CENTRO RAI: DA MARCELLO MASI A FLUSSI (MA SOCILLO VENDE CARA LA PELLE) A VALZANIA, IN RAI È IL MOMENTO DEI CENTRISTI - CHE CABELLO FAI? (CHI DI PRIMA GIOISCE DI SECONDA PERISCE) - DA “COLORADO” FUOCO AMICO SU “QUARTO GRADO” - SALVATE IL SOLDATO PARAGONE CHE VA IN ONDA A TARDA NOTTE (MA QUANTO CONTA LA LEGA IN RAI?) - E TESSA PRESE TOTI PER LA GOLA…

Marco Castoro per "Italia Oggi"

1 - IN RAI PRENDONO VIGORE I CANDIDATI VICINI AL CENTRO - La direzione di Marcello Masi al Tg2 potrebbe essere il primo segnale importante di un cambiamento politico a viale Mazzini. Il direttore reggente che sta svolgendo bene il suo mandato (che tra qualche ora diventerà definitivo, scherzi a parte del cda) è stimato e apprezzato dai centristi, Udc in primis.

Così come lo è nella vecchia area dc Marcello Flussi, candidato alla direzione della Radiofonia (seppure non è da trascurare il problema di Bruno Socillo che ha rifiutato di guidare la struttura dedicata ai corrispondenti esteri). Tra i centristi tornati in voga c'è anche Sergio Valzania (è stato in corsa pure per Raitre). Per non parlare di Marco Simeon, il direttore delle relazioni istituzionali e internazionali, che vanta numerosi estimatori nell'area cattolica.

2 - CHI DI PRIMA GIOISCE DI SECONDA PERISCE - Dopo l'ottimo debutto della scorsa settimana su Raidue di Victoria Cabello con Quelli che il calcio (2.291.000 spettatori per uno share del 14,96%), la seconda puntata del programma si è vista togliere una fetta cospicua di telespettatori (1.632.000 con 11,14% di share). Sarà pure colpa della Formula 1 e della concorrenza di Domenica 5, sta di fatto che alla terza puntata si è già davanti a un esame importante. Stessa sorte per Piazzapulita di Corrado Formigli che dopo un buon avvio negli ascolti, giovedì scorso ha già perso una parte della dote conquistata nel suo esordio su La7.

3 - FUOCO AMICO SU QUARTO GRADO - Venerdì scorso Colorado su Italia 1, con Belen Rodriguez e Paolo Ruffini, è stato seguito da 2.552.000 telespettatori (12,20%), mentre Quarto Grado su Retequattro, nonostante le rivelazioni sul caso Melania Rea ha ottenuto 2.257.000 spettatori (10,23%). Comunque due ottimi risultati in casa Mediaset, anche se Retequattro ci aveva preso gusto a battere Italia 1.

4 - IL CASO PARAGONE - Il venerdì sera non è certo il giorno più adatto per parlare di politica (Bruno Vespa l'ha capito da tempo). La settimana volge al termine e anche il telespettatore stacca la spina e pensa al weekend dopo aver subito il bombardamento dei talk per l'intera settimana. Gianluigi Paragone invece che fa? Non solo va in onda il venerdì, ma addirittura nella fascia oraria di Gigi Marzullo.

L'ultima parola è un talk ben fatto ma in quella collocazione oraria non potrà mai fare il salto di qualità. E pensare che basterebbe poco per migliorare la situazione. Prima del programma vanno in onda ben tre telefilm (il terzo fa il 7% di share). Togliendone uno già si partirebbe in un orario più accessibile. Comunque Paragone ha preso la linea sotto il 4% e ha chiuso con una media del 10%. Se solo fosse aiutato un po' di più... Ma allora è vero che i leghisti in Rai contano come il due di coppe!

5 - BEAUTIFUL NON È PIÙ BEAUTIFUL - Anche il mitico Beautiful accusa qualche battuta a vuoto dovuta all'età. Nel pomeriggio di Canale 5 spesso viene superato da Centovetrine. Comunque per entrambe le serie i risultati si mantengono ottimi, oltre i 3 milioni di spettatori con più del 20% di share.

6 - LE LINGUINE DI TESSA - «Ammetto di aver corteggiato (professionalmente) il direttore di Studio Aperto, Giovanni Toti, con un piatto ben studiato: gli ho preparato delle linguine con pesto alla siciliana, a base di pistacchi, a cui non si poteva resistere. Le ho ribattezzate "gli spaghetti del direttore"». Così Tessa Gelisio ha annunciato il suo arrivo a Cotto e Mangiato, la rubrica di Italia 1 all'interno del tg delle 12,25.

Confermate dunque le indiscrezioni di ItaliaOggi: il direttore di Studio Aperto, sprezzante del pericolo girovita e della quotidiana sfida con la bilancia, ha voluto personalmente assaggiare i piatti di tutte le candidate alla successione di Benedetta Parodi.

Gli spaghetti del direttore potrebbero essere presentati dalla Gelisio nelle prime puntate di Cotto e Mangiato. E negli studi di Milano Due corre voce che il direttore Toti, soddisfatto del risultato, voglia verificare di persona le scalette di tutte le puntate. Le riunioni, con buona pace del dietologo, si terranno direttamente nella cucina di Tessa. Tanto che qualcuno già parla di ribattezzare la rubrica Cotto e Ingrassato.

 

tg2-direttore-marcello-masiz25 sergio valzaniaCECILIA PRIMERANO Vittoria CabelloSalvatore SottileTessa Gelisio Gianluigi Paragone GIOVANNI TOTI

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...