vladimir luxuria

ALLONTANATE I PUPI, E’ ARRIVATA LA SIRENETTA DELLA LUXURIA - “VLADI” CI SOTTOPONE AL SUO BIKINI: “HO VISSUTO UN PERIODO IN CUI AVEVO UN GIRO DI PERSONE CHE MI PAGAVA. E C’ERA ANCHE UNO MOLTO RICCO, CON CUI HO AVUTO PROPRIO UNA RELAZIONE, UN INDUSTRIALE DEL NORD - AVEVO UNO CHE CHIAMAVO “IL RECITATIVO” CHE HA FATTO ANCHE CARRIERA IN TV. MA CON LUI PRIMA DOVEVO FARE LA MAESTRINA E LUI LO STUDENTE, POI L’INFERMIERA E LUI IL PAZIENTE...CHE POI IO SONO ANCORA DELL’IDEA DI FARE L’AMORE COSÌ, SENZA TROPPI FRONZOLI…”

Azzura Della Penna per “Chi”

 

Vladimir Luxuria in bikini, qualcosa di nuovo sotto il sole. «Sì, è la prima volta. Un fotografo mi ha proposto di fare delle foto al mare e io mi sono guardata allo specchio e ho detto, “Oh, ho 54 anni e guarda qua!”. Credo di dover essere orgogliosa di quello che sono. E di quello che sono diventata».  

VLADIMIR LUXURIA

 

Domanda. Guardandosi indietro che cosa vede?

Risposta. «Vedo un lungo cammino: c’è stato un periodo nell’adolescenza in cui non mi riconoscevo, non mi sono mai riconosciuta nel mio corpo biologico, l’ora di educazione fisica era un tormento, quando mi facevo la doccia, cercavo di non guardarmi, quel che vedevo non ero io».

 

D. Più che sofferenza, quando si pensa a una persona che ha fatto la sua scelta, si pensa alla trasgressione.

R. «Ma transessuale non vuol dire macchina sessuale. È chiaro, poi, che vista dall’esterno la mia dimensione - almeno una volta - era, come dire, relegata al mondo della notte: non c’era una normalità affettiva o professionale. Io sono stata legata alla notte anche come direttrice di locali, ho bevuto la notte, dissetandomi di quella penombra che mi consentiva di essere un po’ più libera, la notte senti di meno quegli sguardi inquisitori, di chi si chiede: “Ma è maschio o è femmina?”».

VLADIMIR LUXURIA

 

D. Dal bikini al nudo: il primo amore?

R. «Ancora la cicatrice mi tira un po’, lui al chiuso mi faceva sentire una regina, ma guai a uscire dall’abitacolo di un’auto o dalla camera di un albergo, ma neanche così di lusso. E quando ha capito che cominciava a coinvolgersi, non solo ha troncato, ma mi ha detto che se l’avessi incontrato per strada avrei dovuto fare finta di non conoscerlo perché lui così avrebbe fatto».

 

D. Come si è sentita?

R. «Colpevole, criminale, sbagliata, non meritavo amore. E a quel punto le notti sono diventate turbinose, di grande stordimento. Pensavo: “Se voi volete da me la notte e la trasgressione e poi mi guardate con disprezzo, allora mi pagate”. Ho vissuto un periodo, per fortuna breve, in cui avevo un giro di persone che mi pagava. E c’era anche uno molto ricco, con cui ho avuto proprio una relazione, un industriale del Nord...».

VLADIMIR LUXURIA

 

D. Lei, però, non si è mai vista, comunque, sulle pagine dei giornali con qualcuno, un fidanzato...

R. «Sull’aspetto affettivo sono riservata. E onesta. Ma io avevo uno che chiamavo “il recitativo” - ha fatto anche carriera in tv, e mi fa piacere - ma lui mi voleva frequentare per questo motivo qui».

 

D. E lei?

R. «Gli ho detto: “Alla larga”».

 

D. Ma che borghese.

R. «Ma io sono molto tradizionalista. Una volta ho visto sul display del cellulare di uno che mi corteggiava la foto della fidanzata e mi è passata tutta la poesia».

 

D. Ma lei, scusi, non ha appena chiuso una storia con un bel tecnico di Mediaset?

R. «Ma no. Ogni tanto ci sono delle persone che io ringrazio perché si prendono a cuore la mia situazione, ma non c’è nessun tecnico, ma neanche della Rai e neanche di La7».

 

D. Vabbè, nell’attesa che arrivi l’amore...

R. «Che è la vera trasgressione e la vera rivoluzione».

 

IL BACIO TRA ASIA ARGENTO E VLADIMIR LUXURIA

D. Sì, ok, nell’attesa che si fa, lei che fa? Niente?

R. «Ma no, non c’è mica il fermo biologico, ho le mie esigenze di “cinquantinager”, io. Ho amici... Che poi io sono ancora dell’idea di fare l’amore così, senza troppi fronzoli, invece, incontro spesso persone che per questioni di fantasia alla fine devo allontanare».

 

D. Scusi, non è chiaro...

R. «Guardi, con il “recitativo” prima dovevo fare la maestrina e lui lo studente, poi l’infermiera e lui il paziente. E dovevo trovare vestiti e scenografie, mica una cosa semplice. Anche costosa. Poi ho avuto pure il sadomaso, e fin quando voleva fare lo schiavo e voleva lavarmi i panni e i piatti... Ma pure quello era impegnativo».

bacio tra asia argento e vladimir luxuria 7

 

D. Ma se le sistemava pure casa!

R. «Sì, ma dovevo fare delle cene sontuose così lui arrivava il giorno dopo, si metteva tutto nudo, indossava solo il grembiule e puliva. Io poi dovevo rientrare, ispezionare tutto e, se trovavo un po’ di polvere, voleva che lo sculacciassi, sempre rimproverandolo. All’inizio mi divertivo, ma alla lunga era un’impresa ogni volta, e non di pulizie».

 

D. Ma lei lo sa che le cose hot le ammazza?

R. «È che più che hot, io sono scottata. Del resto siamo tutti un po’ scottati, lei non trova?». Torniamo al bikini e lasciamo stare i segni... Del costume.

 

 

 

 

 

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