lilli gruber sesso porno

“LE RAGAZZE NON ANDREBBERO A FRIGGERE GRATIS DA MCDONALD’S: PERCHÉ FORNISCONO GRATIS IL CULO A PORNHUB?” – LILLI GRUBER E IL LATO OSCURO DEL PORNO NEL LIBRO-INCHIESTA, “NON FARTI FOTTERE”: “SENTO MOLTE RAGAZZE DESCRIVERSI COME ‘SOGGETTI SESSUALI’, LIBERE DI ESIBIRSI. MA UNA VOLTA CHE LA TUA FOTO O IL TUO VIDEO HARD È IN RETE, DIVENTA UN OGGETTO, E NON PUOI FARCI NIENTE. FINISCE SU UN AGGREGATORE, GRADITO DONO PER IL PROPRIETARIO MILIARDARIO” – “BISOGNA SUONARE LA SVEGLIA: NUDE E COL PROSCIUTTO SUGLI OCCHI, RAGAZZE, NON È UNA BUONA POSIZIONE PER AFFRONTARE IL MONDO…”

lilli gruber

Estratto dell’articolo di Silvia Truzzi per “il Fatto quotidiano”

 

L’ultimo libro di Lilli Gruber è una sorprendente inchiesta […] sul mondo del porno, per titolo ha uno slogan parecchio efficace: “Non farti fottere”. La signora di Otto e mezzo ha scritto romanzi e saggi, si è occupata di politica estera, di guerre […] e molto delle donne. La pornografia è una scelta inaspettata, o forse no perché “non è un problema morale. È un problema sociale e civile. Va affrontato e la prima necessità è parlarne”. […]

 

COPERTINA NON FARTI FOTTERE - LILLI GRUBER

La pornografia esiste da sempre: perché ora è un’emergenza?

Perché size matters: le misure contano. Non solo quelle degli attori e delle attrici porno, anche quelle del mercato. La pornografia esiste da sempre ma non aveva mai raggiunto queste dimensioni economiche e sociali. Non è più una faccenda per adulti consenzienti e paganti, ma un oceano di contenuti gratuiti e accessibili in cui navigano giovani e giovanissimi, che ne sono sedotti e influenzati. Questo sta cambiando, in peggio, il modo in cui la nostra intera società vive il sesso, le relazioni, i ruoli di genere. Forse siamo già oltre il punto di non ritorno […].

 

Scrivi che hai visto il primo film porno a 16 anni, a Londra ma che “quel tipo di pellicole e quel modello di fruizione sono lontani anni luce da quelli di oggi”. In che modo?

C’erano, appunto, i cinema porno, che richiedevano di essere maggiorenni e di pagare un biglietto. E trasmettevano film realizzati dalle stesse case di produzione di quelli mainstream. Non dico che avessero trame appassionanti, ma erano prodotti “artigianali” in cui si profondevano soldi e professionalità. Oggi i “cinema” […] ce li portiamo in tasca: sono i grandi aggregatori, con milioni di video di circa dieci minuti, standardizzati, prodotti in catene di montaggio di corpi intercambiabili.

 

porno tette 27

Dici “troppo porno, e troppo presto”: la pornografia non è un’educazione sessuale e per paradosso allontana i ragazzi dalla scoperta del corpo e dell ’altro. Sei d’accordo?

È la peggior forma di diseducazione sessuale. Brevi video di sesso con performance e misure estreme, e un unico focus, la penetrazione. […] In un sondaggio americano, il 27% dei giovani intervistati era convinto che il porno fosse “una rappresentazione realistica del modo in cui fanno sesso la maggior parte delle persone”. Qualcuno deve spiegare loro che penetrazioni multiple in una posizione che andrebbe bene per una contorsionista non sono la via dell ’estasi per una donna. Ma non sarà il porno a farlo.

 

porno per donne 1

Il porno oggi è accessibile a tutti online. E qui sta il problema: non si può o non si vuole regolamentare, in favore delle grandi aziende che gestiscono questo business? Che si fa, si torna alla censura?

[…] I tentativi fatti […] finora hanno avuto poco successo e la misura che potrebbe essere decisiva, la fine della gratuità, richiederebbe un enorme sforzo legislativo internazionale. Ma la soluzione non è censurare il porno, è parlarne molto di più. […]  

 

L’iconografia della gang-bang normalizza lo stupro?

Temo di sì. Certo non è l’unica responsabile delle violenze, ma di fatto “gang bang ” è una delle categorie più richieste sulle piattaforme e anche una delle forme che ricorrono nei casi di stupro.

 

lilli gruber alla festa del fatto quotidiano

E poi le donne. Se dici che sono l’oggetto ti rispondono che no, oggi sono soggetti della pornografia – anche loro frequentano il mondo dell ’hard, le attrici rivendicano con fierezza la loro scelta, e ci sono case di produzione hard femminili. Cosa ne pensi?

Rivendicano la propria scelta quelle che “ce l’hanno fatta” (o pensano di avercela fatta) ma la verità è che oggi la “carriera” di attrice pornografica è perlopiù avvilente e brevissima. Pochi anni o addirittura pochi mesi in cui vieni usata, abusata e gettata, e dopo? Non a caso Roberta Gemma, una delle nostre più grandi star del porno, sulla scena da vent’anni, mi ha detto che se dovesse cominciare oggi non farebbe la stessa scelta.

 

porno tette 5

Altra cosa è il porno femminista, un’esperienza politicamente significativa, ma è una nicchia. La narrazione secondo cui una donna si può emancipare e realizzare grazie al porno è solo uno specchietto per le allodole […]

 

Alla fine, ringraziando tuo marito Jacques “l’insostituibile” scrivi che “con questo libro ci siamo anche molto divertiti”. Invece c’è stato qualcosa o qualcuno, mentre conducevi l’inchiesta, che ti ha messa in imbarazzo oppure fatta arrabbiare?

Mi fa arrabbiare l’impunità che il nostro silenzio garantisce a chi sfrutta, stupra e delinque in questo settore. E l’abuso dei nostri dati personali, raccolti e venduti grazie alla quantità di informazioni che riveliamo accedendo ai siti porno. […]

 

Le ragazze oggi hanno un rapporto molto liberato con il corpo, e questo è un bene. Ma l’esito delle battaglie per liberare il corpo delle donne è posare nude sui social?

lilli gruber 1

Ognuna fa quello che vuole, ma credo che non tutte sappiano quel che fanno. Sento molte ragazze descriversi come “soggetti sessuali”, libere di esibirsi. Ma una volta che la tua foto nuda o il tuo video hard è in rete, diventa un oggetto, e non puoi farci niente. Finisce su un aggregatore, gradito dono per il proprietario miliardario.

 

Le stesse ragazze non andrebbero a friggere gratis patatine da McDonald ’s: perché allora forniscono gratis il proprio culo a Pornhub? Semplice: perché sono vittime di una strategia di distrazione di massa per cui ci viene presentato come cool, o sexy, fare quello che conviene ai colossi del mercato. Bisogna suonare la sveglia: nude e col prosciutto sugli occhi, ragazze, non è una buona posizione per affrontare il mondo.

LILLI GRUBER ORECCHINIlilli gruber mio marito guarda porno (26)mio marito guarda porno (16)francia inchiesta sul porno (1)guardare pornolilli gruber e catherine spaak ad harem 6porno tette 24lilli gruber con gli orecchini di vhernier 1porno etico 6lilli gruber alla festa del fatto quotidiano

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, SERGIONE AVEVA INFATTI SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSAGGI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA COLLABORATORI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....