albergo lama di fuksas accanto alla nuvola alemanno fuksas L’AUTHORITY DEGLI APPALTI CHIESA FUKSAS Massimiliano Fuksas Fuksas nuvola NUVOLA FUKSAS

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…