salvini di maio martina

POSTA! - MARTINA: "DI MAIO E SALVINI RISPARMINO AGLI ITALIANI ALTRE SCENEGGIATE". PERCHÉ IL COPYRIGHT È DEL PD? - I TANTI CHE SI INDIGNANO (GIUSTAMENTE), PER I SABOTAGGI AGLI ALPINI NON MOSTRANO LA STESSA RABBIA PER CHI OFFENDE LE FORZE DELL’ORDINE (AD ESEMPIO CHIAMANDO QUESTI SERVITORI DELLA PATRIA “SBIRRI”)  

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

PARIGI - UN CECENO ACCOLTELLA I PASSANTI IN STRADA

Caro Dago, a Parigi un morto e 4 feriti nell'attentato del solito musulmano già presente nella lista dei soggetti a rischio radicalizzazione. Ma in Francia sono prevvidenti. Nella stessa situazione di totale libertà di girare e far qualsiasi cosa ve ne sono altri 19 mila. Auguri!

Scara

 

Lettera 2

Dagovski,

PDresidente. Quanto incide che Mattarella provenga da un partito di governo che sta per scomparire?

Aigor

 

Lettera 3

MATTARELLA E LUIGI DI MAIO

Caro Dago, nell'accordo tra Di Maio e Salvini il secondo sembra destinato a prendersi la fregatura della vita. Siccome il grillino numericamente vale il doppio, vorrà far passare prima tutti i suoi provvedimenti e appena il leghista sarà costretto a toglierli la fiducia dirà che lo ha fatto su ordine di Berlusconi. E sì che il segretario del Carroccio non sembrava uno sprovveduto...

P.F.V.

 

Lettera 4

Caro Dago, Macron dopo l'ennesimo attentato islamico a Parigi: "La Francia non cede un millimetro ai nemici della libertà".  Un morto e quattro feriti sono molto più di un millimetro. 

Jonas Pardi

 

PARIGI - UN CECENO ACCOLTELLA I PASSANTI IN STRADA

Lettera 5

Caro Dago, nello Utah una Tesla è finita contro un mezzo dei pompieri fermo a un semaforo. Devono essere perfezionate: prima di schiantarsi non ha nemmeno gridato "Allahu Akbar".

Giacò

 

Lettera 6

Caro Dago, ma se Di Maio e Salvini hanno problemi per trovare un premier politico, perché non mettono un annuncio? Io ho trovato anche le guarnizioni per lo sciacquone...

Corda

 

Lettera 7

Caro Dago, in Indonesia padre, madre e quattro figli si sono fatti esplodere in tre chiese ammazzando 13 persone e ferendone 40. I grandi valori dell'Islam che la sinistra vorrebbe si fondessero coi nostri.

Sergio Tafi

 

Lettera 8

Caro Dago, i numeri sono numeri. Come mai Salvini accetta di fare il paggetto a Di Maio? Al di là dei ministeri quando ci sarà da votare il leghista conterà sempre metà del 5 Stelle.

Theo Van Buren

 

DI MAIO SALVINI MATTARELLA

Lettera 9

Caro, Dago, si susseguono senza tregua gli attacchi alle comunità cristiane nei territori musulmani. Il Papa nell'omelia di ieri ha parlato genericamente di "odio e violenza" e non ha mai tirato mai in ballo l'islam. Religione alla quale si prostra in ogni occasione utile. Allora lo dica chiaramente che aspira a fare il mullah!

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 10

Caro Dago, Martina: "Di Maio e Salvini risparmino agli italiani altre sceneggiate". Perché il copyright è del Pd?

Lucio Breve

 

Lettera 11

PARIGI - UN CECENO ACCOLTELLA I PASSANTI IN STRADA

Caro Dago, povero Giulio Sapelli. Da ore va in giro a dire di essere stato scelto da 5 Stelle e Lega come persona destinata a guidare il loro governo , ma non ha tenuto conto della volubilità di Di Maio che ha già cambiato idea...

Spartaco

 

Lettera 12

Caro Dago, opportuno precisare che Luigi Einaudi, ricordato come esempio da Mattarella, scrisse un libro significativo:" Prediche inutili".

BarbaPeru

 

Lettera 13

“Si sta scrivendo la storia”, e la sta scrivendo Di Maio, che, modestamente, lo rivela al mondo (13.5). Speriamo non scriva come parla.

