LUCAN, MISTERO SENZA FINE - LA MORTE DELL’ANZIANA CONTESSA RIAPRE IL CASO DEL MARITO SCOMPARSO 40 ANNI FA – LA CAUSA DEL DECESSO DELLA DONNA APPARE “NON SPIEGABILE” - LUI, SOSPETTATO DI AVER UCCISO LA TATA, E’ SPARITO NEL NULLA. SECONDO LA MOGLIE SI SAREBBE SUICIDATO – UN EDITORE RIVELA CHE PRIMA DI MORIRE LA NOBILDONNA STAVA PER PUBBLICARE LE SUE MEMORIE…- VIDEO

 

Enrico Franceschini per la Repubblica

LADY LUCAN 2

 

È un mistero che occupa da oltre quarant' anni le cronache dei media inglesi: che fine ha fatto lord Lucan, il conte sospettato di avere assassinato la baby-sitter e di avere cercato di uccidere la moglie, nella loro splendida residenza di Belgravia, il quartiere più chic della capitale, per poi fuggire rocambolescamente fino alla Manica e da allora scomparire nel nulla? Adesso il giallo si è concluso con un altro mistero: la vedova del conte è stata ritrovata morta, nella stessa casa teatro del delitto. La causa del decesso appare «non spiegabile», afferma Scotland Yard.

 

E un editore rivela che, poche ore prima, l' anziana contessa aveva terminato le sue memorie, in cui affermava di poter fornire nuove prove sull' omicidio della nanny e sulla scomparsa del marito. L' editore magari ne approfitta per fare pubblicità al libro. Ma gli ingredienti per un noir ci sono tutti. Lord John Bingham, settimo conte di Lucan, discendeva da un casato illustre e già macchiato di sangue: un suo antenato partecipò alla "carica dei Seicento", epica battaglia della guerra di Crimea.

 

 

CASA VERONICA LUCAN

Lui stesso aveva qualcosa, se non di epico, perlomeno di cinematografico: fama di playboy, giocatore d' azzardo professionista, sempre indebitato, a un certo punto fu perfino considerato per il ruolo di James Bond. In comune con 007 aveva l' Aston Martin: la sua auto di ordinanza. Belle donne, notti al tavolo da gioco e corse in fuoriserie non giovarono al matrimonio con Veronica Duncan, l' avvenente fotomodella che gli diede tre figli. Dopo violente liti, lord Lucan andò a vivere nella casa accanto a quella di famiglia. Non servì a migliorare i rapporti: il conte voleva la custodia dei bambini e per ottenerla si mise a spiare la moglie.

 

LADY LUCAN 11

È in questa atmosfera che matura la notte del dramma: il 7 novembre 1974 qualcuno si introdusse nella magione dei Lucan, assassinò con una sbarra di metallo la giovane baby-sitter, quasi strozzò Veronica e si dileguò. La contessa corse nel pub all' angolo chiedendo aiuto: «Mio marito ha provato ad ammazzarmi». Il conte raggiunse in macchina un' amica nel West Sussex, sostenendo di essere innocente: Veronica lo accusava dell' omicidio, ma in realtà sarebbe stato lui a salvarla da un ignoto assalitore. La sua tappa successiva fu un traghetto per attraversare la Manica. Da quel momento non si sono avute più sue notizie. In compenso, tanti avvistamenti: in Australia, Irlanda, Nuova Zelanda, Sud Africa.

 

LADY LUCAN 1

Al processo, il conte è stato riconosciuto colpevole in contumacia. Nel 2016 le autorità lo hanno dato per morto: avrebbe avuto 82 anni. Nel frattempo la vedova, in preda a depressione, ha litigato con i figli. Continuava ad abitare nella casa del delitto ed è lì che la polizia l' ha ritrovata senza vita, dopo che da tre giorni non rispondeva al telefono. Qualche mese fa Veronica aveva fatto parlare di sé con un' intervista televisiva, raccontando che il marito si sarebbe suicidato la notte della fuga gettandosi fra le pale del traghetto, «affinché di lui non restasse niente», e definendolo per questo «decisamente coraggioso».

 

Agli inizi del matrimonio, ha aggiunto nell' intervista, lord Lucan la picchiava con un bastone: «Ma erano colpi misurati, da cui evidentemente traeva piacere, perché dopo facevamo regolarmente l' amore». Per i necrologi sulla sua morte, i giornali inglesi hanno pubblicato la foto in bianco e nero che li ritrae insieme, durante una vacanza a Roma, a fine anni 60: lord e lady Lucan, in posa davanti al Colosseo, sorridenti, eleganti, apparentemente felici. Ignari del mistero quarantennale che stava per cominciare.

LADY LUCAN CON I SUOI BAMBINI

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…