Di Maio Mattarella

Giuseppe Tubi

 

Lettera 14

Caro Dago, dove sarebbe rispettata, come dice il Prof. Sapelli, la volontà popolare con un governo M5S-Lega? Hanno fatto campagna elettorale assieme come alleati? No. Se ne sono dette di tutti i colori e gran parte degli elettori che hanno votato per uno lo hanno fatto per evitare di trovarsi al governo l'altro. Quindi ha perfettamente ragione la base grillina a ribellarsi. Io dal lato opposto penso le stesse identiche cose. Ci stanno prendendo per il culo un'altra volta.

Fritz

 

Lettera 15

Caro Dago, il direttore del Foglio Claudio Cerasa si firma con una ciliegia, Giuliano Ferrara con un elefantino e Sallusti, direttore del Giornale, dopo l'imperdibile fondo sulla rinconquistata riabilitazione civile di Berlusconi non meritetebbe di firmarsi con una bella linguetta rosa?

Max

 

Lettera 16

mattarella di maio boschi

Caro Dago, malgrado la stampa insolitamente unanime (non solo i giornaloni liberal, ma anche i giornaletti di destra e perfino il giornalino giustizialista) tifi contro, pare che alla fine il governo giallo-verde si farà. Le ultime speranze dei gufatori sono riposte nel presidente della repubblica, il quale - al di là di ipotesi estremiste, come quella di Ugo Magri che lo vede nella improbabile veste di un Masaniello alla guida di una rivolta qualunquista contro i partiti - ha già fatto sapere che userà in pieno le sue prerogative costituzionali a proposito della nomina del presidente del consiglio e dei ministri (e anche, secondo alcuni, in materia di programma, di cui la costituzione non parla).

 

luigi di maio sergio mattarella

Giusto; anzi, peccato che non lo abbia fatto anche ai tempi della nascita del governo Gentiloni, quando il nome del premier fu di fatto scelto da Matteo Renzi ed il curriculum dei ministri non pare sia stato particolarmente approfondito: altrimenti, magari, ci sarebbe stata risp armiata la nomina di un paio di persone totalmente inadeguate, le cui penose performance hanno costituito una inesauribile fonte di ilarità - e di rabbia - per gli italiani, sul web e non solo.

Federico Barbarossa

 

Lettera 17

Caro Dago: certo che ad Aldrovandi, Cafasso, Cucchi, Ferrulli, Rasman, Uva o (giusto per restare a Firenze) Magherini un passaporto americano avrebbe fatto proprio comodo.

Crazzo Benz

 

Lettera 18

luigi favoloso nina moric

Dago caro, quanta cagnara attorno al reddito di cittadinanza, presunta ragione del successo del M5S alle politiche. In realtà dopo l'era Renzi-Lotti-Boschi, chiunque si fosse candidato in antitesi ai suddetti avrebbe trionfato, anche un Salvini o una Meloni, per dire. Come se ne esce? Accorpando tutte le mance elettorali del Cazzaro ai veri e propri sprechi di Stato (Ilva, Alitalia, spese per i "migranti" etc.) e destinando il saldo a un fondo per gli italiani in povertà assoluta, che sono solo 5 milioni. E vediamo chi si oppone.... Gianluca

 

Lettera 19

luigi favoloso nina moric

Caro Dago, una sola domanda a coloro che si sentono offesi dal nuovo Grande Fratello: ma esattamente cosa pensavano che sarebbe successo invitando un concorrente che non ha mai fatto mistero di appartenere a Casa Pound? Trovo più spaventoso degli atti di bullismo (ormai parola e concetto applicato a tutto e tutti) la concessione di spazio e di tempo ad un uomo che si dichiara vicino a movimenti neo-fascisti che scrivono sulla loro pagina: "Noi vogliamo il confronto, ma non rifiutiamo lo scontro, se questo ci viene imposto e se ne va della nostra sopravvivenza politica e fisica." La presenza di questo concorrente è semmai da censura e da chiedersi cosa ormai siamo disposti ad accettare in tv. 

Saluti dalla casa, 

Lisa

 

ALPINI 1

Lettera 20

Riflettano i tanti che si indignano (giustamente), per i sabotaggi agli alpini, ma non mostrano la stessa rabbia per chi offende le forze dell’ordine (ad esempio chiamando questi servitori della Patria “sbirri”). Che dire, poi, se gli stessi considerano quasi “fisiologica” la morte – poniamo durante uno scontro a fuoco – di un carabiniere? Oppure non mostrano comprensione per un agente che – nella foga di un inseguimento – uccide per sbaglio un delinquente?

 

La verità è che troppe volte l’italiano medio(cre) è una simpatica canaglia. Detesta le regole e dunque vuole considerare i rappresentanti dell’arma personaggi da barzelletta. Invece gli alpini gli stanno simpatici perché preferisce vederne solo l’aspetto goliardico e per certi versi dissacrante.

Natale Pellizzer

alpini 2

 

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...